Lucho ritrova il sorriso e le battute. A Fiumicino gli auguri dei romanisti

13/05/2012 alle 11:15.

CORSPORT (A. GHIACCI) - A volte la vita è strana davvero. Simpatica, se l’umore di chi la vive è buono. Perfida, se quello che si fa si ribalta in un attimo, per caso. E così l’ultimo viaggio di Luis Enrique con la Roma si tramuta in ciò che il tecnico spagnolo non aveva mai fatto alla guida del club giallorosso. Lui, innovatore totale, aveva abolito, quando possibile, le trasferte di due giorni, preferendo spesso e volentieri il viaggio andata e ritorno

 

SERENO - Da venti giorni ormai, da quando cioè ha manifestato ai dirigenti l’intenzione di andarsene, l’ hombre vertical è più sereno. Lo si nota negli incontri con la stampa: prima bastava pochissimo per irritarlo, ora è pronto a rispondere anche alle domande più scomode, sempre più disponibile, con il sorriso e con la battuta, anche nel giorno dell’ultima conferenza prepartita. All’aeroporto il tecnico spagnolo ha incassato gli ultimi complimenti dei tifosi, tra foto e autografi. Il suo gruppo di lavoro lo seguiva a poca distanza, e lui, accompagnato dal dirigente , era pronto a ridere con la gente che gli dava la mano tentando di ricaricarlo per il futuro. L’occasione è valsa anche un doppio incrocio con altre due squadre di A: il Lecce e l’Inter. I pugliesi hanno suscitato come al solito buone sensazioni nell’amministratore delegato giallorosso Claudio , ex di turno, mentre con i nerazzurri è andato in scena l’abbraccio con complimenti annessi tra e Vito scala da una parte, e Stramaccioni, ax tecnico degli allievi giallorosi, dall’altra.

CAMMINO - Nel giorno della sua presentazione, Franco Baldini, citando “Il cammino di Santiago” di Coelho, aveva detto che «non è importante la mèta ma il cammino» . Peccato che, nel caso di Luis Enrique, che lo stesso ha voluto, la mèta non si sia mai vista e il cammino è stato tutto tranne che tranquillo. Sul volo che ha portato la Roma a , Luis Enrique si è sistemato alla prima fila. Il settimo tecnico dimissionario degli ultimi 12 anni di Roma proverà a dare tutto anche oggi, amaramente consapevole che l’ultima partita, quella del Manuzzi con il Cesena, non conta nulla. Lo ha chiesto anche ai giocatori però, «massimo impegno per chiudere» . Il gruppo ha apprezzato le doti del condottiero. Lo conferma Erik Lamela, all’arrivo all’aeroporto di : «Sì, mi dispiace che se ne vada, è davvero una brava persona» . […]