IL ROMANISTA (M. FUCCILLO) - Saremmo secondi, saremo secondi? Saremmo... per ora solo saremmo. Perché laggancio con il Milan è in parte, parte piccola ma ispida, illusione ottica da classifica monca. Al Milan manca da giocare la partita con la Fiorentina, solo se la perdono la parità in classifica sarà reale. Senza contare che, a parità di punti, loro sono in momentaneo vantaggio perché hanno vinto lo scontro diretto dellandata. Ma, ed è un ma che ingigantisce, promette e stuzzica, il Milan è in fase calante, il diavolo senza Nesta in campo ha il forcone spuntato.
Anche fosse stato quello il momento vero, era comunque la giornata che ci diceva che eravamo terzi in classifica più che mai. Il Palermo si era fatto male a Bari, il Napoli si era fermato con il Genoa, la Fiorentina non vince più. Anche il momento grigio scandiva un vaticinio mica da buttare, diceva: siamo terzi e con tutta probabilità ci resteremo. Poi sulla buccia di banana ci scivolavano Leonardo e compagnia e Okaka viveva uno di quei giorni della vita che non fanno solol volume, uno di quei giorni, cinque, dieci in tutta unesistenza
che fanno qualità e che non ti dimentichi.
Allora, saremo secondi? Non ci credevo, fino a qualche tempo fa non credevo neanche al quarto posto, figurarsi il secondo. E non ce la faccio a crederci neanche adesso. Sarà avarizia del cuore o della ragione, non ce la faccio. Però, ed è un però che ingigantisce, promette e stuzzica, tifo di cuore e di ragione contro me stesso. Di cuore non sto a spiegarvelo. Di ragione invece ci provo, perché ragionandoci gli argomenti a favore di un secondo posto della Roma quasi pareggiano la loro partita con gli argomenti che sono ostacoli a quel traguardo.
Eccoli gli argomenti a favore. Il primo si chiama Pizarro. Se continua a giocare così, uno così il Milan non ce lha, neanche se si chiama Pirlo. Argomento a sfavore? Solo e soltanto quel se. Pizarro in campo non è troppo bello per essere vero, è vero eccome. Forse è solo troppo bello per essere lungo fino a maggio.
Il secondo argomento a favore si chiama Juan. E in questo caso argomento a sfavore non ne trovo.
Il terzo argomento a favore si chiama Riise, molto a favore perché se il Milan può quasi pareggiare Juan con Nesta, nessuno dei suoi esterni bassi regge oggi il confronto con il norvegese nostro.
Finiti gli argomenti a favore? No, cè la meravigliosa promessa, già mantenuta e onorata di Toni. Qui però si infila un molesto argomento a sfavore: quando torna e come torna?
Calma, non ho certo dimenticato largomento principe a favore: Totti. Totti che batte e sopravanza Ronaldhino. Totti che però le partite non le gioca tutte e, temo, non tutte le giocherà fino alla fine. Cinque argomenti a favore e poi un sesto, un settimo.
Il sesto lo ha già inquadrato e descritto Dotto: quel Ranieri spietato capo di sporche dozzine che sta funzionando come una calamita di decisione, voglia e buona sorte. Il settimo argomento è laria che tira nella testa dei giocatori tutti, si vede, si sente e pesa.
E a sfavore? La non risolta e difficilmente risolvibile questione del terzino destro. La bravura, però non certamente eccelsa del portiere. Una certa fragilità ed episodicità delle soluzioni trovate e disponibili per gli esterni alti.
E infine una panchina corta di numero e di spessore. Cosa intendo, un esempio? Baptista. Fa niente. Nel senso che in campo contro il Siena non ha atto niente. E anche nel senso che fa niente, non è una notizia. Riepilogo: della superstizione si dice: Non è vero, ma ci credo . Del secondo posto potrei, parafrasando, dire: Non ci credo ma può essere vero. Saremmo secondi, questo è sicuro. Ed è già meraviglioso stupore dover calcolarlo. Saremo secondi? Ed è già una festa dellanima poterselo domandare.