Da Napoli a Milano a 14 anni L’esplosione arriva a Genova nel 2007-2008 con 19 gol

01/09/2010 alle 10:52.

CORSPORT - Da San Giovanni a Teduccio, quartiere ve­race di Napoli, a Milano il salto non deve essere sta­to semplice. Aveva 14 an­ni Borriello quando fece le valigie per cercare for­tuna calcistica a Milanel­lo con la maglia rossone­ra. Quattordici anni e i gol nel sangue che lo hanno aiutato nella sua scalata alla celebrità calcistica e forse anche nello scaccia­re la nostalgia di casa. Ep­pure nonostante i 51 gol messi a segno tra Serie A, coppe inter­nazionali e Coppa Ita­lia, la car­riera di Borriello non è mai stata in di­scesa.

INIZI - Dopo la trafila nelle giovanili rossonere e i gol segnati con la Primavera del Treviso, per l’esordio nei professionisti Borriel­lo ha dovuto attendere il 2001, e la maglia della Triestina in C2, con la quale segna i primi gol da professionista e conquista la promozione. Un’espe­rienza positiva che gli ha fatto ripercorrere la stra­da in direzione Treviso e in Veneto questa volta gli si sono aperte le porte della prima squadra: 10 gol, il conteggio a fine sta­gione e il ritorno a Milano per cercare di imporsi an­che in maglia rossonera. Impresa difficile per un ventenne.

SERIE A - Eppure anche in quello scampolo di stagio­ne, prima di partire anco­ra una volta a gennaio con destinazione Empoli, sono arrivati l’esordio in Serie A ( 3 presenze totali), quello in Lea­gue contro il Lens e so­prattutto il primo gol in maglia rossonera realiz­zato in Coppa Italia con­tro l’Ancona. Una stagio­ne da ricordare quella 2002/ 03 anche per il pri­mo gol messo a segno in Serie A, però, con la ma­glia dell’Empoli contro il Piacenza. Sei mesi in To­scana e poi di nuovo il ri­torno a Milano, all’ombra di campioni del calibro di Shevchenko e Inzaghi. Poche presenze e nemme­no un’esultanza. Di nuovo in partenza questa volta per Reggio Calabria. In granata trova continuità di gioco, ma non trova i gol. Nemmeno la stagione 2005/ 06, vissuta a metà tra Sampdoria e Treviso rappresenta la svolta. A rendere la strada tutta in salita, nonostante il ritor­no al Milan, ci si mettono anche i problemi di do­ping con la relativa .

RINASCITA -­ Una stagio­ne persa, ma è pro­prio sul fon­do di quella che Borriello trova la forza per rinasce­re. La svolta avviene a Genova in maglia rosso­blù: una stagione straor­dinaria con 19 gol segnati in campionato in 34 gare giocate che lo rendono il terzo miglior cannoniere di quella stagione. La giu­sta continuità e i tanto at­tesi gol gli regalano anche la maglia azzurra, con l’esordio il 6 febbraio 2008 contro il Portogallo e la partecipazione alla spedizione in Austria e Svizzera per il campiona­to europeo (sono 5 in tota­le le presenze in azzurro). Sono gol che convincono il Milan a riscattare la comproprietà del giocato­re versando nelle casse del 7,5 milioni. La maglia rossonera, però, sembra essere stregata per Borriello: tre infortu­ni ( ginocchio, stiramento al quadricipite e un’ope­razione al flessore ) ne compromettono la sta­gione. Questa volta però il Milan non si arrende e nella stagione scorsa con Leonardo in panchina ri­torna quello di Genova: 14 in campionato, uno in , 15 gol totali che lo hanno reso il miglior marcatore stagio­nale rossonero a pari me­rito con Ronaldinho.