Oggi è una di quelle giornate segnate in rosso sul calendario dei presidenti della Serie A: alle 18.30 va in scena una riunione tra il ministro Spadafora, il numero uno della Lega, Dal Pino, e Gravina, presidente della Figc. Qui saranno discussi alcuni dei temi caldi per la ripresa del campionato, preventivata tra il 13 e il 20 giugno. Qui tutti gli aggiornamenti della giornata sul tema "Coronavirus" dal mondo del calcio e dello sport:
23.00 - "Abbiamo fatto una richiesta specifica alla Lega e speriamo di avere riscontro in proposito: è opportuno evitare lo slot del pomeriggio, perché chiediamo di andare in campo, ogni tre giorni, ad atleti sottoposti a stress e reduci da un lungo periodo di inattività. Dobbiamo evitare le alte temperature pomeridiane di giugno e luglio, credo sia interesse di sistema preservare i calciatori dal pericolo infortuni: ne risentirebbe anche lo spettacolo", così il vicepresidente dell'Aic, Umberto Calcagno, ai microfoni di 'Zona Cesarini' parlando della ripartenza del campionato ribadisce i paletti da mettere sugli orari delle partite.
Sotto i riflettori anche il rischio infortuni: "Chi può contare su più calciatori in rosa può essere avvantaggiato - spiega Calcagno - come del resto accade sempre nel finale di stagione per infortuni e squalifiche, ma da parte degli staff siamo arrivati ad un livello di organizzazione e professionalità talmente elevato, che credo che tutti sapranno riadattarsi a questa situazione, che è eccezionale e così andrà trattata da un punto di vista medico e atletico". Sul campionato qualche incognita su come si potrà portare a termine: "La nostra posizione sempre stata, se ci fosse la possibilità, di chiudere la stagione regolarmente con il format iniziale, anche per dare valore ai due terzi di campionato fin qui disputati e preservare l'aspetto sportivo. In caso contrario, fossimo costretti a playoff e playout, qualche problema ci potrà essere". Dubbi sui contratti: "Ci deve essere certezza di essere pagati e di poter fare accordi, non si può pensare di mandare in campo i calciatori senza pagare loro gli stipendi. Oggi le norme, così come sono scritte, spingono ad andare verso lunghi contenziosi".
(Rai Radio1 Sport)
22.30 - «Avere una data certa è di sicuro un passo avanti, ma restano criticità e speriamo di risolverle», così Damiano Tommasi, presidente dall'Assocalciatori, commenta all'agenzia di stampa l'annuncio che la serie A riparte il 20 giugno. «Nel pieno dell'epidemia, avevo parlato di uno Zoncolan da scalare: abbiamo superato ei tornanti, ma non siamo ancora in discesa», aggiunge Tommasi, specificando che a pesare sulla ripartenza sono i rischi derivanti dalle modalità di quarantena, in caso di nuove positività.
(ansa)
22.10 - «Comprendiamo il valore di poter offrire a tutti gli appassionati partite di qualità dopo mesi di lockdown, ma, sotto il profilo sportivo, troviamo discutibile assegnare un trofeo importante come la Coppa Italia con due partite in tre giorni e con le squadre in campo dopo oltre tre mesi di fermo». Così il presidente del Milan, Paolo Scaroni, all'agenzia di stampa esprime le perplessità del club sulla scelta della Lega di riprendere la stagione con il ritorno delle semifinali e la finale di coppa Italia. Il Milan giocherà a Torino con la Juventus dopo l'1-1 dell'andata.
(ansa)
22.05 - "Piani B e C? Facciamo anche piano D, piano E, e poi andiamo tutti a fare altro... Se dovesse esserci uno stop, si ferma tutto: non si può pensare che alcuni giocatori siano fatti di legno e altri di sangue. Playoff sono inaccettabili", è quanto invece dichiarato dal presidente del Genoa, Enrico Preziosi.
(Antenna3)
22.00 - «E' importante avere un obiettivo finalmente. Certo, sarà diverso rispetto a prima ma non vuol dire che sarà meno bello», l'allenatore del Cagliari, Walter Zenga, commenta così ai microfoni dell'emittente televisiva il via libera per la ripresa della serie A il 20 giugno. «Le cose sono tutte belle quando si riparte con il giusto spirito ed è inutile lamentarsi», ha aggiunto.
