Ranieri: "A dieci punti dal Milan? E' solo colpa nostra"

17/12/2010 alle 16:22.

REPUBBLICA.IT (M. PINCI) - Per qualcuno il venerdì 17 è giorno nefasto. Non certo per la Roma, che dall'urna di Nyon estrae lo Shakhtar, forse l'avversario (ma solo sulla carta) meno impegnativo, tra i "papabili" per gli ottavi di Champions. Un sorteggio che a marzo manderà la Roma in Ucraina, a Donetsk. Proprio nel giorno in cui la Capitale, come per vestirsi a tema, accoglie la prima neve dell'inverno. Ranieri pesa l'avversario: "Sorteggio favorevole

MOTIVAZIONI - A due giorni dall'arrivederci al 2011, alla Roma è tempo di bilanci, anche per Ranieri: "Non è l'ultimo treno per il titolo, ma resta una gara importante. Se siamo a meno dieci dal Milan ce lo meritiamo, facciamo 'mea culpa', ma è uno sprone a fare meglio nell'anno che viene. Siamo la squadra che ha fatto più punti nell'anno solare, significa che i ragazzi hanno lavorato molto bene. Ma quest'anno non siamo contenti perché le aspettative erano diverse, volevamo fare di più e non ci stiamo riuscendo". Sotto accusa, i soliti motivi, soprattutto mentali: "Stiamo lavorando bene, ma non è sempre semplice trovare le giuste motivazioni, soprattutto quando ci si allena in ventinove. Ma se il rendimento è altalenante le colpe sono solo nostre". Il problema di motivazioni, inoltre, non rappresenta una novità. "È una tara atavica - spiega Ranieri - anche con Spalletti dopo un anno straordinario c'è stato un calo mentale. Anche lo scorso anno erano partiti male, poi dopo le sue dimissioni ci siamo ripresi. Ora non stiamo riuscendo a ripeterci. Serve una scossa". L'allenatore non nasconde neanche eventuali responsabilità proprie: "Per dare una scossa o si cambia l'allenatore o si insiste nel lavorio che stiamo facendo".

VUCINIC OUT, TOTTI IN BILICO - Intanto, però, a Milano il tecnico dovrà rinunciare ancora a Vucinic. "Ha provato anche oggi, voleva esserci ma si è dovuto arrendere - racconta il tecnico - l'adduttore non gli consente di muoversi". Senza di lui, nonostante la convocazione di un Julio Sergio non certo al meglio, in porta "giocherà Doni", come assicura Ranieri. Che lascia aperto un piccolo dubbio sul modulo: "Farò il 4-4-2, in linea o a rombo". In ogni caso, rischia di restare fuori : "Ma vi ho detto del , su di lui vediamo. Il suo ruolo è sempre lo stesso, di finto centravanti. Solo che anziché Perrotta che si inserisce ora vicino Borriello che occupa l'area". Proprio l'attaccante giocherà con una mascherina: "E' una cosa normale, anche se può dare un po' di fastidio. Ma lui vorrà fare bella figura contro la sua ex-squadra".

"GABBIONE" PER IBRA - A centrocampo, con Menez spostato in attacco, potrebbe giocare sulla trequarti Simplicio, mentre rischia di restare fuori Pizarro. Ranieri, dopo la lite con Sky, smonta preventivamente un nuovo "caso": "Voi parlate di un caso, ma a lui l'ho chiesto e mi ha detto: 'Mister, mi faccia rientrare gradualmente perché non sono ancora al centro per cento". In difesa, invece, pronta la 'gabbia' per Ibra: "Un gabbione, per quanto è grosso. Ma lui è uno che gioca lateralmente insieme a Robinho per favorire gli inserimenti di Boateng. Per fermarlo non contano i centrali, ma gli esterni". Per questo potrebbe - nonostante i fallimenti passati - tornare Burdisso nella posizione di esterno con Mexes-Juan al centro. D'altronde, Ranieri non concederà sconti. A nessuno: "Voglio il massimo, da me ma anche da tutti gli altri". A cominciare da domani.