IL ROMANISTA (G. RICCI) - Questa volta Mirko Vucinic non è riuscito a fare gol, ma almeno ha corso e lottato dallinizio alla fine mettendocela tutta per provare a lasciare il segno contro il Panathinaikos. A fine gara, uscendo dal terreno di gioco lattaccante montenegrino è stato anche insultato pesantemente da un avversario, il centrocampista Sotiris Ninis, che lo ha accusato di non avergli voluto negare il saluto. I due, nel tunnel che conduce agli spogliatoi, sarebbero anche stati sul punto di venire a contatto, ma lintervento dei presenti ha evitato che la discussione degenerasse. Nel corso della gara, il numero 9 giallorosso ha cercato il gol in tre occasioni. La prima al 9 della frazione dapertura: un destro dal limite al termine di unazione personale che non ha sorpreso Tzorvas.
Le altre due nel corso della ripresa: al 4 sempre col destro dallinterno dellarea sul portiere in uscita, tiro respinto da Sarriegi, poi tre minuti prima della mezzora una conclusione velleitaria allontanata dalla difesa biancoverde. Visibilmente contrariato per la prematura uscita di scena dallEuropa League, il Principe di Niksic in mix zone ha parlato ai microfoni di Mediaset, tra laltro spiegando il diverbio con il numero sette avversario: «Abbiamo trovato di fronte avversari forti e anche importanti. La cosa importante è averci creduto sino alla fine. Contro il Panathinaikos non abbiamo preso la partita sottogamba, siamo solo stati penalizzati da episodi sfortunati. Negli spogliatoi non è successo niente. Ninis mi ha dato la mano, ma io ero troppo nervoso e non gli ho risposto. Allora lui mi ha dato del figlio di p... e io sono scattato per dargliele. Poi però è finita lì».
Dal presente amaro alle speranze per il prossimo impegno di campionato: «Domenica a Napoli ci attende una partita difficile, ma dovremo provare a vincerla. Se la sconfitta di oggi (ieri, ndr) potrebbe andare ad incidere sul campionato? Domenica lo sapremo». Contro gli azzurri di Walter Mazzarri, in ogni caso, Vucinic sarà ancora - per forza di cose - il principale punto di riferimento giallorosso in attacco. Non potrà essere altrimenti, in assenza di Toni e Totti. Il nazionale del Montenegro è già andato a segno in cinque occasioni, lultima delle quali in ordine di tempo domenica scorsa allOlimpico con il Catania. Una cinquina complessiva iniziata il primo novembre 2009 in casa contro il Bologna, poi proseguita sui campi di Atalanta, Inter e Fiorentina. Il doppio
kappaò con gli ellenici costringe ora la Roma a fare quadrato e a riprendersi in fretta: è indispensabile ritrovare
subito le energie fisiche e mentali, evitando di gettare alle ortiche quanto di buono è stato fatto sin qui. Proprio per questo Claudio Ranieri ha bisogno di un Mirko Vucinic carico e motivato, capace come sempre di risolvere ogni problema a suon di gol.