IL ROMANISTA (G. RICCI) - L'Ambasciatore Unicef per lItalia, Francesco Totti è intervenuto sul suo blog personale in difesa dei bambini down. «Li vedo tutti i sabati, nel pomeriggio, alla mia scuola calcio. Per loro, solo per loro, faccio lallenatore. Sono gli altri miei figli, il gruppo di ragazzi diversamente abili che nel mio progetto che va avanti da quattro anni giocano a pallone con successo. Come ho messo nel mio libro che ho dedicato proprio a loro, i bambini sono tutti uguali e quando giocano a pallone fanno Ahò, passame la palla. Quelli cosiddetti normali e quelli cosiddetti diversi, tanto che il progetto che li riguarda lho chiamato con un po dironia che ci vuole sempre Diamo un calcio alla diversità. Quando li alleno mi emoziono, mi commuovo: per vincere certe barriere può servire anche un pallone. Loro giocano e vincono la timidezza. La paura di essere considerati particolari, anche la rabbia dei trattamenti che i cosiddetti normali gli regalano, spesso anche senza volere. Li guardo, sto con loro e mi viene sempre in mente che noi pensiamo di doverli aiutare, i diversamenti abili, a muoversi, a capire molte cose. Invece alla fine scopriamo che sono loro ad insegnare tante cose a noi».
per vincere certe barriere può servire anche un pallone. Loro giocano e vincono la timidezza. La paura di essere considerati particolari, anche la rabbia dei trattamenti
che i cosiddetti normali gli regalano, spesso anche senza volere. Li guardo, sto con loro e mi viene sempre in mente che noi pensiamo di doverli aiutare, i diversamenti abili, a muoversi, a capire molte cose. Invece alla fine scopriamo
che sono loro ad insegnare tante cose a noi».
Intanto ieri il numero 10 ha continuato a fare fisioterapia associata a lavoro differenziato in palestra. Il lavaggio dellarticolazione del ginocchio destro, cui è stato sottoposto allinizio della scorsa settimana per eliminare alcuni piccolissimi frammenti di cartilagine, allungherà di un po i tempi di recupero. Tuttavia permetterà al calciatore romanista più produttivo di tutti i tempi di poter giocare in tutta tranquillità e soprattutto libero da problemi. Quindi niente Napoli e Milan, dopo il forfait già annunciato di domani con il Panathinaikos. Per rivedere in campo Totti, a questo punto, passeranno altri venti giorni. Impossibile, almeno per ora, stabilire una data di rientro precisa.
Un pochino più rapidi, al contrario, dovrebbero essere i tempi di recupero che riguardano Luca Toni. Nella giornata di ieri, anche lattaccante di Pavullo nel Frignano ha lavorato a parte in palestra. Però per lui luscita dal tunnel è già più vicina. Il gastrocnemio del polpaccio sinistro, che venerdì aveva suscitato un nuovo campanello dallarme a causa di un tremolio - i medici lo giudicano normale nei casi di lesioni particolarmente serie non ha più dato problemi. E soprattutto la fastidiosa sensazione di fine settimana è rimasta un episodio isolato. Sparita del tutto. A breve, forse già da questa mattina mentre i compagni di squadra prepareranno la partita con il Panathinaikos, Luca potrebbe tornare a lavorare sul campo. In modo differenziato, è chiaro. Se la trasferta di domenica a Napoli è troppo vicina per ipotizzare una convocazione del numero 30 giallorosso, questa potrebbe arrivare in occasione dellanticipo casalingo col Milan del 6 marzo. Prima di tornare a fare del tutto affidamento su Toni, Ranieri vorrebbe infatti vederlo allopera per qualche giorno insieme al resto del gruppo.