(Sky Sport)
21.30 - «Avevo dei dubbi. Dopodiché, nel momento in cui si decide di giocare sono lì pronto a spingere la squadra per fare il meglio». Così il presidente del Torino e di RCS, Urbano Cairo, al telefono con l'agenzia di stampa commenta la ripresa della Serie A. «Noi siamo in pista per giocare, oggi ero a Torino, ho incontrato la squadra, il tecnico Longo, il direttore sportivo Vagnati, e ho dato la carica, con messaggi belli positivi per ripartire bene - ha detto Cairo -. Ho senso di responsabilità. Non penso soltanto a quello che è mio interesse ma a un discorso più generale e alla salute dei calciatori e delle persone. Questo il motivo per cui ero dubbioso. Oggi si decide di ripartire e io sono evidentemente in campo per fare le cose al meglio».
«Ma io non sono un avversario di nulla: ho una squadra di calcio che se non gioca evidentemente non può avere ricavi ma gli rimangono molti costi, ho un giornale come la Gazzetta dello Sport che parla di sport e di calcio in particolare, ero favorevole in via ideale, poi però siccome sono anche una persona con senso di responsabilità, in relazione alla pandemia avevo dei dubbi. Per tutelare la salute dei calciatori e dei cittadini. Fortunatamente abbiamo chiuso e le cose si sono calmate, speriamo che le cose continuino così», ha concluso.
(ansa)
21.25 - «Non è la vittoria di Lotito ma quella di tutto il calcio italiano». Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, commenta così all'agenzia di stampa la decisione del ministro dello sport Vincenzo Spadafora di far ripartire la Serie A, ferma dal 9 marzo a causa dell'emergenza coronavirus, il prossimo 20 giugno. «Sono sicuro -aggiunge Lotito- che con questa ripartenza il nostro calcio saprà mantenere quell'elevato standard di qualità che gli è riconosciuto in tutto il mondo. Quello italiano è uno dei campionati più importanti», ha concluso.
(Adnkronos)
21.20 - Riparte il calcio professionistico, «tutto com'era stato previsto. Ci auguriamo che questo cammino possa continuare, curva epidemiologica permettendo: il ministro è stato molto chiaro su questo». Lo afferma all'agenzia di stampa il vicepresidente dell'Associazione italiana calciatori, Umberto Calcagno.
(Adnkronos)
21.10 - «Ringrazio il Ministro Spadafora e il suo staff. Abbiamo affrontato con coerenza, determinazione e spirito di servizio un periodo straordinario, complesso e pieno di ostacoli e pressioni, lavorando sempre con un solo pensiero: il bene del calcio e la difesa del suo futuro, che per la Serie A deve significare tornare a essere il campionato più bello del mondo». Lo dichiara il presidente della Lega Serie A, Paolo Dal Pino, sottolineando che «solo con questo spirito riusciremo a ripagare la passione e l'entusiasmo dei milioni di tifosi che seguono il nostro sport».
21.05 - «Credo che il governo si sia mosso molto bene, da parte nostra c'è piena soddisfazione». Così all'agenzia di stampa il presidente dell'Aiac Renzo Ulivieri commenta la decisione del ministro dello sport Vincenzo Spadafora di far ripartire la Serie A il 20 giugno. «Credo che tutto il calcio possa essere contento, speriamo di poter concludere la stagione senza ricorrere a piani B o C», aggiunge il numero uno degli allenatori italiani che chiude parlando della possibilità di giocare il pomeriggio con temperature molto alte. «Io penso che possa essere anche un vantaggio perché inevitabilmente si abbasseranno i ritmi e ci saranno meno sollecitazioni muscolari e quindi meno infortuni».
(Adnkronos)
21.00 - «La ripartenza del calcio rappresenta un messaggio di speranza per tutto il Paese», lo dice il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina dopo l'annuncio del Governo che il calcio tornerà in campo dal 20 giugno. «Sono felice e soddisfatto, è un successo che condivido con il Ministro per lo Sport Spadafora e con tutte le componenti federali. Il nostro è un progetto di grande responsabilità perché investe tutto il mondo professionistico di Serie A, B, C e, auspicabilmente, anche la Serie A femminile».
