Derby, Ranieri e la difesa doc

25/01/2011 alle 09:53.

GASPORT (S. BOLDRINI) - Era il 30 ottobre 2010 e Diego Armando Maradona nella sua Argentina festeggiava 50 anni. Dall’altra parte dell’Oceano, la Lazio vinceva 1-0 a Palermo, riportando a più 10 il vantaggio sulla Roma, reduce dal 2-0 sul Lecce di 24 ore prima: biancocelesti primi con 22 punti, giallorossi noni a quota 12.

La Roma durava un tempo. A forza di giocare, la condizione è migliorata. Il concetto della forma va esteso ai singoli giocatori: l'ottima annata di Cassetti, la riscossa di Mexes, la conferma di Julio Sergio hanno rianimato la difesa, un colabrodo nella prima fase della stagione. Buone notizie anche sugli altri fronti: in attacco i gol di Borriello e l’esplosione di Menez, a centrocampo la maturità di Greco e l’affermazione di Simplicio. Il concetto della panchina larga è nei numeri: mai la Roma si era concessa il lusso di poter schierare, in pratica, due squadre. L’abbondanza è la delizia e la croce dell’attacco, dove la Roma può contare su Borriello, , Menez e Vucinic. Ranieri, seppur condannato ad un nervosismo permanente, ha azzeccato alcune scelte: il centrocampo con tre mediani. l’uso del trequartista, la formuletta di sfiancare gli avversari con una formazione di partenza imbottita di corridori, salvo poi inserire gli uomini di classe. Ha preso di petto la questione , pur offendendo il capitano con i 4 minuti di Genova. Ha cominciato a fare di testa sua, magari per salvare soprattutto se stesso. La fortuna ritrovata ha compiuto il resto. Ora, superata la Lazio di 1 punto, bisogna pensare ad un’altra rimonta: davanti ci sono ancora e Milan. In attesa degli eventi, Ranieri tocca ferro: Borriello lamenta una piccola distorsione al ginocchio, Vucinic ha il mal di schiena e Riise è affaticato. Ma per fortuna, c’è la panchina larga.