"Se c’è la possibilità di mandare qualcuno a giocare, va bene. Ma se va via qualcuno va sostituito. Siamo andati a giocare trasferte fondamentali senza avere 2 giocatori nel reparto offensivo. Poi se si riesce a recuperare Totti ed El Shaarawy e Dzeko fa gli straordinari allora va bene. Ma se capitava una situazione di difficoltà maggiore, come quando De Rossi ha giocato al centro della difesa... Ci va via un giocatore, quello va sostituito. Ora siamo stati bravi a sopperire, in funzione di quel periodo in cui ci saranno tantissime partite. Anche qui, il messaggio non è "A. A. A. cercasi apprendista", non abbiamo tempo per lavorare sull'apprendista. Se ne avremo bisogno giocherà 10 minuti, un tempo. E serve un giocatore che danno subito il rendimento, che è dentro l'esasperazione del nostro calcio e la mentalità della squadra. Questo fa la differenza, per questo dico se possibile si va a cercare quel giocatore lì. Musonda, si dice che l'ho bocciato... Io non ho bocciato nessuno, sarà uno dei più forti ma in questo momento non gioca. Lo porti via da una nazione all'altra, non c'è il tempo materiale per lavorarci..." ha sottolineato Spalletti in conferenza stampa.
"Ma diventerà fortissimo. Io, dicendo che Musonda non è buono, direi anche che Conte la pensa così, tra allenatori ci si sente, come voi vi telefonate dopo cena. Conte parla in maniera stratosferica di Musonda, dice che è eccezionale, che sarà uno dei più forti e che già ora e forte. Però lo si prende e lo si porta a Roma per un tempo, perchè poi non gli si può permettere di più. La società sta cercando questo profilo qui, dal centrocampo in su, e questo ci permette di spaziare tra più profili ma ci vuole un giocatore pronto, uno a cui puoi far fare un tempo determinante. E noi non possiamo perdere un secondo in più, per niente. Eccola la differenza ad avere 2 punti in più e 2 in meno. Se perdi 2 punti, la Juve va a +6 e per riguadagnare quei 2 punti poi..." ha poi puntualizzato.