Il 2013 è agli sgoccioli. Sono stati 12 mesi intensi per i colori giallorossi: la squadra è passata dalle ceneri lasciate da Zeman e Andreazzoli alla rinascita sotto Rudi Garcia. Un anno di grandi delusioni, ma anche di rinnovati sogni di gloria. LAROMA24.IT ripercorre i principali avvenimenti che riguardano la Roma negli ultimi dodici mesi
LA FLESSIONE: IL MESE 'X' - La Roma che arriva a novembre è una squadra che sa solo vincere, con 30 punti in 10 partite che la proiettano in testa alla classifica. Ma il mese si apre con il primo pareggio della gestione Garcia: a Torino finisce 1-1 contro gli uomini di Ventura. Dopo il vantaggio iniziale di Strootman ci pensa l'ex Cerci a riequilibrare il match. Non mancano i primi mugugni per la condotta arbitrale di Banti, che nega un rigore solare per fallo di Darmian su Pjanic. Garcia non fa drammi: "Gli errori dell'arbitro fanno parte del gioco", ma lancia una provocazione: "Sarebbe interessante vedere la classifica al netto delle decisioni sbagliate". Sfuma così la rincorsa al record di vittorie (11 consecutive) del Tottenham nella stagione 1960 /61. Intanto Totti continua il suo percorso riabilitativo dopo l'infortunio rimediato col Napoli, ma il rientro sembra ancora lontano, così come quello di Gervinho. Intanto all'Olimpico arriva il Sassuolo di Di Francesco: De Rossi taglia il traguardo delle 400 gare da titolare e Berardi, al 94', regala in mischia l'1-1 ai suoi, dopo il vantaggio iniziale dei giallorossi con l'autogol di Longhi. L'allenatore francese lancia l'allarme: "Gli infortuni
preoccupano". Nonostante l'arbitraggio in chiaroscuro di Giacomelli, il dg Baldissoni stempera i toni: "Gli arbitri non decidono i campionati, inutile fare la voce grossa". Alla vigilia della sfida con il Cagliari Garcia, che ritrova Destro dopo il lungo calvario, si lamenta del rugby all'Olimpico, potenzialmente dannoso per il terreno. Il campo però non incide sullo 0-0 contro i sardi, quanto invece i miracoli di Avramov, 'Yascin' di giornata, che para l'impossibile.
RIECCO DESTRO E TOTTI - La Roma scivola al 2° posto, la Juventus non smette di vincere e torna capolista. Come prevedibile la trasferta a Bergamo è ostica, sebbene Garcia sostenga che: "Essere secondi è una buona cosa". La Roma soffre ancora di 'pareggite': finisce 1-1, con Strootman che riacciuffa l'Atalanta nel finale. Il tecnico francese ha da recriminare: "Meritavamo di vincere. Il rigore? C'era, per noi fischiano meno". L'assenza di Totti inizia a pesare, a conferma arrivano le parole di Miralem Pjanic: "Ci manca, è difficile giocare senza di lui". Si delinea il tabellone della Coppa Italia: sarà la Sampdoria di Mihajlovic ad affrontare i giallorossi agli ottavi di finale (9 gennaio). L'8 dicembre all'Olimpico arriva la Fiorentina: è 2-1 per i padroni di casa, con le reti di Maicon e di Destro, all'esordio con Garcia. Proprio l'ex tecnico del Lille viene premiato da France Football come allenatore francese dell'anno: "Ma non sono qui per battere record, piuttosto per vincere titoli". Il 16 dicembre la Roma sciupa due volte il vantaggio a San Siro contro il Milan e ottiene solo un 2-2 (Destro, Strootman).
Presunti cori razzisti del settore ospiti giallorosso nei confronti di Balotelli spingono il Giudice Sportivo a chiudere la Curva Sud dell'Olimpico per due match. Il ricorso romanista però ha i suoi effetti e la squalifica viene revocata per la necessità di un supplemento d'indagini. L'ultima del 2013 permette di restare ancorati al sogno Scudetto: col Catania è un 4-0 senza complicazioni, firmato Destro, Benatia (2) e Gervinho. Si rivede in campo Francesco Totti, pronto a prendere per mano i giallorossi anche nell'anno che verrà. Garcia tira le somme: "41 punti in 17 partite, un bilancio straordinario. La sfida con la Juventus? La giocherei anche domani..."
