IL TEMPO (A. AUSTINI) - La porta è spalancata. Doni lha aperta ieri, Stekelenburg può accomodarsi. Negli ultimi due giorni la Roma ha fatto passi in avanti decisivi per il portiere. Dopo aver formulato lofferta allAjax per lolandese, ieri è stato il giorno del brasiliano.
La novità è rappresentata dallinserimento dellAtletico Madrid, a caccia di un titolare dopo la cessione di De Gea al Manchester e pronto a offrire un triennale al brasiliano a cifre più alte del Liverpool: in caso di intesa con gli spagnoli, il club giallorosso potrebbe evitare di pagare lincentivo. Anche il nuovo direttore delle finanze Fenucci, in carica da ieri, è stato messo al corrente della situazione. Allinizio della settimana prossima dovrebbe invece chiudersi la trattativa con lAjax nonostante lofferta al ribasso della Roma: circa 6 milioni di euro. Ma il coltello dalla parte del manico ce lhanno i dirigenti giallorossi, forti di un accordo con il giocatore che andrà in scadenza lanno prossimo. Il finale sembra scritto: la Roma ritoccherà lofferta e lAjax sarà costretto a dire «sì». Luis Enrique conta di avere il portiere in ritiro: sarà in buona compagnia, visto che al momento le convocazioni per Riscone sono più di 40. Tra i tanti «esuberi» cè Guberti: ieri è stato confermato al suo manager De Nicola che il giocatore è sul mercato. Lo vuole il Torino e non solo, su Okaka invece cè lAmburgo. Presi Bojan e Nego, a giorni sarà il turno di Josè Angel: formalizzata lofferta allo Sporting Gijon, 4 milioni di euro più bonus che farebbero lievitare la cifra fino a 5. E Clichy? Vuole giocare in Champions, quindi «adieu». Lontano anche Alvarez: la Roma si è tirata fuori dallasta. Mercato e non solo. Proseguono gli studi sui bilanci, con buone e cattive e notizie. La perdita nellesercizio appena chiuso sarà di oltre 47 milioni di euro dopo i 21,9 dellanno scorso. Ma il messaggio arrivato da Boston è chiaro: il budget del mercato non si tocca. Anzi, aumenterà.