LA REPUBBLICA (M. PINCI) - A ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. La terza legge della dinamica sembra scritta apposta per la Roma di oggi: l’1-7 incassato dal Bayern continua a occupare i pensieri di Garcia, che stasera a Genova, contro la Sampdoria chiede alla squadra proprio una reazione, intensa e convincente, per spazzare via pensieri ingombranti: «Mi aspetto una Roma ambiziosa», dice. Ma tradisce nervosismo, consapevole forse che dopo il tonfo di martedì tuttora indigesto («All’intervallo ne ho cambiati due perché non potevo cambiarne undici») il resto della stagione potrebbe dipendere dalla ripresa. Contro una Samp terza in classifica, imbattuta in campionato e sempre vittoriosa nei 4 match giocati a Marassi: Toro, Chievo, Atalanta e derby.
A Genova per il riscatto. L’amuleto Totti insegue il 15esimo gol alla Samp
25/10/2014 alle 11:20.
Quasi per offrire un’occasione di riscatto a chi è uscito con le ossa rotte dalla notte di Champions, Garcia pensa a una squadra che riproponga per 8-9 undicesimi gli stessi uomini. A partire da Totti: «Ho voluto preservarlo ». Alla Samp ha già segnato 14 volte, e 5 giorni dopo un altro 7-1, quello di Manchester, ai blucerchiati ne fece due. In una serata in cui non si può sbagliare, la rinuncia a Iturbe e Gervinho — forse le armi più affilate della Roma odierna — sembra difficile. Il centrocampo avrebbe bisogno di riposo: «Ci sono reparti che devono rifiatare», ammette Garcia. Ma il baby Paredes e l’arretramento di Florenzi sono soluzioni a rischio, meglio gli affidabili Pjanic- De Rossi-Strootman. Mentre dietro, con Manolas squalificato, certi Yanga-Mbiwa e Astori, con Holebas in vantaggio su Cole a sinistra e Torosidis a destra.