
CORSPORT (G. D'UBALDO) - Linfortunio di Bogdan Lobont è più grave del previsto, ci vorrà un mese per rivederlo in campo. Ieri il portiere si è sottoposto a nuovi accertamenti presso il Policlinico Gemelli, da parte del professor Carlo Fabbriciani, in seguito allinfortunio che lo ha costretto a non rientrare nel secondo tempo contro il Bari. Gli esami clinici hanno evidenziato una lesione parziale post traumatica della giunzione mio- tendinea prossimale del muscolo gastroactemio laterale della gamba destra
ECCO DONI -Ranieri ha già deciso. Sabato contro il Milan gioca Alexander Doni. Il portiere che è stato titolare per quattro anni con Spalletti e che dalla passata stagione si ritrova ai margini della prima squadra. Qualche incomprensione con Ranieri appena arrivato, la voglia di andare via fino alla scorsa estate. Ha sfiorato il Fulham e il West Ham, ma è rimasto alla Roma e si è rimesso al lavoro. Aspettando unoccasione. Questa occasione. Ranieri gliela aveva promessa, più di due mesi fa, prima della sconfitta di Napoli. « Vedo che ti stai impegnando, spero di darti una chance, te la meriti».
Quattro anni da titolare, quattro anni importanti. Poi un buco nella cartilagine, lintervento chirurgico, il lento recupero. La scoperta di Julio Sergio ha fatto il resto. Lo scorso anno solo sette presenze da titolare in campionato. Nelle gerarchie di Ranieri è stato scavalcato anche da Lobont, ora è il terzo portiere. In questa stagione solo i quarantacinque minuticontro il Bari. Solo ieri ha saputo che linfortunio del collega romeno è grave. Ieri ha lavorato sodo, si sta preparando bene per la partita contro il Milan. La sua stagione potrebbe cominciare sabato.
Se in estate aveva preparato le valigie, ora vuole restare alla Roma. Per riconquistarsi il posto che era stato suo. Con la Roma aveva conquistato anche la Nazionale, aveva vinto una Coppa America con il Brasile, poi per anni ha fatto il vice di Julio Cesar. Doni in questo periodo difficile si è sempre sentito titolare, non ha mai mollato. Adesso non vuole partire, i suoi figli vanno allasilo, spostarli a stagione inoltrata può essere un trauma. Domenica il figlio Nicolas che ha sei anni è stato felice nel rivederlo parare. E quando è tornato a casa ha dovuto partare anche i suoi tiri. Anche i compagni sono felici di rivederlo in campo, brasiliani compresi, che non si sono mai schierati nella rivalità con Julio Sergio. Il figlio di Juan è stato a casa di Doni, nei giorni difficili della suia famiglia, come se fosse un parente o anche di più.
Doni per venire alla Roma si pagò il cartellino. Fu la moglie ad andare in banca per fare loperazione, mentre lui stava provando a Trigoria. Si liberò dalla Juventude per il costo di una utilitaria, Spalletti lo fece debuttare in un derby. Finì in parità. «Se avessi sbagliato mi avrebbero massacrato... », disse il tecnico toscano. Doni non ha fallito, da allora non è praticamente più uscito. La sua parabola da titolare cominciò con un derby e si concluse praticamente con un altro derby. Nel campionato 2008-2009 la Roma perse con la Lazio per 4- 2. Fu lultima partita di Doni prima di finire sotto i ferri. Aveva giocato per quasi tutta la stagione con il ginocchio infortunato. Da allora sono cominciati i suoi problemi. Ma da sabato si volta pagina e la storia di Doni si arricchisce di una nuova puntata.