CORSPORT (D. RINDONE) - Si vede nel Barcellona e nella Roma: «La definizione di calcio per me è quella che si specchia nel gioco del Barcellona e in quello di Luis Enrique, è la stessa che vuole applicare Prandelli. Palla a terra, fase di possesso lunga, tecnica, velocità, schemi rapidi, calcio offensivo, è il calcio vero, quello che mi piace davvero, un manifesto da prendere come riferimento. Anche perché io sono piccolino e con i palloni alti non mi trovo benissimo (risata, ndi) » . Pepito Rossi, il paisà emigrato in Spagna, si vedrebbe benissimo nel Barcellona e nella Roma, praticano un calcio a sua misura (senza battute sullaltezza...).,
LITALIA - Rossi è stato scelto come testimonial della Hyundai (partner di Euro 2012), ieri ha preso parte allevento marketing promosso in Germania, a Francoforte, insieme ad altri campioni internazionali. Sta recuperando dallinfortunio al ginocchio che lha messo out ad ottobre, vuole rialzarsi in tempo per strappare una convocazione agli Europei. Il Barcellona e la Roma sono i suoi modelli, quel calcio che considera da manuale per ora può giocarlo nella nuova Italia: «Con Prandelli è cambiato tutto, è cambiata anche la mentalità. Cè più attenzione alla tecnica, fa giocare bene a calcio ed è un bene per lItalia. Al mister chiedo di aspettarmi, spero lo faccia, ma le decisioni spettano a lui. Sto molto meglio, ho subito un infortunio grave, per certi incidenti servono almeno sei mesi di stop, io sono a quattro mesi e mezzo. Sto lavorando molto e allEuropeo voglio esserci». Rossi spera in un miracolo in stile Totti: «Sarebbe bello fare come Totti nel 2006. Recuperò, tornò in tempo e poi sappiamo come andò a finire quel Mondiale. Credo nel rientro, spero di tornare in campo entro un mese, al massimo entro fine aprile. Ho voglia di tornare a giocare nelle partite vere, il campo mi manca».
IL SOGNO - Pepito sogna in grande, rientrerà in campo tra poche settimane, lo farà con il Villarreal, cercherà di firmare un finale di stagione grandioso per volare in Polonia e Ucraina: «E lora che lItalia torni a vincere lEuropeo, il successo manca dal 1968, è passato tanto tempo (...)». Il Barcellona, la Juventus, il Napoli, lo volevano in tanti in estate, chissà cosa accadrà nei prossimi mesi, alla riapertura del mercato: «Non voglio parlare di mercato e del futuro. Sto bene in Spagna, ora penso al recupero. Se lItalia mi manca? Non mi manca un granché, sto bene nella Liga».(...)




