Lazio-Roma, Sarri: "Veretout ha battuto tre angoli stupendi e siamo andati in difficoltà"

26/09/2021 alle 20:33.
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La Lazio di Maurizio Sarri si aggiudica la stracittadina di Roma per 3-2, grazie alle reti di Savic, Pedro e Felipe Anderson. Al termine del match per commentare la vittoria dei suoi uomini è proprio il tecnico biancoceleste. Queste le sue parole.

SARRI A DAZN

Ha esultato con Olimpia, come le è venuto in mente?
L'ho trovata lì per caso con Juan. Olimpia dorme dietro la mia stanza a Formello quindi... La sento cantare.

Felipe Anderson è stato un crack?
Deve dare continuità a queste prestazioni perchè sono prestazioni che rientrano nelle sue qualità. Mi viene il dubbio che non si renda conto della sua forza perchè spesso gioca in modo timido, ma se trova convinzione e determinazione lui è questo. Lui è un po'un albero di Natale, perchè si accende e si spegne. E' quello. Ha coordinazione, leggerezza nella corsa e una tecnica tali che è difficile accettarne prestazioni di medio livello.

Partita da squadra corta, ma Milinkovic ha giocato un po' più alto. Era provato?
E' qualcosa di cui ho parlato ai ragazzi in questi giorni. La sensazione è che fossero bloccati nel giocare dal pensare. Ho detto loro di giocare più liberi, ormai alcuni movimenti difensivi sono assodati. Quando abbiamo la palla non ci si può scordare di giocare. Mi dispiace che abbiamo fatto una buona prestazione difensiva e abbiamo preso 2 gol da palla ferma.

Lei è un maniaco delle palle inattive. E' arrabbiato?
Ieri abbiamo provato contro le soluzioni che hanno loro con i saltatori sul primo palo. Ma non era semplice, Veretout ha battuto 3 angoli stupendi e siamo andati in difficoltà, nonostante in zona ci fossero i nostri saltatori. Su quel tipo di soluzione, soprattutto da dove calciava Veretout, è stata dura.

Oggi squadra più libera...
Non esageriamo con la libertà, poi ovvio che ci siano zone di campo in cui ci si deve sentire più liberi.

A che punto è il sarrismo?
Ogni squadra deve plasmare il proprio modo di giocare, questa non è la playstation. In alcune occasioni siamo usciti come piace a me, ma non si possono creare cloni di altre squadre. Ma la Lazio ha il potenziale che piace a me.

Complicato il passaggio con realtà diverse da ?
Qui lo sto vivendo benissimo, qui si può lavorare. Sono stati presi 2-3 giocatori che possono fare gli esterni. L'esperienza precedente era con una rosa già costruita. Poi cambiare 3-4 giocatori nella è una spesa che al momento erano inaccessibili. Quindi ci siamo adattati con qualche sofferenza, perchè non rinunci volentieri alle tue idee. Abbiamo trovato un compromesso che alla fine ci ha portato a vincere.

Nella classifica delle vittorie più belle questa dove la mette?
Ho fatto tante partite di Premier, e lì partite così vengono fuori spesso. Non pensavo che giocare un derby portasse questa tensione e questa adrenalina. Al livello di emotività la metto tra i primi posti. Grande soddisfazione a vincere, dal punto di vista emotivo è una delle primissime.

Riscontra una Serie A migliorata come dice Mourinho?
Purtroppo non c'è confronto con la Premier. In questo momento storico sono due livelli diversi, come qualità tecnica e cilindrata dei giocatori per accelerazione e ritmi. Ma ci sono idee, sempre più squadre cercano di giocare e ci sono tanti gol. Poi spesso nel girone di ritorno c'è qualche marcia indietro, ma per ora tante idee.

SARRI IN CONFERENZA STAMPA

Può essere la grande svolta?
Intanto prendiamoci la soddisfazione di aver vinto il derby. É stata una partita spettacolare, abbiamo fatto un'ottima prestazione anche dal punto di vista tecnico. Sotto l'aspetto tecnico abbiamo sempre fatto bene. Le prossime partite saranno degli esami di maturità: applicarsi ed essere determinati nel derby è facile.
Come è riuscito a cambiare la squadra in pochi giorni?
Il dato dei passaggi è migliorato sensibilmente. Era quello che ci è mancato nelle altre uscite. Oggi siamo stati bravi anche a uscire palla al piede.
Si aspettava così il derby di Roma?
È molto faticoso, alla fine della partita sei stanco. C'era grande tensione prima, ora sono molto soddisfatto.
SARRI A LAZIO STYLE
"La fatica è giocare il derby, iniziata il giorno prima, c’è tensione e cerchi di calmare la squadra. Poi l’adrenalina durante è tanta e la gioia anche, non me l’aspettavo, è una sensazione particolare. Olympia? Ero andato per ringraziare i tifosi e Juan mi ha messo sul collo Olympia, che vive dietro camera mia a Formello quindi la vedo sempre. Noi siamo entrati in partita nel giusto modo, era una gara un po’ bloccata all’inizio e poi andando in vantaggio è esplosa. L’unico aspetto che mi dispiace è che abbiamo fatto bene in fase difensiva e abbiamo comunque preso due gol su calcio d’angolo e rigore. È diventato un derby propositivo dopo il nostro gol, quello che abbiamo fatto poi era per vincere e la partita è stata spettacolare. Noi potevamo vincere più largamente, del rigore se ne può discutere un giorno. Gli ultimi minuti li abbiamo gestiti molto bene, senza abbassarci troppo. L’unico momento che non mi è piaciuto è stato dal 30’ al 45’ del primo tempo perché li abbiamo aspettati bassi, per il resto la gestione è stata buona. Felipe Anderson? Lui si deve convincere che le prestazioni come oggi devono essere la normalità, è elegante e leggero nella corsa come mai ho visto, ha grande tecnica, ha grandi scelte nell’ultimo passaggio, con l’accelerazione che ha deve essere su questi livelli sempre. È talmente umile che non si rende conto della forza che ha, spero che la maturità che ha lo porti ad essere continuo".

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