Grazie Roma! – Dopo 7 partite spalmate su 125 giorni, un conteggio iniziato dopo Roma-Inter 4-2 del 30 novembre 2014, la Roma – seconda in classifica da 20 giornate consecutive – torna a vincere in casa in campionato rimanendo padrona del proprio destino nella corsa alla qualificazione diretta in Champions League. La squadra di Rudi Garcia ha spezzato questa serie evitando di eguagliare la striscia peggiore mai collezionata in casa in campionato dal 1927 ad oggi, 8 incontri interni senza vittorie (tre pareggi e cinque sconfitte) distribuiti su 214 giorni dal 20 febbraio al 22 settembre 2005 (in panchina si alternarono Luigi Delneri, Bruno Conti e Luciano Spalletti). Considerando soltanto l’intervallo più lungo tra due vittorie casalinghe in campionato, il record negativo per la Roma è di 238 giorni (dal primo aprile 1979 al 25 novembre dello stesso anno con Nils Liedholm in panchina). Roma-Inter 4-2 era stata anche l'ultima partita di campionato in cui la Roma si era trovata in vantaggio in casa, l’ultima partita interna di campionato in cui i giallorossi avevano sbloccato lo 0-0 iniziale e l'ultima con un gol messo a segno all'Olimpico entro la prima mezzora di gioco.
17 – I gol di Miralem Pjanic con la maglia della Roma, 16 in campionato e uno in Coppa Italia, su un totale di 136 incontri ufficiali (media 0,125 a partita). Il centrocampista bosniaco, al quarto centro stagionale su 38 presenze (media di 0,105), porta a tre il totale dei gol segnati contro il Napoli. Il 18 ottobre 2013, sempre all’Olimpico, ‘Mire’ aveva infatti deciso con una doppietta il 2-0 imposto agli azzurri nell’ottava giornata di andata dello scorso campionato. In fatto di gol segnati al Napoli, Dino Da Costa è il miglior marcatore romanista di sempre (8 gol), seguito da Francesco Totti (7), Amedeo Amadei e Pedro Manfredini (6), Cesare Augusto Fasanelli (5), Enrique Guaita, Alberto Orlando, Roberto Pruzzo, Ruggiero Rizzitelli e Abel Balbo (4). Hanno tre reti, come Pjanic, Rodolfo Volk, Ermes Borsetti, Naim Krieziu, Carlo Galli, Paolo Pestrin, Arne Selmosson, Francisco Ramon Lojacono, Elvio Salvori, Sebino Nela e Alberto Aquilani,
Il motore a centrocampo – I quattro gol realizzati dalla Roma nelle ultime sette uscite sono tutti stati realizzati da centrocampisti: due portano la firma di Seydou Keita (entrambi di testa), gli altri sono arrivati grazie ad inserimenti di Daniele De Rossi e Miralem Pjanic.
I conti con il Napoli - Reduce da tre sconfitte consecutive contro il Napoli, tutte subite in trasferta, la Roma è imbattuta in casa contro i campani nelle ultime cinque sfide tra campionato e Coppa Italia (quattro vittorie e un pareggio). Il gol decisivo di Miralem Pjanic conferma la tendenza recente dei giallorossi ad andare in gol contro il Napoli principalmente grazie ai centrocampisti: nelle quattro sfide precedenti con i partenopei la Roma aveva segnato 9 reti grazie a 5 gol di giocatori schierati come centrocampisti (Marquinho, Simplicio, Pjanic due volte e Strootman) e 4 di giocatori schierati in attacco (ancora Marquinho, Destro e Gervinho due volte). Complessivamente il capitolo numero 160 dei confronti con il Napoli consolida la supremazia giallorossa: la Roma ha vinto 62 volte rimediando 52 pareggi e 46 sconfitte con un totale di 215 gol fatti e 175 subiti. L'1-0 deciso da Miralem Pjanic ha segnato il Roma-Napoli di campionato numero 70: 32 vittorie della Roma, 29 pareggi e 9 successi degli ospiti con 113 reti romaniste e 60 del Napoli. Nel mese di aprile la Roma ha affrontato il Napoli 16 volte ottenendo 5 vittorie, 7 pareggi e 4 sconfitte. Tra campionato e coppe, in casa e fuori, la Roma aveva già vinto 1-0 con il Napoli in 12 occasioni (nel campionato 1931/1932 proprio alla decima giornata, ma del girone di andata, grazie ad un gol di Fulvio Bernardini). Il punteggio più ricorrente resta lo 0-0, uscito 22 volte.
