La festa, il comunicato e le «relazioni» con la stampa

28/01/2012 alle 10:10.

IL TEMPO (T. CARMELLINI) - Ognuno faccia il suo lavoro. La Roma pensi a fare la società di calcio, continui ad occuparsi di rimettere in piedi la stagione in corso, di chiudere al meglio un mercato ormai al rush finale (De Rossi su tutti) e a sfornare iniziative interessanti come il nuovo villaggio family che aprirà al pubblico domenica. Insomma, continui in questo progetto di innovazione che sta rilanciando squadra e club nel gotha del calcio. Continui a fare la Roma



Tantopiù, se come specificato dal solerte comunicato diramato ieri dal club, il tecnico giallorosso non se l'è presa affatto. Se così è, facciamo ammenda e ce ne scusiamo con il diretto interessato, proprio per non far passare il luogo comune che è sempre colpa dei giornalisti.Però, proprio quel comunicato un dubbio ce lo ha fatto venire. Due le possibilità: o Luis Enrique ha cambiato radicalmente opinione sul tenore di vita che un giocatore professionista deve osservare, o non era al corrente della serata «allegra» dei suoi (e di quanto allegro è stato il «dopo» per qualcuno). Nel secondo caso sarebbe l'unico a Roma a non esserne stato al corrente. In entrambe le opzioni comunque il comunicato non gli fa fare una bella figura... Forse a conti fatti sarebbe stato meglio, almeno nell'immaginario collettivo, potersi immedesimare in una ramanzina vecchio stile. Non avrebbe spostato una virgola, sarebbe stata legittima e il tecnico ne sarebbe uscito alla grande e in ventiquattrore tutto sarebbe finito nel dimenticatoio. La squadra se la sarebbe cavata allo stesso modo con il più classico dei «so' ragazzi...», fatta salva la vittoria essenziale contro il . Quanto al «minaccioso» rivedere i rapporti con la stampa (ma davvero a Trigoria pensano di avere la stampa contro!?), verrebbe da ridere se non ispirasse un triste ricordo del recente passato. «L’As Roma si vede così costretta - chiude la nota - a riconsiderare le relazioni con le testate che non hanno intenzione di rispettare la professionalità di coloro che lavorano a Trigoria». Relazioni? Se un'intervista esclusiva in sei mesi è una relazione, correremo questo rischio.