20.35 - «Finalmente, una buona notizia». Marcello Nicchi, presidente dell'Associazione italiana arbitri, non nasconde una certa euforia per la ripresa dei campionati. «È una notizia soprattutto confortante perché, parallelamente a tornare a vedere il calcio, cosa auspicata da tutti, c'è anche il fatto che la pandemia dia una mano e stia regredendo. Speriamo di tornare a parlare di fuorigioco e calci di rigore e non di disgrazie».
(Adnkronos)
20.30 - Il calcio italiano riparte, e lo fa con la Coppa Italia: dopo l’ok del Governo al ritorno in campo dal 20 giugno per il campionato, la Lega di serie A ha già definito le date della Coppa Italia, come peraltro auspicato dal ministro dello sport, Vincenzo Spadafora: le due semifinali di ritorno si giocheranno il 13 e il 14 giugno, la finale il 17. Domani l’Assemblea di Lega deciderà tutto il calendario.
(ansa)
20.20 - «La serie B ripartirà il 20 giugno, noi l'avevamo già deliberato e ora c'è l'ok del Governo per il quale ringraziamo il ministro Spadafora»: Mauro Balata, presidente della Lega di B, ufficializza così al telefono con l'ANSA la data di ripartenza del campionato. «Ricominciare - conclude - è davvero una gran cosa».
(ansa)
19.40 - "Il secondo e definitivo test di controllo effettuato sul componente del gruppo-squadra il cui esame di martedì scorso aveva evidenziato un risultato dubbio, ha dato ancora esito negativo. Da domani dunque la squadra potrà riprendere il regolare programma di allenamento", così il Bologna comunica in una nota ufficiale rende noto il risultato - negativo - del tampone effettuato sul membro del gruppo squadra.
(bolognafc.it)
19.35 - C'è finalmente una data per la ripresa del campionato italiano di calcio. Dopo l’incontro tra il Governo, rappresentato dal Ministro dello Sport Spadafora, e il mondo del calcio con il presidente della FIGC Gravina e il presidente della Lega Serie A Dal Pino, è arrivato il via libera per la ripresa della Serie A: la data fissata è quella del 20 giugno, la decisione è arrivata dopo un ultimo incontro tra Spadafora e il Premier Conte. Queste le parole di Spadafora: "La riunione è stata molto utile ora l'Italia sta ripartendo ed è giusto che riparta anche il calcio. Oggi era arrivato l'ok del Cts al protocollo Figc, che confermava l'obbligo della quarantena fiduciaria in caso di positività di un giocatore e assicurava che il percorso dei tamponi dei calciatori non potrà ledere il percorso dei tamponi degli italiani. Se la curva dei contagi muterà e il campionato sarà costretto a fermarsi di nuovo, la Figc mi ha assicurato l'esistenza un piano B, i playoff, e di un piano C, la cristallizzazione della classifica. Alla luce di tutto questo possiamo dire che il campionato riprenderà il 20 giugno. C'è poi la possibilità che il 13 e il 17 si possano disputare le semifinali e la finale di Coppa Italia".
"Sono in corso contatti anche con i broadcaster che hanno i diritti delle partite di campionato, e le prime interlocuzioni sono positive. Il mio auspicio è che ci sia un segnale da parte di Sky, ovviamente nei limiti del possibile, che possa andare incontro alla volontà di tutti gli italiani di vivere questa ripresa con passione e anche evitando assembramenti in luoghi pubblici per andare a vedere le partite", ha aggiunto.
19.25 - Il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, sta andando dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per decidere la data di ripartenza del campionato di calcio, che - secondo quanto emerso nella riunione con le componenti della Federcalcio dovrebbe essere il 13 o il 20 giugno. Lo apprende l'ANSA da fonti calcistiche.
19.05 - I club della Premier League hanno concordato oggi una nuova data provvisoria di riavvio per la stagione 2019/20, mercoledì 17 giugno, a condizione che ci siano tutti i requisiti di sicurezza. Si comincerà con due recuperi Aston Villa-Sheffield United e Manchester City-Arsenal, seguirà poi un turno completo a partire da venerdì 19 giugno. A causa del COVID-19, le partite si svolgeranno a porte chiuse. Lo ha annunciato la Premier League.
