UNIONE SARDA - Un Cagliari travolgente si è regalato e ha regalato al suo pubblico una notte difficile da dimenticare. Una notte magica, come nelle neanche tanto segrete speranze del presidente Cellino, del tecnico Bisoli e di tutti i suoi fantastici giocatori. Una notte con un buco nero, ovvero l'infortunio subito da Conti (vasta ferita al ginocchio, dodici punti di sutura e grande paura per la tenuta dei legamenti) a causa di un'entrata indecente di Nicolas Burdisso
Ranieri può accampare qualche scusa: le assenze di Riise, Taddei, Vucinic e Mexes, fuori per qualche dichiarazione fuori dai denti poco gradita al tecnico giallorosso, e l'infortunio di Castellini dopo una manciata di minuti. Ma l'undici di partenza presentato da Ranieri era tutt'altro che disprezzabile, con Menez alle spalle delle due punte, Borriello e Totti, e Pizarro a dirigere il traffico davanti alla difesa.
Questa squadra tutt'altro che mediocre (e che mercoledì è attesa da una trasferta insidiosa sul campo del Bayern Monaco per l'esordio di Champions League) è durata cinque minuti, ovvero il tempo occorso a Menez per scaldare i guantoni di Agazzi. Poi è salito in cattedra il Cagliari. Con un Cossu feroce nel pressing e funambolico nel possesso di palla (ma con qualche personalismo di troppo), il Cagliari si è avventato sull'avversario e il destro in giravolta di Conti all'8' è stato quasi lo sbocco naturale di un paio di minuti di autentico furore rossoblù. Da quel momento in poi, c'è stata gloria per tutti, compreso Acquafresca che ha spazzato via gli incubi della scorsa stagione. Bisoli ha preparato bene la gara. Ha chiesto ai suoi tre attaccanti di attaccare sistematicamente Pizarro e i due terzini avversari, mentre Nainggolan, preferito a Lazzari, ringhiava su tutti i giallorossi che gli passavano a tiro. Sostenuto da Biondini in versione settepolmoni, il centrocampo rossoblù ha ben presto disintegrato quello avversario, che pure disponeva di giocatori di calibro internazionale, quali De Rossi, Pizarro e Perrotta. Inevitabilmente, la difesa è risultata impraticabile per gli attaccanti romanisti. Astori ha fatto un figurone, Canini pure (ma ha perduto una palla in uscita che avrebbe potuto provocare un disastro), mentre i due terzini, soprattutto Pisano, giunto al top della condizione, martellavano le fasce giallorosse.
Insomma, la squadra perfetta, con un solo neo, la distrazione sull'angolo di Pizarro che ha permesso a De Rossi l'incornata del pareggio. Una situazione di gioco che si è ripetuta, con effetti meno gravi, nel corso della partita e che Bisol iha cercato di tamponare spostando Astori in marcatura su De Rossi, il saltatore più pericoloso della Roma. Il gol dell'azzurro ha fatto il solletico al Cagliari, che si è fatto sotto come se niente fosse. Julio Sergio ha capito che sarebbe stata una serataccia e ha sfoderato un intervento miracoloso per fermare Acquafresca. Sulla palla vagante si è avventato Conti, steso con cinica ferocia da Burdisso. L'argentino ha inscenato una protesta poi, voltatosi a vedere cosa aveva combinato, si è messo le mani fra i capelli e si è disperato. Dalla panchina è scattato Bruno Conti, preoccupatissimo per le condizioni del figlio, uscito tra gli applausi ma in barella. Espulsione e rigore trasformato con calma da Matri, con palla bassa e angolata alla sinistra di Julio Sergio mentre Totti indicava al proprio portiere di lanciarsi dall'altra parte.
Sbrigata la formalità del rigore, Ranieri, per ricostituire la difesa, ha richiamato sua maestà Totti per inserire l'altro Burdisso, Guillermo. Da quel momento la partita non ha avuto più storia e sugli spalti è iniziata la grande attesa della grandinata di gol, puntualmente verificatasi. Al 38' Acquafresca è tornato a segnare con la maglia rossoblù con una splendida torsione su cross di Biondini. Da segnalare la veronica e il traversone teso del rosso centrocampista in versione assist man. Nella ripresa, la Roma ha provato a sollevare il baricentro, sperando in un miracolo. Ma al 2', su punizione di Cossu, Matri si è attorcigliato in anticipo su Burdisso e ha infilato il pallone del 4-1.
Agazzi, nonostante la superiorità rossoblù, è stato costretto a qualche intervento importante (su Cassetti e De Rossi), mentre Cossu sprecava incredibilmente un'intuizione di Lazzari. Il quinto gol è arrivato al 43', con Lazzari imbeccato da Cossu al termine di un contropiede travolgente avviato dallo stesso Lazzari e completato da Biondini. Il Cagliari ha chiuso la gara con Pinardi mezzala e gli scatenati Cossu e Lazzari a supporto di Nenè. I conti finali: Cagliari vincente dopo quindici giornate; Roma a secco di successi al Sant'Elia da sedici anni; Cagliari e Cesena (ovvero presente e passato di Bisoli) in vetta alla classifica. Sarà un primato provvisorio, ma che bello.