REPUBBLICA.IT (M. PINCI) - Adesso è ufficiale: Erik Lamela è un giocatore della Roma. Il primo, vero colpo del club giallorosso, in attesa della ratifica degli accordi di Bojan, José Angel e Nego, arriva dopo una tre giorni di fuoco. Conclusa nel pomeriggio dopo che una riunione nella notte scorsa aveva portato l'accordo definitivo con i rappresentanti del River Plate.
"CONTENTO DI ESSERE QUI" - "Lamela è della Roma, dobbiamo solo depositare il contratto". La voce è quella di Daniel Passarella, presidente del River, sbarcato di persona a Roma in tarda mattinata per mettere la firma sull'accordo che porta il talento argentino di 19 anni alla corte di Luis Enrique.
Appuntamento allo studio Tonucci in tarda mattinata, per la prima "visita" al centro della capitale. Erik, dopo il check-out al Mancini Park Hotel dove ieri aveva trascorso la giornata di attesa tra piscina e twitter (e dove da oggi si trova anche Martinuccio, attaccante del Peñarol: i suoi legali trattano con il Napoli), arriva insieme al padre José e al dirigente Tempestilli accompagnato da un'auto della Roma: camicia grigia, orecchino, occhiali da sole, la tenuta per la "prima" da romanista. "Sono contento di arrivare in una grande squadra come questa, non vedo l'ora di conoscere i miei nuovi compagni", le sue prime parole giallorosse affidate all'avvocato del River, Crespo.
FIRMA E FUGA - Con il legale, ad attenderlo nella sede dello studio che sta accompagnando la costruzione della nuova Roma, presenti per le firme anche i rappresentanti del giocatore, Paz e Rebasa, il ds Sabatini, deus ex machina dell'operazione, e l'avvocato Baldissoni. Il tempo di rileggere il contratto, prendere visione delle clausole, rivedere i termini delle dilazioni e la rete dei diritti di immagine di Lamela. Poi, la firma sul contratto che legherà il trequartista argentino al club giallorosso per cinque anni, a 1,5 milioni a stagione, e a seguire la fuga silenziosa - nascosto dai vetri scuri di una mercedes nera - verso il Grand Hotel, nel cuore di Via Veneto. La sua Dolce Vita inizia così. Non durerà a lungo, almeno la prima tappa: il 29 luglio, in Colombia, al via il mondiale under 20 che durerà fino al 30 agosto (per chi arriva in fondo). Lamela è già tra i convocati dell'Argentina: la Roma gli ha già dato il via libera per partecipare.
DETTAGLI, VISITE E PRESENTAZIONE - Per chi ha curato la trattativa, invece, il primo pomeriggio di "riposo": piccolo brindisi al bar per la chiusura di un affare definito in una riunione ieri a mezzanotte tra Sabatini, l'avvocato Baldissoni, l'ad Fenucci, l'avvocato Crespo e gli agenti del giocatore. Al club di Buenos Aires, 12 milioni da versare in due anni, oltre a 2 milioni di bonus. In più, la Roma pagherà i 2 milioni di commissioni alla rete di agenti del calciatore.
Alla cifra, vanno poi sommati i 3,6 milioni di tasse, 25 per cento dell'importo, che impone il regime fiscale argentino sui trasferimenti internazionali, per un totale di 19,6 milioni di spesa. In serata sarebbero previste le visite mediche al Gemelli, prima di quattro giorni di riposo in vista del raduno con la squadra di Totti e De Rossi, in programma per il 13. E, soprattutto, della presentazione del giorno dopo: quando DiBenedetto mostrerà al mondo i primi gioielli della sua Roma.