Con un nome così era inevitabile che prima o poi incrociasse i colori giallorossi. E non da avversario. Parliamo di Kostas Manolas, al secolo Konstantinos. Konstantinos come Costantino I, uno degli imperatori romani che si legge sui libri di storia. E anche se sarà il quinto calciatore greco della Roma (dopo Choutos, Dellas, Tachtsidis e Torosidis, il portiereElefhtheropoulos non giocò mai un minuto ufficiale), Manolas proprio come il suo omonimo sarà il primo Konstantinos del corso romanista.
Classe 1991, difensore centrale di piede destro, roccioso ma allo stesso tempo abile nell’uno contro uno, è uno degli interpreti del ruolo migliori in Europa. In Brasile, in occasione dell’ultimo Mondiale di calcio, è stato l’elemento più in vista della rappresentativa ellenica. Una squadra che faceva della soliditàdifensiva il suo punto di forza con Manolas uomo ideale per il ct Fernando Santos insieme al romanista Torosidis. Nell’Olympiacos, club da cui è stato prelevato, ha consolidato la sua esperienza internazionale scendendo in campo in 13 partite di Champions League mettendo pure a segno 2 reti nell’edizione 2013-2014.
Nel suo palmares personale ci sono 4 titoli: 2 campionati di Grecia conquistati con l’Olympiacos, 2 coppe di Grecia (una con l’AEK Atene, l’altra sempre con i biancorossi). Il nome di Manolas è da tempo sul taccuino del Direttore Sportivo, Walter Sabatini, dato che lo segue da almeno 3 anni. Sul greco scommette anche un ex giallorosso, Roberto Pruzzo, nella Hall of Famedella classe 2012. Il “bomber” del secondo scudetto è convinto: “Manolas diventerà in poco tempo il difensore più forte in circolazione”.
(asroma.it)