LAROMA24.IT - «Io ci metto la faccia, nella Roma invece non si capisce chi sia l'interlocutore. Una squadra che ha dietro un gruppo importante dovrebbe avere una forza economica e di risultati maggiore
TRANSEUNTI E BASTON CONTRARI - Senza andare a ripercorrere la storia delle dichiarazioni del presidente laziale, fatta di locuzioni in latino e manette che tintinnano, è sufficiente ripartire dal più recente passato. Ci eravamo lasciati lo scorso 16 aprile, quando il numero 1 della Lazio aveva così parlato ai cronisti all'uscita da Palazzo Valentini. Nell'occasione il Lotito aveva coniato un neologismo per il dg giallorosso Franco Baldini. Quello di funzionario 'transeunto'."Mi sto battendo affinché in Lega le società siano rappresentate solo dai presidenti, i soli che hanno titolo per parlare", le sue parole. Poco importa se la carica di presidente non è una condizione necessaria per rappresentare una società. Tantopiù se tra un club e la proprietà c'è di mezzo l'Oceano Atlantico. Ma tornando ai neologismi, il presidente laziale aveva coniato per se stesso quello di 'baston contrario', nel corso di un'intervista al Fatto Quotidiano. In quell'occasione Lotito aveva anche chiarito le dicerie su un suo presunto passato da sostenitore giallorosso: "Mio cognato era Ad della Roma, nel tempo lho pure convertito. Alle mistificazioni rispondo con lantico adagio: non ti curar di loro ma guarda e passa".
VITTORIE SUL CAMPO - Vecchio adagio che Lotito non sembra aver preso alla lettera lo scorso 23 settembre. L'occasione è la partita della Roma a Cagliari, mai giocata e vinta a tavolino dai giallorossi. Lotito allora espresse solidarietà al club del presidente Cellino, con il quale siede nel Consiglio Federale della Figc ("Il 3-0 penalizzerebbe oltremodo i tifosi del Cagliari. Ci vuole trasparenza, l'atteggiamento borbonico della burocrazia è caratterizzato da poteri di veto e di lasciare a persone singole di decidere le sorti di una squadra") e in particolar modo tenne a dire la sua opinione sul risultato di quella partita, ancora in attesa di giudizio definitivo dalla Corte Federale: "Io non avrei chiesto lo 0-3 , le partite si vincono sul campo". Dichiarazioni boomerang, visto che quella stessa sera la sua Lazio perse 'sul campo' con il Genoa ad opera dell'ex giallorosso Borriello. Un contrappasso dantesco, tanto per restare in tema di antichi adagi.
ABITUDINI - Per fortuna che lo scorso 8 ottobre aveva messo in chiaro che non aveva interesse a parlare della Roma. «Non sono abituato a parlare di squadre non mie». Precisazione doverosa, che dopo la sortita di ieri ha senz'altro scarsa aderenza alla realtà. Perchè oltre a parlare dell'assetto societario giallorosso, il presidente laziale era stato interpellato anche sulla questione De Rossi."Sarà il tempo che dimostrerà cosa ha indotto Baldini a dire quelle frasi", le parole del presidente laziale, che poi ha aggiunto: "Io più che a vendere sono abituato a comprare". Peccato però che la realtà dei fatti lo smentisce, almeno per questa stagione: la Roma che domenica andrà ad affrontare la sua Lazio avrà di sicuro più volti nuovi di una squadra che ha come ultimi arrivati solo due giocatori, Ederson e Ciani. Troppo poco, ma quanto basta per parlare dei diretti avversari. Intanto in serata lo Zio Tom giallorosso, James Pallotta, ha risposto alle dichiarazioni del presidente della Lazio: "Lotito? He is funny". Senza filtro.
DD