Coronavirus, Malagò: "Ok tornare ad allenarsi, ma la partita è un'altra cosa"

14/04/2020 alle 19:51.
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«Io sono solo felice che le squadre di calcio siano messe in condizione di potersi riallenare. Perché significherebbe che al tempo stesso potranno tornare alle loro attività anche tutte le atlete e gli atleti che, a livello individuale con molti meno rischi, sono stati fermati. Ma una cosa è allenarsi, un'altra è fare una partita. Sull'allenamento non ci sono dubbi, salvo che le cose fino al 4 maggio procedano bene. Bisogna poi capire come si organizza la partita, che non è nel luogo dove ci si allena». Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, all'emittente radiofonica.

Sulla possibilità di un ritorno al calcio giocato, il capo dello sport italiano osserva: «Se si parla del calcio in generale, fino ai dilettanti, ci sarebbe un movimento spaventoso di gare. Tutti hanno legittime aspirazioni di completare il campionato, ma non credo che le stesse cose che possono fare le squadre di Serie A, anche Serie B e Serie C riuscirebbero a garantirle. Domani ci sarà un importante incontro con il Comitato medico-scientifico della Federcalcio, magari potrebbero dire che va avanti solo chi può, e gli altri faranno le loro valutazioni». Malagò ha anche precisato sulle presunte frizioni con il presidente della Figc Gabriele Gravina: «Con lui ho un rapporto costante, ci siamo sentiti anche per gli auguri di Pasqua».

(Radio Kiss Kiss )



Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha rilasciato un’intervista in cui parla dei modi e dei tempi della ripresa del calcio italiano: "Credo che il grande errore che si possa fare è quello di intervenire in contesti e in mondi dove ci sono delle precise deleghe e rappresentanze. Tu vuoi essere il presidente di una federazione? Allora questo è il tuo momento in cui prendere decisioni. Tutti devono perdere qualcosa, l’ideale sarebbe trovare insieme il modo che non ci siano vinti né vincitori e che il calcio possa ripartire il prima possibile e a prescindere da questa stagione". Il numero uno del Coni si è poi spostato sul rinvio degli Europei: "E’ stata una decisione sacrosanta, pensa cosa sarebbe stato un Europeo senza pubblico. Secondo me sarà un grande Europeo, sarà il motivo per cui il calcio a livello internazionale potrà ripartire tutto insieme".

(Dazn)