Una cosa può averla fatta questa splendida serata vittoriosa, per di più ai rigori.
Può averci fatto voltare pagina (dello stesso libro, che è la Roma).
Può di certo aver messo un punto sul 'managioismo' (mister dixit).
Può averci fornito il portiere titolare per il prossimo futuro (e hai visto mai, anche qualcosa in più).
Potrebbe aver dato un'altra chance a Nicola Zalewski, incappato in un lungo periodo di involuzione.
È possibile che ci abbia lasciato in dote un Pellegrini centrato e decisivo, a prescindere dalla fascia di capitano che a qualcuno fa storcere il naso e per altri gli sta a pennello sul braccio.
Potrebbe essere, così a naso, che ieri si sia anche capito che Dybala uno stop (brutto?) sia in grado di farlo anche se pressato da 3 avversari (avversari? Per sempre grati a voi vivaci Orange del nostro cuor!).
Può aver messo un freno a confronti, paragoni, alle pallosissime comparazioni con il passato, bellissimo o infimo che si possa reputare.
Ci insegna, o può insegnarci, che la Roma si e il Feye..Mai. Chissà se a Rotterdam lo capiranno una volta per tutte.
E poi può aver fatto capire al mondo una volta ancora che se il nostro stadio è unito fa tremare gli avversari (Slot, 'mi buen amigo', ieri nel postpartita: "pareggiare comunque con la Roma con questo stadio è un buon risultato". Contento te...).
Può finalmente farci inquadrare Daniele De Rossi come 'mister De Rossi' e non più come 'DDR': "chiedo solo di essere trattato come un allenatore" ha chiesto ai suoi capi. Da ieri notte è più facile e, per certi versi, doveroso. Per tutti, anche per i tifosi che lo vorrebbero sempre aggrappato a quella cancellata ("ma mi trattengo, anche perché ormai non ce la faccio"). Maledetto tempo... ma come direbbe la nonna saggia (non quella della torta di Mou eh... e basta!): c'è un tempo per tutto. E ora è il momento di Daniele De Rossi allenatore: non ci ha detto poi così male eh...
Può tutto questo e molto di più "per andare oltre e oltre ancora". Crediamoci. Forza La Roma!
