Serenita' in campo, fermento fuori. A distanza di qualche settimana dall'esonero di Zeman lo scenario in casa Roma si e' completamente ribaltato. Mentre infatti la squadra affidata ad Andreazzoli prepara la sfida di domenica sera all'Olimpico contro il Genoa col vento in poppa dopo i successi su Juventus e Atalanta, la proprieta' e' alle prese con la 'fumosa' trattativa con lo Sceicco
Il businessman di Boston domani pomeriggio partecipera' in video conferenza al consiglio d'amministrazione convocato per l'approvazione della relazione finanziaria semestrale della societa' giallorossa e l'ingresso per cooptazione del nuovo Ceo, Italo Zanzi, che a sorpresa non prendera' il posto di Mark Pannes (braccio destro di Pallotta), bensi' di uno degli altri membri del board in quota statunitense (l'ex presidente DiBenedetto, il vicepresidente Tacopina, Gabrielle o Klein) su cui pero' e' calato uno stretto riserbo dalle parti di Trigoria. All'interno del cda non sara' affrontato il tema legato allo sceicco poiche' la questione non riguarda direttamente la Roma, bensi' la compagine societaria della cordata americana (la AS Roma SPV LLC).
Il discorso, pero', potrebbe essere toccato a margine anche perche' il socio UniCredit potrebbe voler essere aggiornato sulla situazione. Recentemente, infatti, Paolo Fiorentino (vicedirettore dell'istituto e membro del Comitato esecutivo della Roma) ha ammesso che UniCredit e' stata ''fuori dalla trattativa e abbiamo saputo dello sceicco solo 15 giorni fa'', ribadendo poi ''il nostro scetticismo al socio americano'' e ''i dubbi sulla consistenza patrimoniale'' dello stesso sceicco. Sceicco che ha intanto preso le distanze dal giornalista Gigi Moncalvo, ex direttore de 'La Padania', che intervenendo in una radio romana aveva parlato della trattativa con la Roma e delle presunte difficolta' incontrate nell'ultimo periodo. ''Smentisco qualsiasi comunicazione fatta a mio nome sul presidente Pallotta, su UniCredit, sulla societa' e sulla squadra - ha spiegato - Adesso voglio lavorare in tranquillita' e al momento opportuno sara' fatto il necessario. Spero che ora si fermino tutte queste chiacchiere che stanno facendo male a me, alla mia famiglia e alla Roma''.
A smentire invece qualsiasi contatto con lo Sceicco e' stato l'agente Fifa Sabatino Durante, accostato da vari rumors all'entourage di al Qaddumi. Ulteriori dubbi sulla credibilita' di quest'ultimo sono pero' nati dalla storia riportata sul sito dell'Eco di Bergamo da Dario Perico, direttore amministrativo del Centro Don Orione, che ha dichiarato di conoscere bene lo Sceicco: ''Per un anno, tra l'ottobre 2011 e il novembre scorso, e' venuto a trovarci, spendendo promesse mai mantenute. A parole era pronto a finanziare per beneficenza il miglioramento della struttura e della qualita' della vita al Don Orione. Diceva di essere pronto a sborsare 5-10 milioni di euro'' assicurando di essere figlio legittimo di Faysal, storico re dell'Arabia Saudita.
Erede o non erede, al Qaddumi dovra' rispettare il limite temporale del 14 marzo fissato da Pallotta per il versamento della somma pattuita con l'accordo preliminare. Tuttavia, anche se alla fine la vicenda dovesse concludersi con un nulla di fatto, la Roma continuerebbe per la propria strada. Rispondendo alla domanda dell'emittente radiofonica Rete Sport, infatti, il dg Baldini ha sottolineato come non ci sia ''bisogno di nuovi investitori per garantire la continuita' aziendale''
(ansa)