La Roma scopre l'abbondanza

08/10/2009 alle 09:34.

CORSPORT (P: TORRI) - Prove di Milan. A cominciare da oggi quando, alle ore quindici, la prima squadra sarà impegnata in un’amichevole con Primavera giallorossa. Un test voluto dallo staff tecnico soprattutto per Doni e Cicinho che hanno bisogno di riprendere un minimo di confidenza con una partita, seppure in famiglia, dopo mesi trascorsi in infermeria. Ranieri del resto lo ha detto, vuole sfruttare queste due settimane di sosta per lavorare a fondo sulla sua squadra visto che nel primo mese da allenatore della Roma, ha viaggiato con la squadra al ritmo di una partita ogni tre-quattro giorni e questo ha voluto dire non poter allenare sulle sue ..


Il vero problema, tanto per cambiare, è quello degli infortunati. Che, ieri, erano fissati in un numero, dodici, che è una squadra intera più il di riserva. Da questo punto di vista, la sosta è stata benedetta in casa Roma. Anche perché, facendo un check-up agli infortunati giallorossi, si scopre che per la trasferta a San Siro contro il Milan, molti degli attuali indisponibili torneranno a disposizione di Ranieri. Al punto che potrebbe esserci anche qualche problema d’abbondanza cosa che a Trigoria da anni o quasi non sanno cosa sia. Sicuri per Milano si possono dare i rientri di Mexes, Taddei, Brighi, Vucinic, oltre ai recuperi ormai completati di Doni e Cicinho. Ma ci sono buone possibilità che anche possa rispondere presente, così come c’è ottimismo per Juan costretto a fermarsi a quarantotto ore dalla sfida con il a causa di un leggero problema muscolare. Gli unici due sicuri di non poter partire per Milano, a oggi sono i due infortunati di domenica scorsa, Notta che si è procurato una distorsione alla caviglia e Julio Sergio che si è procurato una lesione di primo grado agli adduttori rinviando di piede un pallone. Toccando ferro, ovviamente, tutto questo vuole dire che per la prima volta Ranieri potrà scegliere. E farlo quando si va a far visita al pur malandato Milan di questi tempi, può rappresentare solo un vantaggio.






60%

La cautela è d’obbligo, ma a San Siro, alla ripresa del campionato, contro il Milan, vuole esserci. L’iperestensione del ginocchio, causata dal vincen­te contro il , non gli permette­rà di allenarsi nei prossimi giorni, ma da qui al diciotto ottobre ci do­vrebbe essere il tempo necessario per consentire al capitano di metter­si al braccio l’ennesima fascia. Il gi­nocchio si è leggermente gonfiato, ma i medici considerano assoluta­mente normale che questo sia avve­nuto, anche se questo gonfiore ha fatto rimandare minimo a domani la visita dal professor Pierpaolo Maria­ni. Dall’esito di questa visita si capi­ranno con esattezza le possibilità di vedere a San Siro.

Mirko VUCINIC

90%

Borsite del tendine zampa d’oca. Dite la verità, fa un po’ ride­re, no? Eppure questo è il pro­blema con cui sta facendo i conti Mirko Vucinic, problema che as­sume contorni un po’ più preoccu­panti se si considera che quel gi­nocchio è stato operato il sei ago­sto scorso. In pratica è un’infiam­mazione di questo tendine che è più dolorosa che grave. Il monte­negrino a causa di questo proble­ma non ha risposto alla convoca­zione della sua nazionale. Si sta curando a Trigoria, entro qualche giorno potrebbe tornare a lavora­re insieme ai compagni e questo fa ritenere che ci siano moltissi­me possibilità che a San Siro pos­sa regolarmente andare in campo.

Julio BAPTISTA

49%

La bestia è an­cora un re­bus. Nel senso che il problema che ha il ginoc­chio, condrite, in pratica più o meno la stessa cosa che ha avuto Do­ni che poi è finito in sala operatoria, non consente di fare previsioni esat­te su quando potrà tornare a disposi­zione della Roma (in questa stagione ha giocato un’ora a Basilea e mezzo­ra a Siena). Il brasiliano sta seguen­do un programma di lavoro differen­ziato che, negli auspici, dovrebbe consentirgli a breve di poter convi­vere con il problema e tornare a gio­care. Ma il rischio di ricadute con guai fisici di questo tipo è sempre dietro l’angolo. Con Baptista si pro­cederà con grande cautela, tornerà in campo solo quando i rischi saran­no assolutamente minimi.

Rodrigo TADDEI

99%

A Milano Tad­dei tornerà a giocare nel ruo­lo preferito, quello di ester­no offen­sivo. Ha ormai risolto il problema della tendinopa­tia achillea che lo aveva costretto a fermarsi. Sta progressivamente au­mentando i carichi di lavoro per ri­trovare anche una buona condizione fisica che, tra l’altro, per un giocato­re con le sue caratteristiche è fonda­mentale per potersi esprimere al meglio. Il brasiliano aveva provato a mettersi a disposizione anche per la sfida di domenica scorsa contro il , ma dopo l’allenamento della vigilia, si era rifatto sentire il fasti­dio al tendine e si decise di non ri­schiare, sapendo che le due settima­ne di stop avrebbero risolto definiti­vamente il problema.