18.15 - In attesa di conoscere quale sarà la decisione che questo pomeriggio il Ministro dello Sporto Vincenzo Spadafora e i vertici del mondo del calcio italiano prenderanno in merito alla ripresa della Serie A, il Comitato Tecnico Scientifico del Governo ha approvato il protocollo presentato dalla FIGC in vista della ripresa delle partite. Il Comitato non ha rilevato nessuna criticità. Per quanto riguarda la quarantena in caso di positività di un giocatore resta l'obbligo di mettere l'intero gruppo in isolamento, per almeno quattordici giorni.
(ANSA)
16.40 - Il Tolosa, sulla scia dell'Amiens, ha deciso di appellarsi al Consiglio di Stato per ricorrere contro la retrocessione determinata dalla sospensione definitiva della Ligue 1. A riportarlo il portale francese.
(ladepeche.fr)
16.25 - La stagione della Premier League riprenderà mercoledì 17 giugno con i recuperi della 28esima giornata Aston Villa-Sheffield United e Manchester City-Arsenal. Nel week-end successivo verranno disputate invece le partite in programma per la 29esima giornata, con l'obiettivo di concludere il campionato entro il fine settimana del 1°-2 giugno. È questo ciò che è stato deciso nella riunione svoltasi oggi tra i club della Premier League.
(The Telegraph)
16.20 - Quattro calciatori della Lokomotiv Mosca sono risultati positivi al Coronavirus. È il risultato dei test ai quali atleti, staff e dirigenti del club moscovita sono stati sottoposti, prima di tornare al lavoro nel centro sportivo di appartenenza. È stata la stessa società russa a informare della positività al Covid-19 del centrocampista Dmitri Barinov, del portiere Anton Kochenkov, degli attaccanti Timur Suleymanov e Roman Tugarev. Il club, sul proprio account ufficiale di Twitter, inoltre, informa che «i calciatori sono asintomatici, si sentono bene e sono a casa con l'autoisolamento».
16.15 - I club calcistici di Spagna proseguono le riunioni in vista della ripresa dei campionati, studiando date e orari delle partite da disputare. Le squadre chiedono di conoscere con precisione la collocazione almeno dei prossimi quattro turni. Nella riunione odierna, secondo quanto riferisce il portale sportivo iberico, Javier Tebas, presidente della Liga, ha spiegato ai club che lunedì o al massimo martedì la richiesta dei club dovrebbe trovare risposte certe. L'idea è di scendere in campo di domenica e di mercoledì, ma senza specificare entrare nei dettagli. L'idea è di ripartire domenica 14 giugno con la 28/a giornata della Liga e la 32/a della Segunda Division (in entrambi i campionati mancano 11 giornate). Ma non è escluso che il derby di Siviglia possa andare in scena l'11 giugno, anticipando la grande ripartenza. Il termine ultimo per completare i campionati dovrebbe essere domenica 19 luglio; solo qualche giorno dopo partirebbero i Playoff promozione che si dovrebbero concludere il 2 agosto.
16.00 - Il presidente della Figc Gabriele Gravina è intervenuto durante l'evento 'Lo sport oggi: dall’emergenza alla ripartenza' organizzato dall'Università di Bologna e dalla rivista Diritto dello Sport. "In questi ultimi due-tre mesi ho vissuto tantissimi momenti di grande esaltazione, anche se sempre accompagnata da un’attenta e responsabile prudenza. Io ho sempre sostenuto che la mia determinazione era dettata dal far capire cosa rappresenta il mondo del calcio nel panorama dello sport e soprattutto dell’economia italiana - le parole del numero uno della Federcalcio - C’è la dimensione economica, ma ce ne sono tante altre: parliamo di uno straordinario fattore sociale, non solo economico. Genera entusiasmo, moltiplica tanta passione verso il mondo dello sport e dell’economia. Ci troviamo in un momento particolarmente delicato della nostra vita: la diffusione epidemiologica da Covid-19 ha stravolto le viste di ciascuno di noi, ha cambiato le nostre abitudini e messo in discussione qualunque tipo di relazione interpersonale, ma tutto questo non ha mai spezzato il filo d’amore che lega il calcio al nostro Paese, all’Italia. Anche quando tutti erano fermi e soffrivano, il calcio ha voluto mostrare il proprio lato positivo, a differenza di quella demonizzazione a cui è stato sottoposto, anche con iniziative straordinarie come mettere a disposizione il nostro centro tecnico di Coverciano. È una casa che ha ospitato 48 pazienti positivi".
