De Rossi, continuano i contatti. Ogni giorno è buono per il rinnovo

28/08/2011 alle 10:38.

IL ROMANISTA (B. DE VECCHI) - «Noi speriamo che De Rossi possa giocare tutta la sua carriera a Roma. Speriamo che lui voglia farlo, ma la decisione spetta solo a lui. Lui è un ragazzo di Roma, un grande giocatore, un calciatore della Nazionale, ed è un grande valore aggiunto per noi». Thomas DiBenedetto, dopo Sabatini e Fenucci, ce

no. La volontà è comune: la società non intende rinunciare a lui, lui intende continuare ad indossare la maglia della

Roma.
Per arrivare alla firma qualcosa però ancora manca. Bisogna trovare il totale accordo economico, limare i dettagli, cercare di venirsi incontro quanto più possibile. , che si appresta a firmare il contratto più importante della sua carriera, vorrebbe guadagnare almeno le stesse cifre attuali. Legittimo,

visto che altri club sarebbero - sono - disposti a concedergli ponti d’oro per invogliarlo al trasferimento.

All’estero ma anche in Italia, non ultimi il Milan e l’Inter, pronte ad inserirsi nel caso fossero sorti problemi con la Roma. Lui non ci pensa e la Roma continua ad essere il suo interlocutore privilegiato. Anzi, l’unico. Da sempre. La società sta studiando la formula migliore per accontentarlo, con ogni probabilità l’accordo si chiuderà a quattro milioni fissi (per cinque anni) più bonus legati al rendimento individuale, Nazionale compresa, e a quello di squadra. L’obiettivo, come ammesso anche da qualche giorno fa, era quello di chiudere tutto prima dell’inizio del campionato. Con lo sciopero che ha fatto slittare la prima giornata prevista in questo fine settimana, ci sono ancora quindici giorni di tempo per ratificare l’accordo. E ogni giorno può essere quello buono per l’incontro - i contatti già ci sono e vanno avanti da tempo - con Sergio Berti, il suo procuratore. , che non gioca una partita ufficiale dal primo maggio scorso (Bari- Roma, espulsione per la gomitata a Bentivoglio), non vede l’ora di tornare in campo e farlo col rinnovo già firmato darebbe sicurezza a lui e anche alla Roma. Che, in questo agosto già abbastanza complicato, non ha certo bisogno di nuovi casi all’orizzonte.