IL ROMANISTA - La partita secondo Vincenzo Cerami. A me piace la partita come fosse dentro un acquario. Un evento mitico, come se i calciatori non fossero umani, ma eroi incontaminati, lontani dalle piccinerie umane, dalle gelosie. E bello vedere i gladiatori. Quello che è emozionante è il talento. Il talento è una bellezza magica, il talento rende eleganti tutti. Pure il più burino quando tira, quando si muove, quando corre diventa una scultura, un capolavoro da vedere sul piano visivo. E quindi devono essere degli eroi. Sennò li riduci a pupazzi di pezza. Era anche lidea di Pasolini, quella di un calcio mitico. La partita di questo campionato Contro lInter. Poi la vittoria con la Juve allultimo minuto. Che roba!
Un evento mitico, come se i calciatori non fossero umani, ma eroi incontaminati, lontani dalle piccinerie umane, dalle gelosie. E bello vedere i gladiatori. Quello che è emozionante è il talento. Il talento è una bellezza magica, il talento rende eleganti tutti. Pure il più burino quando tira, quando si muove, quando corre diventa una scultura, un capolavoro da vedere sul piano visivo. E quindi devono essere degli eroi.
Sennò li riduci a pupazzi di pezza. Era anche lidea di Pasolini, quella di un calcio mitico."
La partita di questo campionato
Contro lInter. Poi la vittoria con la Juve allultimo minuto. Che roba!
E i derby?
No, guarda, in questo sono originale. I derby non mi piacciono. Non è gioco del calcio, è corrida, è bello solo perché è nervoso. Non mi diverto ai derby, non ci vado mai ai derby. Un derby lo devi vincere per forza. Le partite invece vengono decise dagli accidenti. I campionati li vinci contro le piccole squadre. Anche questa volta è successo.
Quando?
A Livorno, se avessimo vinto quella saremmo stati campioni dItalia. Certo se ripenso alla partita con la Sampdoria mi viene un nodo alla gola, mi viene da piangere.
Drammatica, vera, romanista. Lazio-Inter invece...
Non è stata una partita, ma una buffonata. Non un acquario, ma una partita annacquata. Io mero messo lì a tifare Lazio e mi sono subito pentito daverlo fatto. Assurdo. Le tifoserie determinano troppo le partite e in maniera innaturale.
Ti ricordi il derby interrotto?
A me non piacequesto tipo di interferenza.
Ma i ventimila di Verona?
I ventimila di Verona sono una cosa bellissima, anche perché sono partiti sapendo che quasi sicuramente
che non sarebbe andata bene. Sono andati a festeggiare la Roma, il loro essere romanisti, la loro genuina passione.
Non il (non) calcio di Lazio-Inter, ma quello di unaltra passione di Cerami: Zdenek Zeman.
Questo calcio non se lo merita. Più interessi ci sono e meno centrale diventa lo sport. Lui amava il calcio come lo amava Pasolini, la linguistica del calcio. Lui scendeva in campo per vincere, non per pareggiare. Se pensi a pareggiare già ti sei avvilito, già hai fatto un cedimento, già non sei più sportivo, non cè più quello spirito eroico da...Davide e Golia no? Hai presente? Anche se so piccolo ie do un po de carci perché io devo vince, poi perdo pazienza, però voglio vincere.
Il calcio quando torna a essere pallone.
Pasolini giocava sempre a pallone, io da ragazzino ci giocavo alla ricreazione, lui era il mio professore,
e giocavamo a pallone tutti i giorni una ventina di minuti, andavamo giù col pallone e giocavamo. Era spettacolare, correva come un pazzo, si vedeva che "aveva studiato" non era com noi che tiravamo le puntate.
Lultima cè stata a Verona. Il futuro?
Non si può fare e non si deve fare la fotocopia di questanno. Rimotivare il tutto, ripartire, riaccendere
i motori, ma con unidea diversa, perché la ripetitività diventa rituale, si perde quello spirito. Se vai sul sicuro poi perdi. Il calcio è molto labile. E questa la poesia del calcio.




