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Cantano, strillano, tifano, dormono, mangiano il ciambellone, scattano foto, leggono i giornali, ipotizzano formazioni, temono il biscotto: i tifosi della Roma, ieri, hanno invaso la non soleggiata Torino (fino alla fine della Liguria cera il sole, poi solo cielo coperto). ...
Storie di Roma, ce ne sarebbero a migliaia da raccontare sul pullman mentre la signora Cinzia distribuisce lottimo ciambellone al cioccolato, sul televisore scorrono le immagini del Marchese del Grillo, e qualche coro qua e là parte lungo i chilometri dellautostrada. Discorsi tecnici se ne fanno pochi, tranne quando è il momento della lettura dei giornali: padre e figlio sono ben forniti, con Romanista, Messaggero, Corriere dello Sport, Gazzetta e Repubblica. Guardano le formazioni, leggono le dichiarazioni e commentano. Inevitabile parte il dibattito (per la precisione allaltezza di Fabro) tra tridente sì e tridente no. La maggior prte vorrebbe le tre punte in campo, ma tutti ritengono he Ranieri non le schiererà e che a farne le spese sarà Toni. i pranza a La Spezia, sotto uno splendido sole, dove i incontrano altri tifosi: partono altri cori, con tanti saluti i tifosi della Juve e anche a quelli della Samp, visto he, in fondo, siamo in Liguria. Si riparte, lallegria inizia lasciare spazio allansia pre partita: dal tridente si assa allarbitro «che te guarda se ce fa piange» e poi a iego, «che lunica partita buona lha fatta contro di oi». I chilometri continuano a scorrere e tra le montagne nnevate che fanno compagnia si arriva a Torino, direzione limpico (laltro). Si tifa, i canta, si soffre. Consapevoli he, comunque andrà, ne sarà valsa la pena.