"Non vendo fumo, vincere adesso è dura"

26/11/2011 alle 09:33.

GASPORT (A. CATAPANO) - Calcio all'italiana batte scuola catalana 2-0. La vittoria perfetta, ottenuta senza inventarsi nulla di strano. All'Udinese bastano due ripartenze fulminanti per riportare la Roma sulla Terra e rimettere i suoi tifosi davanti al dubbio che li accompagna da mesi: Luis Enrique è un marziano per il nostro campionato? Non che non sapesse a cosa andava incontro, l'asturiano. «Ci aspetteranno e proveranno a colpirci in contropiede», aveva annunciato. Lo sapeva, ma «noi comunque giocheremo all'attacco per 90'», aveva garantito. Pazienza Ma è andata esattamente così? «No — spiega Luis Enrique —, in realtà avevo chiesto ai ragazzi, ai terzini in particolare, di essere più attenti proprio alle loro ripartenze. Forse anche per questo ci è mancata profondità.

All'Udinese bastano due ripartenze fulminanti per riportare la Roma sulla Terra e rimettere i suoi tifosi davanti al dubbio che li accompagna da mesi: Luis Enrique è un marziano per il nostro campionato? Non che non sapesse a cosa andava incontro, l'asturiano. «Ci aspetteranno e proveranno a colpirci in contropiede», aveva annunciato. Lo sapeva, ma «noi comunque giocheremo all'attacco per 90'», aveva garantito.
 
Pazienza Ma è andata esattamente così? «No — spiega Luis Enrique —, in realtà avevo chiesto ai ragazzi, ai terzini in particolare, di essere più attenti proprio alle loro ripartenze. Forse anche per questo ci è mancata profondità. Eppure, avevamo fatto un buon lavoro, almeno fino all'1-0, e in quell'occasione siamo stati anche sfortunati perché Kjaer si è fatto male (stiramento ai flessori, ndr)». Episodio a parte, «stavolta la fase difensiva è andata molto bene, meno la costruzione del gioco — racconta Luis Enrique —. Il pareggio, comunque, sarebbe stato più giusto». A questo punto, quali sono le vere ambizioni della Roma? «Vincere quest'anno sarà dura, ha ragione . Io non sono pessimista, ma non vendo fumo». Ma intanto il tempo passa. Bisogna preoccuparsi? «Luis Enrique è bravo ma la Roma è giovane — dice Guidolin —. Datele tempo». Già, armatevi di santa pazienza.