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La Roma nelle mani dei giovani. De Rossi: "Spalletti li conosce, saprà scegliere"

19/03/2009 alle 10:35.

IL MESSAGGERO - La vittoria della Primavera di De Rossi in casa della Juve campione del Viareggio fa ben sperare in vista del prossimo match tra le due prime squadre. La Roma dovrà infatti necessariamente convocare alcuni dei suoi giovani perchè, a conti fatti, Spalletti avrà a disposizione un numero di giocatori inferiore all'undici. Dei quattordici scesi in campo a Trigoria ieri infatti, tolti i due portieri, i due giovani Filipe e D'Alessandro, i due squalificati Pizarro e De Rossi, restano Mexes, Tonetto, Riise, Brighi, Montella e Menez, oltre a Loria e Panucci che hanno abbandonato zoppicando. Non ci saranno gli squalificati Motta e Diamoutene, nè gli infortunati Juan, Cassetti e Cicinho. Perrotta è in via di recupero e potrà al massimo andare in panchina. Aquilani fa solo fisioterapia. Totti è out. Vucinic ha il solito mal di schiena e Baptista un risentimento al polpaccio, ma dovrebbero recuperare. Scontato dunque il preallarme per i ragazzi di De Rossi: i centrali Brosco e Malomo, l'esterno difensivo Crescenzi, il centrocampista Bertolacci e l'esterno alto D'Alessandro, oltre a Filipe che potrebbe giocare titolare. Saranno pronti? "Spero possano esserlo - dichiara Alberto De Rossi - Sono ragazzi...

Alessandro Crescenzi: "Crescenzi è un terzino, e  sinistro, può giocare alto e basso. FIsico, corsa, ottimo unocontrouno difensivo e offensivo, un ragazzo su cui puntiamo molto".

Andrea Bertolacci: "Centrocampista, mancino, capace di interdire e di offendere, ha corsa e qualità. Sa inserirsi per vie centrali. Un calciatore completo"

Marco D'Alessandro: "Lui ha una dote naturale: la capacità di saltare l'uomo. COsa fondamentale per il calcio. E' velocissimo. Fa pochi gol, ma ne fa fare tanti"

Riccardo Brosco e Alessandro Malomo: "Sono due difensori centrali, una bella coppia. Uno alto e forte di testa, non lento. L'altro più aggressivo. La sua qualità migliore, la concentrazione"