IL MESSAGGERO (U. TRANI) - A sentire Luis Enrique, la Roma avrebbe bisogno di altri due attaccanti. E, sempre per ammissione in pubblica del tecnico asturiano, vorrebbe sia Nilmar che Osvaldo. Prendiamola come forzatura, perché le due trattative sono complicate e già averne subito
Walter Sabatini già oggi può accellerare per uno dei due obiettivi per il reparto offensivo. Il diesse giallorosso salirà stamattina a Fiumicino sul charter della Roma che volerà proprio in Spagna per lamichevole di questa sera contro il Valencia. Diventa possibile, dunque, lo spostamento in giornata a Vila-Real, distante circa 60 chilometri. Dopo i contatti dei giorni scorsi, non è da escludere un incontro per Nilmar. Più lontana è Barcellona, quasi 350 chilometri da Valencia. Ma se cè da chiudere un operazione, trovarsi a magari metà strada non sarebbe certo un problema. Bisogna vedere quanto lEspanyol abbia fretta di riparlare con la Roma. Di sicuro Osvaldo, cercato anche dallAtletico Madrid, sta spingendo per tornare in Italia. Il prezzo dei due calciatori, però, non è ancora quello giusto per il club giallorosso. Troppo alte le cifre chieste per i cartellini. Il Villarreal vorrebbe 20 milioni per Nilmar, mentre lofferta di Sabatini al presidente Roig è di 14 milioni più bonus, con la volontà di salire a 15 milioni. LEspanyol, rifiutati i 14 milioni più bonus dallAtletico Madrid e in precedenza i 14 dal Fulham, punta a prenderne 16 per Osvaldo, mentre il diesse giallorosso ne ha proposti per ora 10 al presidente Condal. Prendere largentino con passaporto italiano significherebbe aver più tempo per piazzare Barusso e Simplicio e liberare così i due posti per tesserare nuovi extracomunitari. In più proprio la società di Barcellona ha mostrato un minimo interesse per il centrocampista brasiliano che potrebbe agevolare la negoziazione, anche se il giocatore, attraverso il suo agente, fa sapere di essere contrario a lasciare Trigoria («Fabio vuole onorare il contratto, andrà via solo per unofferta importante» le parole del procuratore di Simplicio).
Oltreoceano danno per concluso laffare Osvaldo da un paio di giorni. La Roma, invece, smentisce di essere così vicina a concludere. «Sono trattative spigolose. Tutte due. Osvaldo ci interessa, come altri cinque-sei attaccanti» ha chiarito ieri sera Sabatini, impegnato in una riunione con lad Fenucci per sapere sino a che punto oggi potrà spingersi, quanti milioni potrà mettere sul tavolo, negli appuntamenti probabili con i dirigenti dei due club spagnoli. Intanto a Bari, dopo Italia-Spagna, nuova puntata di uno dei tormentoni estivi della Roma. Telecamere puntate sul contratto di De Rossi. Con il centrocampista abbastanza infastidito sulla questione: «Non si può chiarire una cosa che non è chiara, esaspererei una situazione che per me è serena». Se voleva essere un modo per rasserenare i tifosi della Roma sul rinnovo contrattuale, le parole di Daniele alimentano invece qualche preoccupazione, registrabile ieri nelle radio locali. E questo pure se ha provato a glissare sullargomento: «Parlare di contratto in zona mista sarebbe sbagliato. E una cosa importante, tanta gente aspetta questa notizia e bisogna fare le cose per bene». Perché il centrocampista ha lasciato però intendere come il traguardo non sia ancora così vicino: «Quando ci sarà qualcosa di concreto parlerò».
«Pensiamo di annunciare il rinnovo di Daniele entro linizio della stagione agonistica», laugurio dellad Fenucci, in unintervista a Trigoria il primo agosto. Calendario alla mano, mancherebbero sei giorni. Riguardo al momento che sta vivendo, invece, De Rossi racconta: «Ogni giorno sento notizie false e assurde, cifre folli che non stanno né in cielo né in terra. Ogni volta che si tratta di me cè casino? A volte lho fatto io, altre sono stato tirato in mezzo senza motivo. Piaccio a Mancini? Non lo so, io comunque non ho sentito nessuno». In attesa del rinnovo, almeno questa è una buona notizia.