OBIETTIVI - Nonostante la flessione in campionato, l'inizio della terza stagione della Roma americana non può non far felice James Pallotta: "Questa è una squadra unita, vera e forte. Garcia ha superato le mie aspettative", mentre "lanno scorso la squadra era troppo giovane, senza leadership, ognuno andava per conto suo". Intanto vengono fissati i primi paletti in termini obiettivi. E' Benatia ad aprire le danze: "Non siamo favoriti per lo scudetto, dobbiamo tornare in Europa perché è l'obiettivo principale. Poi se potremo fare di più...". Un altro 'nuovo', Strootman, è d'accordo col marocchino per la concorrenza in vetta: "La Juventus sembra una macchina". Garcia spiega i segreti della rinascita giallorossa: "Ho semplicemente dato fiducia al gruppo. L'obiettivo è finire tra i primi cinque". Federico Balzaretti, eroe del derby, non si nasconde: "Siamo da Scudetto". Così come Daniele De Rossi, brillante protagonista del girone d'andata: "La squadra non si deve accontentare, l'obiettivo è la Champions. Ma vogliamo riprendere la Juventus"
NOVITA' SOCIETARIE - Bruciato dall'esperienza con Al Qaddumi, l'ambiente giallorosso accoglie con diffidenza la notizia del possibile ingresso in società di un partner cinese. Il primo nome che esce è quello di Wang Jianlin, l'uomo più ricco della Cina, ma la pista giusta porta a Chen Feng, a capo del gruppo Hna . Unicredit conferma la possibilità di un imminente pre-accordo . Pallotta, però, raffredda la situazione: "Non sappiamo niente", salvo poi affondare il colpo: "Nessuna trattativa tra noi e investitori cinesi. In atto un'imbarazzante propaganda di falsità". Mentre la Consob inizia a seguire la vicenda, arriva la replica di Unicredit: "La trattativa c'è". E' Baldissoni a cercare di chiarire la vicenda: "Certe operazioni, qualora siano reali, devono restare nella riservatezza". Attraverso un comunicato sul sito ufficiale l'As Roma nega l'esistenza di negoziazioni con investitori cinesi, ma dopo un confronto con Fiorentino il consorzio americano apre all'ingresso di nuovi soci: "Accogliamo con favore lopportunità di lavorare con partners qualificati provenienti da ogni parte del mondo". Questione sponsor: si fa largo il nome della Turkish Airlines come main sponsor, ma ballano le cifre dell'accordo.
MERCATO - Gennaio è lontano, giugno ancora di più, ma Walter Sabatini inizia a progettare la campagna di rafforzamento della rosa giallorossa. Il nome nuovo è quello di Juan Manuel Iturbe, talento argentino del Verona in prestito dal Porto: il prezzo è fissato intorno ai 15 milioni di euro. Il vecchio pallino del ds giallorosso è invece Javier Pastore: l'idea di un prestito dal Psg stuzzica non poco le fantasie di Trigoria. Intanto viene bloccato un giocatore dal nome meno altisonante: si tratta di Petar Golubovic, terzino destro dell'Ofk Belgrado. Sembra a un passo anche Tony Sanabria, giovane talento paraguayano del Barcellona conteso dall'Arsenal. Più complicata la situazione di Danilo D'Ambrosio del Torino: l'esterno difensivo è in scadenza ma la concorrenza del Milan è forte. Allora spuntano due olandesi dalla Premier League: John Heitinga, esperto difensore dell'Everton, e il giovane Alexander Buttner del Manchester United. Radja Nainggolan, più di Marco Parolo, interessa per il centrocampo: pronti 7,5 milioni per la comproprietà, anche in questo caso c'è il Milan di mezzo. Ma in occasione del Christmas Party Baldissoni glissa: "Non faremo nulla sul mercato". Capitolo cessioni. Burdisso punta ai Mondiali in Brasile e il ruolo di terzo centrale gli sta stretto: "A gennaio potrei partire". Rescinde Julio Sergio, artefice della rimonta (quasi) scudetto con Ranieri, ormai da tempo ai margini della prima squadra.
STADIO - Il 9 dicembre James Pallotta incontra il sindaco di Roma Ignazio Marino in Campidoglio per illustrare il progetto per il nuovo stadio di proprietà (52.000 posti) a Tor di Valle. "Un progetto entusiasmante", secondo il numero uno giallorosso, che trova il placito del primo cittadino: "Sarebbe lo stadio europeo più avveniristico". "L'incontro è stato molto positivo", conferma Pallotta ai microfoni de LAROMA24.IT. Dan Meis, l'architetto statunitense che si occupa del progetto, è entusiasta: "Lo stadio è concreto, reale. E ispirato al Colosseo". Il problema però è l'approvazione della Legge Stadi, ancora in alto mare.