Conferenza stampa, MOURINHO: "Pellegrini, Dybala e Abraham a disposizione, ma non al 100%. Wijnaldum opzione dal 1'. Le parole di Berardi? Una sua intuizione" - MANCINI: "Spero e penso che Smalling resti" (VIDEO)

22/02/2023 alle 19:16.
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Dopo il ko nella gara d'andata, domani sera la Roma ospita allo Stadio Olimpico il Salisburgo nel ritorno dei playoff di Europa League. Dopo la seduta di rifinitura svolta nel pomeriggio, José Mourinho interviene in conferenza intorno alle 19.30 dalla sala stampa del "" di Trigoria. Al fianco del tecnico c'è il difensore Gianluca Mancini.

L'intervento di Mourinho:

A che punto sono Dybala ed Abraham? Sono recuperati completamenti per domani?
"Vediamo domani. Non sono sicuramente al 100%, ma se vogliono essere disponibili per aiutare sì. Vediamo la soluzione e quello che decidiamo. Tutti e tre insieme, tre dubbi insieme, ed il terzo è Pellegrini, magari è troppo. Ma sono tutti e tre disponibili per aiutare, nell'ultima partita non era possibile. Per Dybala e Pellegrini era impossibile col Verona. Penso che domani, titolari o non titolari, saranno a disposizione".

Si aspetta un Salisburgo differente rispetto alla scorsa settimana?
"C'è un risultato di 1-0 per loro, non lo so, è difficile dirlo. 1-0 è un vantaggio, ma è un vantaggio minimo, e per la loro filosofia non mi sembra che il Salisburgo sia una squadra che venga qui a pareggiare 0-0. Mi sembra che sia una squadra che vuole giocare e attaccare. Magari sarà simile all'andata ma con un destino diverso, perché nella prima partita la squadra che ha avuto le grandi possibilità di vincere la partita è stata la Roma, ma abbiamo perso. Vediamo se domani riusciremo a fare diversamente".

Ieri il Berardi ha detto che è convinto che lei resterà alla Roma perché soffre per la Roma ed ha un contratto: avete avuto un colloquio o è una sua intuizione?
"È una sua intuizione, non ho scambiato nessuna parola con il su questo tema. È semplicemente una sua intuizione".

Quanto sarà importante centrare la per il suo futuro?
"Il giorno prima della partita il futuro, sia mio sia della squadra, è l'ultima cosa a cui voglio pensare. Oggi dobbiamo pensare a domani. Non è una partita di campionato, ma è una gara da dentro o fuori. Non voglio pensare al futuro, in questo caso il futuro è domani e non voglio parlare della mia situazione".

Ha visto gli occhi dei ragazzi tipici da gara da eliminazione diretta nell'allenamento oggi? Wijnaldum ha la possibilità di giocare dal 1'?
"Wijnaldum sta migliorando, noi lo vediamo ogni giorno e sicuramente lo avete visto anche voi nei 10 minuti contro il Verona. L'intensità sta arrivando, per questo motivo dico che è un'opzione per noi, non solo per giocare 5 minutini per trovare più intensità. Sta migliorando. Oggi non era il giorno per vedere questo negli occhi dei ragazzi. Oggi era un allenamento successivo al recupero per quelli che hanno giocato col Verona, di bassa intensità e didattico. Ma sono sicuro che i ragazzi vogliono ovviamente vincere l'eliminatoria e non ho dubbi che arriveremo con l'atteggiamento giusto. Questa squadra mi sorprende solo quando non ha l'atteggiamento giusto perché di solito, con tutti i nostri limiti, dà sempre il massimo. Sono sicuro che gli occhi dei ragazzi che saranno in campo, al di là di chi giocherà, di chi ha qualche problema, saranno quelli di chi vuole fare bene e vincere".

Vuole tornare sul discorso sui tifosi dopo Roma-Verona? Che stadio si aspetta domani?
"L'altro giorno ho finito la conferenza stampa dicendo che mi scusavo delle mie parole, non è il mio lavoro. Sono io a dover essere criticato dai tifosi, mi sono già scusato delle mie parole. Domani mi aspetto la mia squadra con l'atteggiamento giusto, è qui che posso cercare di avere un'influenza positiva. Siamo abituati ad una Curva calda, che ci ha dato tanto l'anno scorso soprattutto in questo tipo di partita decisiva - col Leicester, Bodo e Vitesse -, ha giocato con noi e se i tifosi possono farlo ancora, aiutano l'inerzia, la dinamica e l'intensità della squadra. Sarà lo stadio che i tifosi vogliono e lo stadio che noi saremo capaci di creare. Una squadra aiuta con atteggiamento e gioco a creare un'atmosfera positiva o più critica. Ma possiamo controllare noi stessi, come gruppo e squadra abbiamo sempre la filosofia per cui la partita più importante è la prossima e la competizione più importante è sempre la prossima. Oggi non mi avete chiesto qual è più importante tra campionato ed Europa League, ma conoscete la mia risposta e sarebbe che la partita più importante è domani e la competizione più importante è quella di domani. Andiamo con tutto quello che abbiamo e spero che lo stadio capisca che noi andiamo con tutto quello che abbiamo da dare".

