IL ROMANISTA (B. DEVECCHI) - «Abbiamo giocato una grande partita. È stata una vittoria meritata». Quantè bello sentirsi italiani stanotte. Quantè bella la notte di Prandelli, che magari qualche errore lavrà commesso, ma ha preso per mano la Nazionale e lha portata in semifinale. «Meritavamo di vincere. Non è che sono stati bravi:
È stata una partita memorabile. Storica. Lo è stata per chi lazzurro lha vestito solo in questa gestione targata Prandelli, ma lo è stata anche per chi è campione del mondo ma non ha perso la voglia di continuare a vincere. Per Buffon. Per Barzagli. Per Pirlo. Per De Rossi. Già, De Rossi. Limmenso De Rossi. Un capolavoro di Eupalla, una cerniera pure da intermedio, un Pirlo versione 2.0. Ieri è dovuto uscire per un problema fisico. Al suo posto è entrato Nocerino. E pensate che Daniele si sia messo a riposare in panchina? Ma quando mai. Daniele De Rossi è il vero leone di Highbury. Per la Uefa, non cè dubbio: è lui il "man of the match". Il migliore. «È una serata - spiega alla Rai - di quelle che rimangono dentro. È stata unemozione fortissima. Se devo scegliere unimmagine, scelgo il rigore di Pirlo. Una cosa così folle non si vedeva dal rigore di Francesco (Totti, ndr) nel 2002. Mi è dispiaciuto per linfortunio, era già da un paio di giorni che avevo un fastidio al nervo sciatico. Non riesci a scattare, a fare niente. Ma non è un problema muscolare. Però adesso non posso essere ottimista, perché sul rigore di Diamanti non potevo nemmeno correre ad abbracciarlo ». Pirlo, lì accanto, lo esalta: «Sta facendo un grandissimo Europeo, come lo è tutta la sua carriera». Gli fanno rivedere il tiro che ha colpito il palo. «Non so ancora se sono destro o sinistro (ride, ndr)...». Poi passa unimmagine straordinaria: Daniele prende in braccio la figlia Gaia e la porta fuori dal campo. «Ogni secondo è buono per stare con lei», commenta papà Daniele. Un papà campione.