Tridente parte 1: 18 – Sono diciotto le diverse versioni del tridente offensivo scelte da Rudi Garcia a inizio partita su 41 gare ufficiali disputate in questa stagione. Il terzetto avanzato schierato dal primo minuto contro il Napoli, Florenzi-Iturbe-Ljajic, era stato scelto in una sola occasione, Fiorentina-Roma 1-1 del 12 marzo, andata degli ottavi di finale di Europa League: anche in quell’occasione era andato a segno un centrocampista, Seydou Keita. Dall’inizio della stagione il tridente schierato con maggiore frequenza è quello composto da Gervinho, Francesco Totti e Adem Ljajic (9 volte), seguito da una ricetta simile per due terzi: Juan Manuel Iturbe e Gervinho larghi con Totti centravanti (6). Sono stati schierati in tre occasioni, invece, gli attacchi Florenzi-Totti-Gervinho, Ljajic-Totti-Iturbe e Iturbe-Destro-Ljajic. I tridenti Ljajic-Totti-Destro, Florenzi-Gervinho-Ljajic, Gervinho-Doumbia-Ljajic e il già citato Florenzi-Ljajic-Iturbe sono invece stati scelti da Garcia due volte ciascuno. Un solo tentativo, finora, per le seguenti versioni dell’attacco giallorosso: Florenzi-Destro-Ljajic, Florenzi-Destro-Gervinho, Gervinho-Destro-Iturbe, Florenzi-Destro-Iturbe, Florenzi-Totti-Iturbe, Iturbe-Totti-Destro, Florenzi-Totti-Ljajic, Ljajic-Totti-Verde e Gervinho-Totti-Verde.
De Sanctis firma la n.1200 - Dopo Roma-Napoli sono esattamente 1.200 le partite in cui la Roma ha tenuto inviolata la propria porta nelle competizioni ufficiali conteggiate dalla Società a fini statistici: 933 volte nella Serie A a girone unico, 11 nella Serie A a doppio girone, 16 nella Divisione Nazionale, 22 in Serie B, 120 in Coppa Italia, 2 in Supercoppa di Lega, 4 in Coppa CONI, 40 in Coppa UEFA, 2 in Europa League, 17 in Champions League, 5 in Coppa dei Campioni, 14 in Coppa delle coppe, 13 in Coppa delle Fiere, 1 nella Mitropa Cup, zero in Coppa dell'Europa Centrale e nella Coppa della LNP del 1981. Il match contro il Napoli è stato il 36.mo in cui Morgan De Sanctis non ha subito gol su un totale di 70 presenze in competizioni ufficiali con la Roma (51%). Tra i portieri con almeno 50 presenze totali in giallorosso – ed escludendo naturalmente i cinque giocatori di movimento che hanno subito gol dopo essersi ritrovati tra i pali in situazioni di emergenza (Sergio Andreoli, Paolo Jacobini, Dante Di Benedetti, Armando Cavazzuti e Francisco Ramon Lojacono) – De Sanctis è l'estremo difensore con la media gol subiti più bassa nella storia della Roma: con 0,814 gol incassati a partita precede Franco Tancredi (0,893, 331 gol subiti in 385 presenze), Alberto Ginulfi (0,900 con 181 reti al passivo in 201 partite), Francesco Antonioli (0,952 con 138 gol su 145 incontri) e Giovanni Cervone (0,959 frutto di 236 reti subite in 246 gare). Da quando Rudi Garcia siede sulla panchina della Roma la difesa giallorossa non ha concesso gol in 38 partite su 83 (23 su 44 in casa, 15 su 39 in trasferta).
Corsia preferenziale – Cinque degli ultimi sei gol realizzati dalla Roma tra campionato e coppe sono arrivati grazie a palloni giocati dalla fascia destra: su azione a Rotterdam contro il Feyenoord (Torosidis due assist per Ljajic e Gervinho) e contro il Napoli (Florenzi per Pjanic) e da palla ferma contro la Juventus a Roma e la Fiorentina a Firenze (in entrambe le occasioni cross di Florenzi e gol di Keita).
Tridente parte 2: 28 – In questa stagione Francesco Totti è il giallorosso con più presenze da titolare nella rotazione del tridente offensivo, un’alternanza che ha portato Rudi Garcia a schierare dal primo minuto otto diversi attaccanti in 41 incontri disputati tra campionato e coppe. Totti è partito titolare 28 volte su 30 presenze complessive, mentre Adem Ljajic ha ottenuto un posto nell’undici partente in 26 dei 36 match giocati. Su 30 presenze, Gervinho ne ha collezionate 25 da titolare. Juan Manuel Iturbe ha messo insieme 18 presenze dal primo minuto su un totale di 28. Seguono Alessandro Florenzi (12 volte titolare da attaccante, più 8 presenze da titolare come terzino destro e 2 da intermedio di centrocampo), Mattia Destro (10), Seydou Doumbia (2) e Daniele Verde (2).
40 – I gol realizzati dalla Roma in 29 giornate di campionato a fronte di 21 reti incassate. Nel campionato passato la Roma dopo 29 giornate aveva segnato 56 gol subendone 15.
9 - I gol realizzati dalla Roma in campionato, in casa e fuori, nel secondo quarto d'ora di gioco. Si tratta dei 15 minuti più prolifici insieme a quelli compresi tra il 76' ed il 90', fruttati ugualmente 9 reti.