IL ROMANISTA (V. META) - Il Pek ha giocato 90 della gara giocata coi ragazzi di De Rossi, entrando nelle azioni dei gol, mentre Totti, Menez, Borriello e Ranieri tifavano per lui: «Sì, sto bene». Quando David Pizarro è arrivato alla Roma, Federico Viviani aveva quattordici anni, faceva la seconda punta ed era reduce da un bruttissimo infortunio. Quattro anni e mezzo dopo,
Intanto lintesa con Viviani migliorava di minuto in minuto, la fiducia anche e al 38 era proprio il cileno a recuperare palla al limite dellarea, per poi appoggiare a Florenzi, che forse emozionato per aver ricevuto un assist dal suo idolo, si faceva respingere il destro, ribattuto in rete da Montini per il momentaneo 2-0. La cosa più bella, però, Pizarro lha fatta un paio di minuti dopo, unapertura millimetrica per Piscitella, che avrebbe poi concluso fuori. «Mi dispiace di aver sbagliato quel gol, mi aveva dato proprio una gran palla» ha detto il giovane attaccante. Durante lintervallo, nello spogliatoio giallorosso ha fatto capolino il dottor Pengue: nessun allarme, solo un rapido scambio di battute per verificare le sensazioni del Pek, che è stato lultimo a rientrare in campo insieme al portiere Pigliacelli. A inizio ripresa la Reggina trova la rete dell1-2, sembra che la partita possa riaprirsi, Pizarro mantiene tutti calmi e al 12 mette lo zampino nellazione del gol di Caprari. «Bene, Pek, bene!», gli urla Viviani, una scena che avrebbe del paradossale e invece conferma soltanto quanto sia facile giocare vicino al cileno. I due si sono salutati con una stretta di mano: oggi Viviani parte per Coverciano, per rispondere alla sua prima convocazione in Under 19, mentre Pizarro conta di rispondere a quella di Ranieri martedì. La Roma ha bisogno di lui.