REPUBBLICA.IT (M. PINCI) - Altro che buon Natale. Contro il Milan, il match che sabato chiuderà l'anno solare della serie A, la Roma rischia di presentarsi con una difesa da inventare. Squalificato Castan, in forte dubbio Marquinhos, a Zeman non restano che il veterano Burdisso e il giovanissimo, neanche diciotto anni, Romagnoli. Intanto, nella capitale sbarca Pallotta: è tempo di annunci. Soltanto domani Zdenek Zeman saprà
Soltanto domani Zdenek Zeman saprà quanti pezzi della propria difesa dovrà rimettere insieme. Perché la sconfitta con il Chievo, oltre a fermare la corsa della squadra giallorossa dopo 5 vittorie di fila (4 in campionato, una in coppa Italia), e riaccendere le polemiche sulle direzioni di gara, ha demolito la retroguardia romanista. Il cartellino giallo di Bergonzi a Castan priverà la Roma del suo miglior centrale, per rendimento, proprio nella gara più delicata, contro il Milan ritrovato di queste settimane. La decisione che più di ogni altra ha fatto infuriare la Roma. E non solo: "È la prima volta nella mia carriera che prendo un cartellino giallo senza colpa", lo sfogo attraverso twitter del centrale brasiliano. Che dando appuntamento al 2013, ha aggiunto: "Sono molto triste di non poter giocare contro il Milan, ma ora farò il tifo per i miei compagni di squadra". Un destino a cui rischia di essere condannato anche l'altro titolarissimo della difesa romanista: il problema alla caviglia che ha costretto Marquinhos a giocare zoppicando gli ultimi minuti della gara con il Chievo, preoccupa lo staff. Oggi una visita a Trigoria per iniziare a valutare le cure fisioterapiche. per avere realmente idea però dei danni provocati dall'infortunio, bisognerà attendere la risonanza magnetica che verrà eseguita martedì mattina dallo staff medico. E che dirà a Zeman se potrà recuperare almeno il giovane centrale, o se sarà costretto ad affidarsi alla coppia composta da Burdisso e il 17enne Romagnoli: 14 anni di differenza tra i due. Un tandem sperimentato in coppa con buoni risultati, ma ancora da collaudare. Farlo contro il capocannoniere El Shaarawy è un rischio che il boemo eviterebbe volentieri di dover correre.
Appuntamento a martedì alle 14. Quando James Pallotta presenterà alla Roma l'uomo che, da qui in avanti, dovrà rappresentarlo nella capitale. Una sorta di braccio destro del presidente, che svolgerà a Roma il ruolo operativo che la proprietà americana sin qui si è limitata a interpretare a distanza. Quello, per capirci, che era inizialmente richiesto a Tom DiBenedetto, prima che la sua figura (anche per la sua impossibilità ad essere presente?) sparisse dai radar romani. Un nuovo amministratore delegato che in parte prenderà le funzioni di Mark Pannes, vertice di un organigramma che comprende i manager Baldini, Fenucci, Winterling, Gombar, Augelli. Ma Mr President nella capitale tornerà anche a lavorare sullo sviluppo della situazione stadio, altro punto caldo sull'agenda del proprietario statunitense del club giallorosso. Di sponsor, invece, si parlerà più avanti: a giugno scadrà il contratto con Wind, main sponsor che compare oggi sulle maglie della Roma. Ma la società ha anche interrotto il contratto con Robe di Kappa. Un doppio tavolo su cui a Trigoria si sta già lavorando da tempo.