LR24 (AUGUSTO CIARDI) - In effetti poteva andare peggio. In occasione della sosta di settembre, ci sorbimmo due partite della Nazionale penose, e si aspettava il ritorno del campionato per ritrovare una Roma che sembrava smarrita, in confusione. Andò peggio. Pareggio immondo col Chievo e crollo a Bologna. E in mezzo, durante la sosta, le guerre di religione. Classiche divisioni a difesa delle proprie idee su chi era più responsabile del traumatico inizio di stagione. Chi esentava l’allenatore, chi il direttore sportivo, chi i calciatori. Ovviamente si commentava il mercato, che aveva chiuso da pochi giorni: la cessione di Strootman era ancora calda.
Stavolta l’Italia di Mancini ha quantomeno regalato un motivo valido per giustificare lo stop del campionato, Strootman e le altre cessioni sono un ricordo un po’ più sfocato, ma i pericoli da sosta per le Nazionali sono sempre dietro l’angolo. Più che un calendario, quello delle due settimane senza match, sembra uno scadenzario. Si parte il lunedì con le analisi dettagliate del blocco di partite appena giocate, con tanto di classifica delle squadre più muscolari, dei calci d’angolo battuti a rientrare, dei gol realizzati fra il venticinquesimo e il trentesimo del primo tempo, delle squadre che hanno più calciatori barbuti e tatuati. Il mercoledì ci si chiede perché Balotelli non sia stato convocato, spesso con sondaggio: lo portereste agli Europei?
Il giovedì fa capolino il mercato che verrà, d’altronde gennaio dista solo un’ottantina di giorni. Che poi il mercato in chiave Roma lo si interpreta così: chi parte a giugno? Madonna che ansia, c’è ancora chi si lecca le ferite per Alisson e Nainggolan. Ok, la Roma vende di solito, ma sarà forse prematuro parlare di trattative a metà ottobre? Intanto il prezzo di Piatek decolla. Pagato 4, già costa 40. Un’altra mezza dozzina di gol e varrà così tanto che incassato l’assegno, Preziosi si comprerà il Paris Saint-Germain e il Qatar. Meglio parlare di debiti, e siamo a venerdì. Chi non ne ha? Persino i Paperoni proprietari dei club inglesi, che li hanno comprati a debito dando in garanzia alle banche i club stessi. Per non parlare di noi comuni mortali proprietari di un’autovettura o di una casa. Lecito fare debiti. Un problema, semmai, non onorarli.
Fatti i soliti scongiuri per non vedere nessuno infortunarsi nei match di Nations League, apprese le ultime non trascendentali news sullo stadio, la seconda settimana si apre con la lista di partite da affrontare fino alla prossima sosta. Ben sei in ventuno giorni. Come sempre. Si gioca in media ogni tre giorni. E menomale. Fosse durata un po’ di più questa sosta di ottobre, a Cristiano Ronaldo avrebbero accollato anche un paio di stragi. Chiedendo pareri, oltre che a Raffaella Fico, magari anche a croupier del Nevada e pornostar californiane. Dopo aver riesumato persino vecchie dichiarazioni di Ruby Rubacuori. Attendibilissima “modella”.
Potere della noia, dell’assenza di calcio da tre punti. Perché la Nations League potrebbero chiamarla anche Coppa del Mondo Bis. Tira. Ma la Serie A, anche se vince sempre la Juve, è un’altra cosa. È sempre meglio di niente. Il niente che si materializza persino sotto forma di assenza della Serie B. Manco in B hanno giocato. In compenso, in Serie C il piatto forte della domenica è stato Albissola-Piacenza. Pareggio in extremis dei liguri. Martignago su rigore.
@augustociardi - In The Box