Sulla ripartenza del calcio italiano: "La nostra esigenza di ripartenza è consacrata all'interno del nostro DNA: ci chiamiamo Federazione Italiana Giuoco Calcio. Per me è stata una parentesi di grande tristezza, e lo farò presente, constatare che nel mondo del calcio alcuni facciano di tutto per non giocare, convinti che così non pagherebbero alcune mensilità ai propri tesserati. È un gioco perverso quello di una società che non vuole giocare per limitare i danni. Tutto questo mi ha convinto a portare avanti questa battaglia. So quanti italiani pensano che non si debba giocare: capisco che sarà triste vedere le partite a porte chiuse, ma se riparte l’economia del nostro Paese non può non ripartire una delle sue industrie più importanti".
15.45 - Torna a parlare il prof. Enrico Castellacci, presidente dei medici di calcio italiani ed ex medico della Nazionale, e lo fa durante la trasmissione 'Punto Nuovo Sport Show' in onda quest'oggi sulle frequenze dell'emittente radiofonica. "Il sospetto positivo del Bologna, ha messo paura. Nella malaugurata ipotesi che il collaboratore di Mihajlovic fosse risultato positivo, tutta la squadra sarebbe dovuta andare in quarantena fiduciaria, continuando però ad allenarsi - le parole di Castellacci - Questo è il rischio: che spunti un positivo nelle varie squadre. Quando ricomincerà il campionato, se dovesse accadere una cosa del genere, avrebbe un effetto devastante. I 14 giorni sono tanti, difficilmente ci sarà la possibilità di recupero. Credo che, controllando la diminuzione della curva epidemiologica, si possa ridurre la quarantena da 14 a 7 giorni, controllando tutti i componenti con tamponi e test sierologici. Di questo passo si potrebbe dare una chance al campionato di concludersi". "Il discorso dei 7 giorni, come Lamica, sono tanti giorni che lo sosteniamo. Il medico del Bologna è un rappresentante di Lega, quando la Federazione dice che i medici sociali ci sono, non vuol dire niente. Le tre leghe nominano tre consulenti scientifici che però non rappresentano i medici del calcio, è solo un modo per giustificare che Lamica è stata messa fuori. Se c'è volontà politica, devono cambiare la questione dei 14 giorni perché rende difficile la conclusione del campionato. Fermo restando che il problema nasce anche per Serie B e Serie C, da loro gran parte delle società non hanno le strutture per un ritiro fiduciario. Bolla di 7 giorni? Assolutamente d'accordo. Facciamo riferimento anche alla Bundesliga che è stata capo fila in questo settore" ha infine concluso il presidente dei medici di calcio italiani.
(Radio Punto Nuovo)
15.35 - La finale della Coppa del Belgio tra Club Bruges e Anversa si svolgerà a porte chiuse il 1° agosto. Lo ha annunciato l'associazione calcistica del paese. Rinviata da marzo a causa dello scoppio del coronavirus, la partita si svolgerà allo stadio King Baudouin di Bruxelles. Il Brugge sta cercando di completare una doppietta in ambito nazionale dopo essere stato confermato campione quando il Belgio ha decretato la chiusura del campionato a causa dell'epidemia. Lo sport in Belgio è vietato fino al 31 luglio con il calcio che prevede di iniziare la stagione 2020/21 il 7 agosto.
15.25 - Altri casi positivi in Inghilterra. Si tratta, questa volta, di tre giocatori della Championship di cui due del Fulham (non sono stati divulgati i nomi) e uno del Blackburn, il centrocampista 31enne Elliott Bennett. "È asintomatico" conferma l'Efl sul giocatore "e non ha alcun effetto. Resterà in isolamento per i prossimi sette giorni e se non dovesse manifestare o sviluppare sintomi, tornerà ad allenarsi dal 5 giugno con il resto della squadra, secondo le linee guida del protocollo. Non verranno dati ulteriori dettagli. Non verranno dati ulteriori dettagli".
