CORSPORT - Da San Giovanni a Teduccio, quartiere verace di Napoli, a Milano il salto non deve essere stato semplice. Aveva 14 anni Borriello quando fece le valigie per cercare fortuna calcistica a Milanello con la maglia rossonera. Quattordici anni e i gol nel sangue che lo hanno aiutato nella sua scalata alla celebrità calcistica e forse anche nello scacciare la nostalgia di casa. Eppure nonostante i 51 gol messi a segno tra Serie A, coppe internazionali e Coppa Italia, la carriera di Borriello non è mai stata in discesa.
INIZI - Dopo la trafila nelle giovanili rossonere e i gol segnati con la Primavera del Treviso, per lesordio nei professionisti Borriello ha dovuto attendere il 2001, e la maglia della Triestina in C2, con la quale segna i primi gol da professionista e conquista la promozione. Unesperienza positiva che gli ha fatto ripercorrere la strada in direzione Treviso e in Veneto questa volta gli si sono aperte le porte della prima squadra: 10 gol, il conteggio a fine stagione e il ritorno a Milano per cercare di imporsi anche in maglia rossonera. Impresa difficile per un ventenne.
SERIE A - Eppure anche in quello scampolo di stagione, prima di partire ancora una volta a gennaio con destinazione Empoli, sono arrivati lesordio in Serie A ( 3 presenze totali), quello in Champions League contro il Lens e soprattutto il primo gol in maglia rossonera realizzato in Coppa Italia contro lAncona. Una stagione da ricordare quella 2002/ 03 anche per il primo gol messo a segno in Serie A, però, con la maglia dellEmpoli contro il Piacenza. Sei mesi in Toscana e poi di nuovo il ritorno a Milano, allombra di campioni del calibro di Shevchenko e Inzaghi. Poche presenze e nemmeno unesultanza. Di nuovo in partenza questa volta per Reggio Calabria. In granata trova continuità di gioco, ma non trova i gol. Nemmeno la stagione 2005/ 06, vissuta a metà tra Sampdoria e Treviso rappresenta la svolta. A rendere la strada tutta in salita, nonostante il ritorno al Milan, ci si mettono anche i problemi di doping con la relativa squalifica.
RINASCITA - Una stagione persa, ma è proprio sul fondo di quella squalifica che Borriello trova la forza per rinascere. La svolta avviene a Genova in maglia rossoblù: una stagione straordinaria con 19 gol segnati in campionato in 34 gare giocate che lo rendono il terzo miglior cannoniere di quella stagione. La giusta continuità e i tanto attesi gol gli regalano anche la maglia azzurra, con lesordio il 6 febbraio 2008 contro il Portogallo e la partecipazione alla spedizione in Austria e Svizzera per il campionato europeo (sono 5 in totale le presenze in azzurro). Sono gol che convincono il Milan a riscattare la comproprietà del giocatore versando nelle casse del Genoa 7,5 milioni. La maglia rossonera, però, sembra essere stregata per Borriello: tre infortuni ( ginocchio, stiramento al quadricipite e unoperazione al flessore destro) ne compromettono la stagione. Questa volta però il Milan non si arrende e nella stagione scorsa con Leonardo in panchina ritorna quello di Genova: 14 in campionato, uno in Champions League, 15 gol totali che lo hanno reso il miglior marcatore stagionale rossonero a pari merito con Ronaldinho.