Poco più di due settimane all'inizio del ritiro, e in casa Roma ancora nulla si muove sul fronte cessioni. Il 13 luglio, quando il nuovo allenatore Luis Enrique avrà il primo contatto a Trigoria con la squadra, il rischio è quello di dover fare i conti con un numero spropositato di giocatori, molti dei quali non idonei al progetto dell'ex tecnico del Barcellona 'B'.
Nell'immediato, invece, lo stallo relativo alle operazioni in uscita sta incidendo negativamente sulla campagna acquisti visto che il ds Walter Sabatini non sembra riuscire a muoversi come vorrebbe e dovrebbe. D'altronde, con in mano un pokerissimo di portieri (Julio Sergio, Doni, Lobont, Curci, Pena) dal valore pressochè nullo, è quantomeno difficile andare in cerca del jolly che servirebbe per chiudere a doppia mandata la porta della Roma. L'obiettivo di Sabatini comunque resta sempre Stekelenburg (si segue anche il camerunese Kameni dell'Espanyol) ma, nonostante il periodo di saldi e un contratto in scadenza nel 2012, strappare uno sconto all'Ajax sul cartellino dell'olandese non sarà facile (un fax di risposta in tal senso è atteso per domani). Impresa da guinness dei primati, poi, sarebbe quella di riuscire a cedere Cicinho ricavando magari qualche euro da poter reinvestire. Il terzino brasiliano è pronto a presentarsi a Trigoria dopo l'esperienza al Villarreal, e con lui ci saranno anche Juan, Burdisso, Riise, Cassetti, Rosi, e i giovani Crescenzi, Mladen, Sini e Antei. In più, dovrebbero aggiungersi almeno due esterni (seguiti con interesse gli under21 Loic Nego del Nantes e Josè Angel Valdes dello Sporting Gijon) e un difensore centrale.
A primeggiare in ritiro, però, saranno decisamente i centrocampisti. In attesa di novità su Alvarez del Velez («questa settimana di sicuro ci saranno novità ma non voglio anticiparvi nulla per cautela» le parole dell'argentino ai suoi fan su twitter), la folta truppa comprenderà i veterani Pizarro, Taddei, De Rossi, Perrotta, Brighi, Simplicio e Greco, e sarà arricchita dai rientranti Guberti, Barusso, D'Alessandro, oltre che dai giovani Pettinari, Florenzi, Bertolacci, Viviani, e Caprari. In attacco, infine, Bojan Krkic si appresta a fare reparto assieme a Totti, Vucinic, Menez, Borriello, Okaka e Montini. Tirando le somme, quindi, la prima Roma 'americanà potrebbe ritrovarsi con 37 giocatori in ritiro (con soli 4 Primavera aggregati), un numero decisamente elevato e formato da parecchi elementi giunti al capolinea in giallorosso che Sabatini proverà a piazzare già da mercoledì quando sarà a Milano.
E ai titoli di coda è ormai anche la famiglia Sensi. Il consiglio d'amministrazione convocato per domattina servirà infatti non solo per dare via libera a tutta la documentazione relativa all'iscrizione della squadra al prossimo campionato, ma anche per la rivisitazione della composizioni del stesso cda che farà calare il sipario sull'era Sensi dopo 18 anni di presidenza. Le sorelle Rosella e Silvia, e la madre Maria, si dimetteranno, e al loro posto dovrebbero essere cooptati l'avvocato dello studio Tonucci, Mauro Baldissoni (che ha seguito la trattativa del passaggio di proprietà per la cordata americana), e il prossimo responsabile dell'area finanziaria, Claudio Fenucci. Riguardo al terzo nome, l'ipotesi più suggestiva è quella che porta al nome di Thomas DiBenedetto, atteso ai primi di luglio nella Capitale per il 'closing' e per diventare così il nuovo presidente della Roma. Rimarranno invece nel board i due componenti espressione di UniCredit, ovvero Roberto Cappelli e Roberto Venturini.