Matteo BRIGHI

95%

E’ pronto per tornare in campo, sempre che Ranieri de­cida di utilizzar­lo nella forma­zione titolare, cosa che al momento è tutta da veri­ficare. Brighi si era fermato a Siena, prima partita con il nuovo allenato­re in panchina, dopo pochi minuti, a causa di una forte contusione al gi­nocchio che aveva costretto il gioca­tore a chiedere il cambio. Il dolore al ginocchio il centrocampista se lo è portato dietro per diverse settimane, cercando sempre di tornare a dispo­sizione, riuscendoci anche, come a Palermo, per esempio, dove ha pure segnato il gol dell’iniziale vantaggio romanista. Ma le sue condizioni non sono mai tornate al top. Stavolta, pe­rò, il problema è stato superato e per San Siro risponderà presente.

Jeremy MENEZ

99%

Ieri si è fer­mato per un’alterazione febbrile che lo ha costretto a rimanere a ca­sa, un’even­tualità che visti i tempi potrebbe legittimare anche qualche pen­siero malizioso. Ma già oggi il francese dovrebbe ripresentarsi a Trigoria per riprendere a lavo­rare. Non è da prendere in consi­derazione il problema che non possa esserci contro il Milan, an­che se la sua eventuale presenza in campo è da ritenersi molto dif­ficile. I suoi rapporti con lo staff tecnico sono al minimo storico, toccherà al francese, attraverso l’applicazione negli allenamenti, cercare di convincere Ranieri e i suoi collaboratori che merita una nuova chance.

JUAN

75%

Sta meglio. E tutto fa rite­nere che po­trebbe addirit­tura farcela per la sfida con il Milan. Due giorni prima della partita contro il , il centrale difensivo brasi­liano si era fermato un’elongazione del bicipite femorale della coscia destra. In sostanza un problema muscolare di poco conto, ma che visti i precedenti ha assunto subito toni più preoccupanti. Il suo recu­pero è stato fissato in un paio di settimane. Sta procedendo secon­do i programmi. Molto dipenderà dall’inizio della prossima settima­na: se Juan tornerà a lavorare con i compagni, allora sarà possibile vederlo in campo contro i rossone­ri. Altrimenti il suo recupero ci sa­rà per la partita successiva.

Philippe MEXES99%

E’ guarito. Il trauma al pube che ave­va accusato nei primi mi­nuti della par­tita a Catania, è stato definitivamente risolto e il biondo francese sarà a disposizio­ne di Ranieri alla ripresa del campionato. Ma questo non vuo­le dire che sarà certamente in campo, soprattutto se come sem­bra dovesse recuperare anche Juan. A quel punto, con Burdisso che in questo momento è un in­toccabile nella formazione roma­nista, ci sarebbe un centrale di troppo, cosa peraltro che può fa­re soltanto piacere. A meno che, scelta non da escludere, Ranieri non decida di piazzare Burdisso sulla corsia destra con Juan-Me­xes coppia di centrali.

CICINHO

60%

L’attesa è fi­nita. Cicin­ho è pronto per tornare a gio­care. Si è con­clusa ormai già da qualche settimana la lunga riabilitazione necessaria dopo la rottura del le­gamento anteriore del gi­nocchio operato dal profes­sor Pierpaolo Mariani il nove mar­zo scorso. L’amichevole contro la Primavera organizzata oggi a Tri­goria, ha proprio in Cicinho (e Do­ni) il motivo principale. Ora il bra­siliano avrebbe bisogno soltanto di giocare per ritrovare la migliore condizione atletica e fisica, oltre che ritrovare il ritmo partita. Se non lo vedremo in campo a San Si­ro sarà solo per motivi di opportu­nità, anche se Ranieri potrebbe decidere di rilanciarlo subito.

Marco MOTTA

1%

Si deve fer­mare. Con­tro il Naopoli, dopo una manciata di minuti, si è procurato una distorsione alla caviglia destra. Dovrà rimanere fermo per un pa­io di settimane quindi è pratica­mente da escludere, a meno di mi­racoli, che possa mettersi a dispo­sizione di Ranieri per la trasferta di Milano. Per tutta questa setti­mana si sottoporrà a lunghi cicli di fisioterapia. Ieri il giocatore si è sottoposto a nuovi accertamenti medici che hanno comunque escluso complicazioni più gravi, a cominciare dal rischio di lesioni tendinee. Il suo rientro potrebbe esserci già per la successiva par­tita di campionato, quella contro il Livorno all’Olimpico.

DONI

80%

Per Doni vale il discorso fatto per Cicin­ho. E’ reduce da un delicato intervento a un ginocchio (car­tilagine) eseguito dal professor Ma­ertens nell’aprile scorso, ha comple­tato la riabilitazione e da qualche settimana sta lavorando duro ( an­che nei giorni di riposo dei compa­gni) per tornare il prima possibile a riprendersi quello che era suo, cioè la maglia di titolare in mezzo ai pa­li. E’ possibile, anzi probabile, che a San Siro venga rilanciato, diventan­do così il quarto schierato dalla Roma nelle prime otto giorna­te di campionato, in pratica un re­cord. Molto dipenderà da come an­dranno gli allenamenti in queste due settimane. Ma tutto fa credere che ormai il suo tempo sia tornato.

Julio SERGIO

1%

Si è stirato domenica scorsa rinvian­do un pallone con i piedi. Ro­ba che fa quasi sorridere, ma che costringerà il brasiliano a ri­manere a riposo per qualche setti­mana. E questo per lui vuole dire tornare dietro al palcoscenico, for­se tornando a vestire la maglia del terzo con
promos­so secondo. Il problema muscolare accertato è una lesione muscolare di primo grado, cioè la meno grave, ma questo già lo taglia fuori dalla possibilità di essere a disposizione per la sfida di Milano. Certo non è stato fortunato, tutto sommato nel periodo da titolare il suo lo ha qua­si sempre fatto, giusto il secondo gol subito dal Palermo gli può esse­re imputato.