De Rossi, DiBenedetto dà l’ok

23/08/2011 alle 11:07.

IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Il primo vero giorno a Trigoria da proprietario della Roma. E la prima - necessaria - decisione importante: avallare in tutto e per tutto il rinnovo del contratto che verrà sottoposto nei prossimi giorni a Daniele De Rossi. Quella di ieri è stata una lunga e calda giornata per Thomas DiBenedetto: il futuro presidente della Roma si è presentato al Bernardini intorno all’ora di pranzo per uscirne solamente a tarda sera. Ore intense, le sue. Ore trascorse insieme all’avvocato Baldissoni, all’amministratore delegato Fenucci, al direttore sportivo Sabatini (che però entrava e usciva dall’ufficio impegnato, tra una sigaretta e l’altra, nelle sue telefonate di mercato collegato con tutto il mondo) e anche a Luis Enrique.

DiBenedetto si è informato di tutto quello che gravita intorno al mondo Roma: dalla gestione del debutto casalingo all’Olimpico (giovedì in Europa League contro lo Slovan Bratislava) alla campagna abbonamenti, passando per il rafforzamento della squadra. Un rafforzamento che, tra oggi e domani, dovrebbe prevedere anche l’arrivo di Osvaldo: l’attaccante è praticamente preso, mancano soltanto alcune formalità burocratiche che dovrebbero essere risolte nel giro di 24 ore. Così come, entro pochi giorni, verranno risolte anche le questioni inerenti al centrocampista e al difensore. Kjaer aspetta solo una chiamata da Trigoria, mentre per quanto riguarda Casemiro la Roma è in vantaggio rispetto all’Inter. Primo perché si è già speso con la famiglia per far capire loro quanto la Roma consideri importante il giocatore. E secondo perché l’Inter, che pure è molto interessata, non lo considera una priorità, vuoi perché ha bisogno di calciatori in altri ruoli, vuoi perché, vista la giovane età, non lo ritiene ancora pronto per giocare titolare.

A Trigoria pensano il contrario. E sono pronti ad investire oltre 12 milioni su di lui. Casemiro non dovrebbe essere l’unico centrocampista nuovo a disposizione di Luis Enrique: è pronto a consegnarne anche un altro all’allenatore, magari giovane e magari sudamericano. Dopo la prima di campionato a poi il ds vedrà se ci sono i margini o meno per puntellare ancora la rosa. Una rosa che, con ogni probabilità, non vedrà più Marco Borriello: l’attaccante è sul mercato, i minuti giocati in Europa League giovedì complicano i piani suoi e della società e forse solo l’amico Leonardo, al Psg, potrebbe decidere di tesserarlo ugualmente. D’altronde i francesi non hanno problemi di soldi e per prenderne Borriello ne servono molti: almeno 10 alla Roma e almeno 3 al giocatore. Il quale, con l’umore non proprio al massimo, continua comunque ad allenarsi a Trigoria con professionalità.

La stessa professionalità Thomas DiBenedetto l’ha riscontrata in tutte le persone che quotidianamente lavorano nella Roma: si è informato di tutto, dall’alimentazione dei giocatori agli allenamenti, dal tipo di modulo che l’allenatore predilige ai riposi dopo le partite. DiBenedetto ha però voluto chiarire una cosa: lui sarà un presidente che rispetterà i ruoli e che non interferirà nella sfera tecnica. Una precisazione dovuta, visto quello che è successo dopo l’esclusione di a Bratislava.

A proposito di , durante la riunione-fiume non si poteva non parlare del : DiBenedetto ha ribadito la sua importanza e il suo essere un punto fermo della Roma del presente e del futuro (di sempre, insomma). Quello stesso futuro che vedrà in giallorosso, ancora per molti anni, . Tra oggi e venerdì e incontreranno Sergio Berti, il suo procuratore, e verranno finalmente messe le firme sul contratto che legherà il centrocampista alla Roma praticamente a vita con un ingaggio da top player che tra fisso e bonus sarà superiore ai 5 milioni l’anno. Un’eccezione, per gli standard della Roma. Ma che a Trigoria faranno molto molto volentieri. Con la benedizione di DiBenedetto.