L'intervento di Mancini:

Che partita ti aspetti?
"Una guerra, come l’andata. Ci sarà da lottare su ogni pallone, dare qualcosa in più, cercare di sbloccarla subito per portarsi tutti dietro e vincerla per passare il turno".

Se la Roma riuscirà a passare il turno sarà un'impresa o avrà fatto il suo dovere?
"Domani è una partita importante perché giochiamo in Europa League, è una qualificazione e per noi è importante. Se la Roma vince e passiamo il turno, ci concentreremo per le prossime partite. Non è da tappezzare tutta la città per un ottavo di finale, ma la riteniamo importante perché vogliamo continuare il percorso in Europa League".

Quest'anno la difesa è migliorata come solidità ed è migliorato il tuo rendimento, soprattutto nel comportamento disciplinare in campo: hai lavorato in modo specifico sull'atteggiamento?
"Sotto questo aspetto mi sono guardato allo specchio l'anno scorso e vedendo le mie statistiche, i troppi cartellini gialli presi mi hanno fatto saltare troppe partite. Ho lavorato su me stesso cercando di ridurre queste cose per essere continuo e per non saltare partite. In più rivedendo le partite dell'anno scorso prendevo alcuni gialli in maniera stupida e senza senso. Anche il mister mi ha dato una mano a capire certe situazioni. Ho lavorato su me stesso".

Il rendimento?
"Ci sta avere alti e bassi in una stagione. L'anno scorso a volte ho avuto alti e bassi, quest'anno è uguale. Il rendimento è anche in base alla squadra e al lavoro quotidiano, è un anno e mezzo che stiamo insieme e capiamo più cose. Ma ci saranno sicuramente alti e bassi, capitano ad ogni calciatore. Un giocatore deve essere bravo a restare concentrato e a lavorare al massimo".

Tu, Smalling ed Ibanez siete praticamente una cosa sola. Qual è il tuo rapporto con loro? L'anno prossimo ti aspetti ancora di giocare con Smalling?
"Siamo tutti una famiglia, e non lo dico tanto per dire. È uno spogliatoio eccezionale, ci vogliamo bene, abbiamo un unico obiettivo e lavoriamo tutti i giorni al massimo delle nostre potenzialità. Noi tre giochiamo da tanto tempo insieme, ma c'è anche Kumbulla che è un ragazzo eccezionale, si allena sempre al massimo ed è sempre pronto quando è chiamato in causa. È arrivato anche Llorente che ha portato esperienza e fa parte della famiglia dei difensori. Lavorare e giocare insieme per tanto tempo aiuta a capirci, compresi difetti e pregi dei compagni, ti porta ad avere un rendimento migliore. Ma non siamo solo noi tre difensori a far andare bene la parte difensiva, è tutta la squadra che si sacrifica, a partire dagli attaccanti, per far sì che la base difensiva sia forte e solida. Smalling l'anno prossimo qui? Spero e penso di sì".

Il tecnico ha parlato di qualche fischio a Celik, a Pellegrini e soprattutto a Bove, di qualche parte dello stadio che sentiva passiva. Nello spogliatoio c'è questa percezione? Qualche fischio ha dato fastidio, è stato un problema magari per i più giovani?
"Penso che il mister si riferisse all'ultima partita, quando diceva che Bove è un ragazzo giovane, che sta giocando le prime partite in una squadra e in una piazza importante, era un aiuto per Edoardo. Se sentiamo lo stadio presente come è stato l'anno scorso, e anche quest'anno, è un aiuto in più, una forza in più e il giocatore in più. L'Olimpico quando è bello concentrato si fa sentire, lo avvertivo anche da avversario. Personalmente quando gioco sono concentrato su quello che faccio in campo, se ricevo qualche fischio o mi viene detto qualcosa sinceramente non sento. Come ha detto il mister, speriamo che lo stadio ci dia una mano e sia una spinta in più, ma sta anche a noi far sì che lo stadio ci spinga".

L'ultima vittoria vi ha dato l'equilibrio giusto per ribaltare il risultato domani?
"L'ultima partita era di campionato ed era importante per il campionato. Domani abbiamo un turno ad eliminazione contro il Salisburgo, siamo pronti e carichi per ribaltare perché ci siamo nella condizione di essere sotto nel risultato e dobbiamo ribaltare per andare avanti. Abbiamo sempre equilibrio nello spogliatoio, con lo staff del mister e tutti dentro Trigoria".

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