Nonostante i tentativi dei rossoneri e della Lega di giocare la partita, la sfida tra Bologna e Milan è stata rinviata a data da destinarsi a causa del maltempo che sta mettendo in ginocchio il capoluogo emiliano. Ancora incerta, dunque, la data del recupero. "Bologna-Milan è stata rinviata. Con una decisione incomprensibile a mio parere, il sindaco ha vietato la partita a porte chiuse - le parole del presidente del Milan Paolo Scaroni all'uscita dell'assemblea della Lega -. Non ho capito perché, ma di fronte all'ordinanza del sindaco abbassiamo la testa".
Successivamente è arrivata la risposta di Claudio Fenucci, amministratore delegato del Bologna: "C'è una situazione di oggettiva difficoltà nella zona dello stadio, dove ci sono stati anche dei crolli. Al di là della solidarietà che sempre esprimiamo per le famiglie, c'erano però anche situazioni oggettive che rendevano difficile la disputa della partita a Bologna. Mi sembra che il rinvio sia la scelta più saggia, anche perché consente di salvaguardare l'incasso della partita che in parte verrà devoluto alle popolazioni colpite. Ipotesi recupero? Non lo so, parlatene con la Lega perché è di loro pertinenza. Sono tematiche organizzative che vanno affrontate difendendo l'interesse delle parti. Giocare le partite a porte chiuse e senza pubblico credo che sia sempre una sconfitta per il movimento".
La conferma arriva anche dalla Lega Serie A, che ha diramato un comunicato ufficiale: "Il Presidente della Lega Nazionale Professionisti Serie A, vista la delibera del Consiglio di Lega tenutosi in data odierna, in cui la Lega Serie A prende atto dell’Ordinanza del Sindaco di Bologna n. 761919/2024, che non consente la disputa, neanche a porte chiuse, della gara di Campionato di Serie A Enilive Bologna-Milan, in programma il giorno 26 ottobre 2024 alle ore 18.00, dispone il rinvio della stessa a data da destinarsi".
(legaseriea.it)
"Siamo rimasti sorpresi dall'ordinanza del sindaco: generalmente queste decisioni sono prese dal prefetto e soprattutto si è aperto un dialogo perché il presupposto nell'ordinanza è la presenza di 35 mila persone allo stadio - dice Luigi Casini, presidente della Lega Serie A -. Dal comune non c'è stata disponibilità sulla disputa a porte chiuse: la scelta è diventata se imporre un campo neutro a 24 ore di distanza, imponendolo alle due squadre, oppure se rispettare l'ordinanza di un'autorità riconosciuta dalla legge e rinviare la partita".
"Quello che è certo è che in futuro dovremo essere tutti attenti e valutare ogni possibile alternativa, per noi le porte chiuse potevano essere praticabili: è pur vero che poi la situazione nella regione, e in particolare a Bologna, è stata particolarmente difficile".
Quando si gioca?
"Al momento, calendario alla mano, il mese in cui sarà possibile recuperare la partita è febbraio. Ci sarebbe il giorno di Natale, come ipotesi, ma stiamo valutando. Spostare Verona-Milan? No, perché si entra in uno spostamento a catena. Come Lega, non possiamo fare molto".
L'ipotesi campo neutro?
"Non è prevista dal sistema, di fronte a un atto amministrativo che impedisce il raggiungimento dell'impianto per incolumità pubblica. Non è detto che non si possa fare, è da valutare in futuro. C'è una serie di decisioni che rischiavano di essere una serie di complicazioni. Il Milan aveva dato disponibilità, per il Bologna sarebbe stato complicato".