Julio Baptista, la bestia è tornata

25/03/2010 alle 08:33.

IL ROMANISTA (D. GALLI) - Cerchi Totti e lo trovi a Villa Stuart, ti aggrappi a Toni e mezzo Bologna fa lo stesso, confidi in Vucinic ma scopri che quello vero è rimasto a tramortire l’Udinese, sfreghi la lampada di Geremia e Menez t’appare ma non troppo. Ranieri pesca allora il gol della De Rossi-Riise connection, poi gira la ruota delle punte e indovina i cambi. Uno su tutti: via Vucinic, dentro Júlio César Baptista. Esultate, gente, la Bestia è tornata a ruggire.

È tornata giusto in tempo per affrontare quella che per un pelo non è stata la sua squadra. Mourinho lo aveva chiesto a Branca per il mercato invernale, l’affare pareva fatto. Poi, all’ultimo momento è saltato tutto. Julio è rimasto e l’Inter s’è attaccata. Tra 48 ore - hai visto mai? - proprio la Bestia potrebbe essere l’asso in più (il terzo? Il quarto? Il quinto?) di Ranieri. Sky lo considera il migliore in campo. Idem la redazione de Il Romanista. Julio Baptista sorride: «È stata una vittoria molto importante. Sabato non so se si decide il campionato. Certo, se vinciamo andiamo ad un solo punto. Quindi per noi sarebbe molto importante. Poi, ovviamente, se l’Inter perde qualche partita abbiamo più possibilità».

 

L’impressione è che Julio stia tornando quello di Siviglia. Quel soprannome, la Bestia, nasce lì. Baptista pensa invece solo al gruppo. Solo alla Roma. «È importante riuscire a dare una mano ai miei compagni quando vengo chiamato in causa. Lavoro per farmi trovare sempre pronto e per aumentare la mia presenza in campo». Quando Ranieri ha aperto la gabbia alla Bestia, alla fine del secondo tempo mancavano ancora venticinque minuti. Una vita. Una vita, perché la Roma soffriva le palle alte del e non riusciva a ripartire. Vucinic non dava più segni di vita. Anzi, a dire il vero non è che ne abbia dati tanti anche prima. Serviva qualcuno che prendesse qualche palla in più dietro e che con la sua freschezza riuscisse a far tirare il fiato a Toni, troppo solo là davanti. Sono le caratteristiche di Baptista, mezza punta, mezzo centrocampista. Un mix di potenza e tecnica espresso solo a tratti in queste due stagioni da romanista. Julio ha avuto un impatto degno del suo soprannome: bestiale.

Ha preso delle punizioni, ha scavato sui fianchi degli avversari, è scattato cercando di creare gioco. E al momento giusto ha colpito e affondato. Cerci si è defilato sulla destra, poi si è accentrato ingannando la retrogruardia rossoblù. Ma la cosa più bella, Alessio, l’ha combinata un attimo dopo. Un modello di assist perfetto per il taglio di Julio, una roba da mostrare e rimostrare nelle scuole calcio di tutta Italia. Il della Bestia ha fatto il resto, fregando Viviano sul primo palo. Il secondo gol in campionato, il terzo stagionale, di Baptista ha un peso specifico incredibile. Anzi, bestiale.