15.20 - Il Bayern Monaco continua a sostenere i club dilettanti dello stato bavarese durante la crisi scatenata dalla pandemia di coronavirus, secondo quanto dichiarato oggi dal club. Sempre più fan si rifiutano di ricevere il rimborso dei biglietti già pagati per le partite attualmente in corso a porte chiuse e chiedono di donare i soldi all'associazione FC Bayern Hilfe e.V. Ognuno dei 35 club amatoriali riceverà 10.000 euro. FC Bayern Hilfe e.V. La scorsa settimana ha supportato i 18 club della Lega regionale bavarese e l'Associazione dello sport della Baviera con un totale di 460.000 euro di biglietti restituiti dai loro fan.
15.15 - La Liga e i detentori dei diritti televisivi nazionali Mediapro hanno raggiunto un accordo per proiettare il resto della stagione 2019/20 del campionato spagnolo nelle case di cura in tutta la Spagna, come annunciato dalla massima serie spagnola. La competizione, sospesa a marzo a causa della pandemia di coronavirus, riprenderà l'11 giugno se tutto andrà secondo i piani. La Spagna è stata uno dei paesi europei più colpiti dal nuovo coronavirus, con oltre 27.000 decessi registrati, di cui circa 17.500 sono stati ospitati in case di cura. «Questo gesto mira a rompere l'isolamento e la solitudine che così tanti residenti hanno sopportato durante la crisi sanitaria di Covid-19, che ha costretto il confinamento di tutti i residenti nelle case di cura per anziani», ha dichiarato La Liga in un comunicato. «Dopo oltre 70 giorni di isolamento, i fan più anziani del paese possono godersi le partite delle loro squadre del cuore».
14.00 - Il presidente dell’Aic Damiano Tommasi ha rilasciato delle dichiarazioni sul profilo Facebook de “Il Mattino”. Queste le sue parole:
"Una delle criticità maggiori che speriamo di risolvere è la partita alle 16,30 che in Italia a giugno e luglio non è pensabile. Oggi abbiamo atleti che dovranno fare partite ravvicinate e intense dopo un lungo periodo di inattività e quindi li dobbiamo mettere nelle condizioni migliori, anche dal punto di vista climatico. I calciatori non sono dei robot e quindi è chiaro che ci siano delle preoccupazioni, che riguardano anche il fatto che se riparte il campionato si dovrà giocare ogni tre giorni. Quando si afferma che ‘dobbiamo ripartire’, chi decide non è chi va in campo. È ovvio che i calciatori esprimano le loro perplessità il che non significa che non vogliono giocare, lo vogliono fare in una situazione normale di sicurezza. Se si dice che in panchina bisogna andare distanziati e poi in campo i calciatori si possono marcare su un calcio d’angolo ma non abbracciare dopo un gol, non è una condizione di normalità. Magari tra un mese potrebbero cambiare anche le possibilità di allenarsi, giocare e risolvere tutte le criticità".
11.40 - Il governo ungherese ha deciso di consentire al pubblico l'accesso agli eventi sportivi all'aperto, sempre mantenendo il distanziamento sociale, a partire da domani. Molto probabilmente, se le società e la Federcalcio magiara saranno d'accordo, gli stadi ungheresi potranno ospitare i tifosi, che occuperanno un posto ogni quattro, a partire dal prossimo fine settimana.
10.15 - Ha dato esito negativo il tampone di verifica effettuato dal Bologna sul membro dello staff sospetto positivo al coronavirus. A comunicarlo è il club rossoblù, che tira un primo sospiro di sollievo, aspettando nuovi e definitivi riscontri: "Il primo test di controllo effettuato sul componente del gruppo-squadra il cui ultimo esame aveva evidenziato un risultato dubbio ha dato esito negativo. Nelle prossime ore verrà effettuato un ulteriore e definitivo esame di approfondimento. In via precauzionale comunque l'allenamento di oggi sarà in forma individuale". In caso di positività, la squadra andrà in ritiro.