Osvaldo e Matri, Roma-Juve è sfida tra bomber

12/12/2011 alle 14:08.

TUTTOSPORT (A. MORETTI/M. SALVETTI) - Pablo Daniel Osvaldo ha la faccia da eroe dei fumetti. Non il Simba, figlio del Re Leone, come suggerirebbe Wikipedia, però. Il leoncino segue le orme del padre, come fa lui imbracciando la metaforica mitraglia che fu Batigol (stessa esultanza evocativa - un po’ troppo, per qualcuno - a Firenze e a Roma)

SORPASSO Pablo Daniel è per ora la gioventù migliore tra quella fatta sbarcare in estate nell’ambito del Progetto. Perché i suoi 5 gol non hanno lasciato indifferente quel Prandelli cui regalò la con una rovesciata al Torino che avrebbe persino replicato se non gliela avvesse annullata il signor Carrer , nella partita contro il Lecce. E proprio contro il centravanti della , Matri , ha ingaggiato un duello a distanza: prima di Roma- c’era la sfida per un posto da centravanti in Nazionale. Addirittura il 5 ottobre tocca a lui, appena rientrato in Italia, prendere il posto di Pazzini infortunato, scavalcando Matri.

PIU’ ITALIANO Anche per lui, come per gli altri nuovi italiani della gestione Prandelli, s’è scatenato l’indignato leghista di turno. «Io mi sento più italiano di chi mi critica: e canterò l’inno», disse ad ottobre. «D’altronde - ha poi ripetuto nella visita al Quirinale davanti a Napolitano che esaltava il ruolo dei nuovi italiani - quello che di più caro ho nella vita, mia moglie e i figli, sono italiani: motivi validi per amare questo paese».

BOOMERANG Un tipo che sa farsi amare, Osvaldo: azzarda la mossa al derby, imita l’indisponibile con la maglia-citazione “vi ho purgato pure io”. Guascone che s’espone anche al cazzotto del Bruto di turno: la Lazio gliene piazza due sul mento. Ma lui non arretra e insiste con la mitraglia. Gli parte il “pizzone”per Lamela e la società appoggia Luis Enrique e lo espone al pubblico ludibrio: uno schiaffo in privato costa un multone, una domenica di stop (e la Roma cade a Firenze), persino un Tapiro. Solo che la gente li ama i tipi così, irascibili ma grintosi e coraggiosi. A proposito di fumetti: parlava di sé come Jessica Rabbit . «Non sono un attaccabrighe, mi dipingono così», disse arrivando alla presentazione a chi ricordava anche il precedente bolognese con Mingazzini . Era la Scelta di Luis Enrique, i suoi gol dovevano garantirgli un po’ di futuro e respiro, la sua “gestione” stanno creando proprio alla Regola Luisita l’effetto boomerang. Un tratto argentino nel neo-italiano cui manca solo la pipa e un gol alla per far cantare la sulle note di “I’m Popeye, a sailor man?

MATRI OLTRE TREZEGOL - Non ha fatto polemiche Alessandro Matri quando il ct Cesare Prandelli gli ha preferito Osvaldo per la trasferta dell’Italia in Serbia. E’ stato diplomatico («Mi dispiace non far parte della Nazionale, ma ci sarà tempo per l’azzurro»), anche se rammaricato. Il bomber bianconero preferisce pensare alla con la consapevolezza che se surclassa il collega sul terreno del campionato può avere poi le porte spianate per l’Italia. Così la sfida di stasera all’Olimpico acquista una valenza in più per l’attaccante juventino.

IN VANTAGGIO Hanno segnato una tripletta a testa, con la stessa maglia, quella dell’Italia, in allenamento. Stasera si troveranno l’uno di fronte all’altro: Matri però parte avvantaggiato perché supera il rivale nella classifica dei marcatori (6 gol a 5) e perché la guarda dall’alto al basso la Roma. Espugnare un’altra volta l’Olimpico significherebbe ritornare in vetta alla classifica. E gli occhi sono tutti puntati su Matri, centravanti alla guida del tridente offensivo di .

IL PRECEDENTE Del resto, con la maglia bianconera Matri ha già “bucato” la porta giallorossa nella scorsa stagione. Il bomber ha siglato la rete del 2-0, dopo che Krasic aveva sbloccato il risultato: un gol in contropiede, sul filo del fuorigioco, con un preciso dopo una sgroppata verso la porta di Doni . Ripetersi sarebbe un bel messaggio da mandare non soltanto a Prandelli ma anche alle rivali nella corsa scudetto.

RITMI ALTI Anche se il peso dell’attacco ricade tutto sulle sue spalle, Matri non si nasconde. Anzi, le responsabilità lo esaltano e i numeri parlano per lui. Sei gol in 808 minuti, uno ogni due partite: una media da grande bomber come nell’ultima stagione quando tra Cagliari (11 reti) e (9) ha raggiunto il fatidico traguardo dei 20 centri. Del resto, al suo arrivo alla è stato salutato come il nuovo Trezeguet , centravanti in grado di lasciare sempre il segno. Ritmi alti, ma anche gol pesanti, come i tre punti conquistati a Siena e contro la , oppure il pari di e contro il , quando ha firmato una doppietta.

PER LA SQUADRA Matri è puntuale all’appuntamento con il gol, ma a differenza di Trezeguet non è il classico centravanti d’area. Nel copione di infatti non deve essere soltanto il terminale dell’attacco ma partecipare al gioco come uomo-sponda, lottare spalle alla porta, allargarsi per facilitare gli inserimenti dei centrocampisti. Ecco, Matri non è il bomber che fa reparto a se come Ibra , ma si mette al servizio della squadra.

CUORE DIVISO Roma- è la partita del cuore anche per la fidanzata di Matri, la velina mora Federica Nargi . Romana di Tor Vergata, con una simpatia per i colori giallorossi, stasera tradirà la fede per amore.