IL TEMPO (A. AUSTINI) - Un colpo al cerchio e uno alla botte. Un terzino super-esperto per avallare la linea della «Roma pronta» sponsorizzata da Garcia, un talento giovane per rinforzare l’attacco, di quelli che fanno impazzire il talent scout Sabatini. Dopo aver preso Keita ed Uçan e prenotato Emanuelson, il club giallorosso ha raggiunto l’accordo con Ashley Cole e sta per farlo con il Monaco per Carrasco.
Il terzino inglese, liberato a fine contratto dal Chelsea di Mourinho, è un giocatore della Roma. Firmerà entro domani un biennale a circa 2.3 milioni di euro netti più bonus, con opzione di rinnovo per il terzo anno. Sabatini preferiva un accordo 1+1 ma il biennale è la condizione «minima» che convince Cole a restare in Europa e rinviare lo sbarco nella Mls americana, dove lo aspettavano i New York Red Bulls.
Nonostante i suoi 33 anni compiuti lo scorso dicembre e l’inevitabile riduzione dell’impiego nella passata stagione, Garcia ha dato il via libera a un’operazione in stile Maicon che gli consente di rinforzare la fascia con un giocatore a cui dovrà spiegare ben poco. Al suo fianco metterà Emanuelson (per lui pronto un triennale a circa 1 milione, visite mediche a giorni) per formare la nuova coppia di terzini sinistri che la Roma prende a «parametro zero» come Keita. Adriano del Barcellona, quindi, è destinato a rimanere un obiettivo irraggiungibile, mentre Dodò saluta: lo aspetta l’Inter, che lo prenderà in prestito oneroso. Un colpo al cuore per Sabatini che comunque non vuole perderlo a titolo definitivo e per il futuro si è già assicurato Abner.
Oggi, intanto, è il turno di Salih Uçan che sbarca alle 18 a Fiumicino: prestito biennale e diritto di riscatto, un affare da circa 9 milioni complessivi. La Roma ha deciso di tesserare subito il turco nel momento in cui Basa si è allontanato: resta così libera una casella da extracomunitario da assegnare a un altro difensore centrale o a un attaccante.
Il centrocampo è più che completo, ma Sabatini non si accontenta e continua a sfidare Juventus e Inter per Rabiot. Pur di strapparlo alla concorrenza vorrebbe prenderlo e lasciarlo un anno al Psg (otto centrocampisti in rosa sarebbero troppi) o girarlo a un altro club, mentre il talentino francese spinge per partire subito. Da segnalare, poi, la presenza delll trequartista argentino classe '95 Alan Arario in un hotel della Capitale: verrà sistemato altrove. Sempre in ottica futura, l’inarrestabile diesse romanista si è mosso per prenotare il terzino destro americano Yedlin che gioca a Seattle e si è messo in luce ai Mondiali. Potrebbe restare sei mesi negli States o passare per il Genoa.
L’attacco è il reparto dove può succedere ancora molto. La Roma è a un passo da Carrasco, l’intesa con il belga per un ingaggio da 1.7 milioni è stata raggiunta da tempo, manca poco da limare con il Monaco: possibile fumata bianca all’inizio della prossima settimana intorno a 5 milioni di euro, visto che il contratto del promettente esterno scade fra un anno. Ma il mercato è tutt’altro che finito.
Il resto dipende in gran parte da Benatia, atteso a Roma nei prossimi giorni. Il Manchester City mette sul piatto non più di 24 milioni di euro «cash», i giallorossi ne vogliono quasi il doppio. E presto potrebbe rifarsi vivo il Barcellona. Nel frattempo Sabatini continua a seguire i movimenti attorno a Mangala del Porto (il preferito di Garcia) e in ogni momento può ratificare l’accordo con il River Plate per Balanta.
Con i soldi «avanzati» dall’eventuale cessione di Benatia si può preparare il «botto grosso» in attacco. Il costosissimo Cuadrado resta in cima alle preferenze e la Fiorentina, oltre a Florenzi, era interessata a prendere in prestito Dodò. La valutazione del colombiano è di 40 milioni, se Barcellona e Bayern si defilano la Roma c è. Senza perdere di vista Douglas Costa, Lens e Yarmolenko.