Primavera Roma, è qui il fortino

17/11/2009 alle 09:37.

CORSPORT (G. D'UBALDO) - Il settore giovanile della Roma torna ad essere protagoni­sta. Quattro delle cinque squadre sono prime in classifica, hanno vinto tutti i derby nelle varie cate­gorie: due con la Primavera, uno con gli Allievi nazionali, uno con gli Allievi di fascia B. Dopo qual­che annata un po’ difficile (lo scor­so anno, comunque, hanno debut­tato in serie A D’Alessandro, Sto­ian e Crescenzi), questa sembra una stagione molto positiva. Dopo quattro anni esce di scena Ivano Stefanelli, che è stato il fedelissi­mo braccio destro di Bruno Conti. Motivi personali lo hanno costret­to a mettersi da parte, anche se ha continuato a lavorare da giugno fi­no alla scorsa settimana senza contratto. Sarà il campione del mondo di Nettuno a riprendere in mano le redini del settore giovani­le, pur mantenendo la carica di di­rettore tecnico della ..

LE CIFRE DEL RECORD

Sette vittorie e un pareggio Pettinari e Zamblera i bomber

ROMA – Quarantadue squa­dre iscritte al campionato Primavera. Una sola con la porta inviolata dopo otto giornate. Parliamo natural­mente di quella della Roma di Alberto , sorpren­dente in questo inizio di sta­gione per la sua continuità di risultati, ma ancor di più per i 720’ di imbattibilità vantati da Frasca. Non solo dunque miglior difesa del girone, ma di tutto il campionato Prima­vera, con Inter e Sampdoria uniche a tenere il passo con tre gol al passivo. Nessuna squadra inoltre vanta la dif­ferenza reti della Roma: un +19 che fa impallidire il + 13 di e Sampdoria nel girone A.

VITTORIE - La Roma è anche l’unica squadra imbattuta del proprio girone. In otto partite i ragazzi di hanno raccolto sette vittorie e un solo pareggio, arrivato nella difficile trasferta di Pa­lermo. Proprio quella contro i siciliani (che in Coppa Italia hanno fatto fuori gli uomini di ) è l’unica gara tra le prime otto di campio­nato in cui la Roma non è riu­scita a segnare almeno un gol.

INDIVIDUALITA’ – Sono quat­tro i giocatori sempre pre­senti in queste prime otto giornate di campionato. Par­liamo di Frasca, di Antei, il sorprendente difensore arri­vato in estate dai dilettanti del Tor di Quinto, di Floren­zi, il Pizarro della Roma di , capace di realizza­re anche tre gol, e di Pettina­ri, capocannoniere della squadra con 4 gol a pari me­rito con Zamblera.

IL

Frasca blindato fino al 2012 E’ stato scoperto da Conti

ROMA – Quando gli si chie­de quale sia il suo segreto, Valerio Frasca, clas­se ‘91 della Roma Primave­ra, risponde “la testa”. Testa intesa come capacità di ri­manere concentrato, freddo. Testa intesa come assenza totale di paura anche nelle si­tuazioni più difficili. In un ruolo delicato come quello del la “testa” spesso fa la differenza. E’ per questo che Valerio Frasca, scoperto e portato a Trigoria da Bruno Conti quando gio­cava nel Tomacella Patrica, può essere considerato l’estremo difensore più ta­lentuoso espresso dal settore giovanile della Roma negli ultimi anni.

MALUMORI – L’ultima estate è stata movimentata. Prima l’interessamento (respinto dalla Roma e dal giocatore) del Chelsea, quindi la soddi­sfazione per la convocazione per il ritiro della prima squa­dra a Brunico. Poi qualche malumore per un contratto da professionista che non ar­rivava e per la convocazione in prima squadra di Pena (la sua riserva) per la sfida con il Gand. Malumori placati dal contratto con scadenza 2012 arrivato in pieno agosto.

GIOIE – Circondato a Trigo­ria da numeri uno brasiliani, si ispira a Julio Cesar. Fra­sca è stato confermato titola­re inamovibile in Primavera, contribuendo con le sue pa­rate a mantenere inviolata la porta per 720’. Per lui non mancano le offerte di squa­dre che lo vorrebbero in pre­stito addirittura già da gen­naio. Troppo presto. Se ne ri­parlerà la prossima estate.

COME GIOCANO

La rivoluzione del tridente è nata da un’emergenza

ROMA – Se la Roma vanta ancora lo zero nella casella dei gol subiti in campionato il merito è anche della rivo­luzione tattica voluta da in questa prima parte della stagione.

TRIDENTE - Dopo le ultime annate vissute tatticamente sotto il segno del , il tecnico giallorosso quest’an­no ha deciso di cambiare e passare a un . Sulla car­ta un modulo più offensivo, ma che consente una mag­giore copertura degli spazi, sfruttando al massimo le ca­ratteristiche di un centro­campo di notevole cifra tec­nica, ma capace allo stesso tempo di costruire una diga di fronte alla linea difensiva.

CAMBIAMENTO - La rivolu­zione è avvenuta per una si­tuazione di emergenza a cen­trocampo, ma anche per sfruttare al massimo le po­tenzialità di un reparto offen­sivo che consente tante alter­native a . Dopo le prime uscite stagionali, ha cambiato spartito in occasione della seconda di campionato contro il Lecce. Una scelta dettata dalle as­senze concomitanti di Stoian e Bertolacci a centrocampo. si è trovato costret­to a lanciare un inedito trio di centrocampo, con Floren­zi arretrato in cabina di re­gia, Citro rispolverato dopo un anno di anonimato e Mla­den nell’inedito ruolo di cen­trocampista. Esperimento riuscito al di là delle aspetta­tive, tanto che non si è più scostato dal e Citro è diventato una delle ri­velazioni di questa prima parte di stagione.

COME SI ALLENANO

Un lavoro attentissimo con gli esterni difensivi

ROMA – Quali segreti ci so­no dietro ad una difesa che non prende gol per otto gior­nate consecutive? Nessuna alchimia, solo tanto lavoro e tanta applicazione in allena­mento. I risultati di questa prima parte di stagione Al­berto ha iniziato a costruirli in precampionato. Prima di tutto scegliendo gli uomini giusti.

SCOPERTE - Due gli esempi sotto gli occhi di tutti. In pri­mo luogo la fiducia data a Luca Antei, un ragazzo arri­vato in estate dai dilettanti del Tor di Quinto (la squadra in cui ha giocato anche Mar­co Materazzi prima di esplo­dere a grandi livelli, cono­sciuta a livello regionale per la sua fedeltà assoluta alla marcatura a uomo e grande fucina di difensori). Un’altra scommessa vinta da De Ros­si è quella fatta su Citro, ri­lanciato nel suo ruolo di cen­trocampista, ma anche in­ventato (a sorpresa e con ot­timi risultati) al posto di De Prosperis.

LAVORO
– In allenamento Alberto riserva grande attenzione ai mecca­nismi difensivi. Poco fuori­gioco, con la linea di difesa che non sale mai troppo, ma tante esercitazioni per ren­dere sincroni i movimenti dei quattro difensori e per­fette le diagonali. Il tecnico giallorosso lavora molto su­gli esterni difensivi. I terzini devono essere equilibrati: impeccabili in fase difensiva per cercare di limitare al massimo i cross dagli esterni e pronti a turno all’inseri­mento offensivo quando se ne presenta l’occasione.