GENOA-ROMA: le pagelle

21/10/2012 alle 21:50.

La rimonta è servita: dopo nn quarto d'ora di sbandamento la Roma di Zeman ribalta il doppio svantaggio imponendosi a Marassi per 4-2 contro un Genoa discontinuo e tecnicamente inferiore. Totti trascina i suoi, coinvolgendo Osvaldo prima, Lamela poi in una vittoria netta e senza repliche. Castan guida la difesa come un veterano, finalmente si vede Piris

 

STEKELENBURG 6,5: Incolpevole sulle conclusioni angolate di e , evita il tracollo nel momento più delicato della gara con due ottime parate du Boriello e Jorquera

PIRIS 7: Il colpo di coda che non ti aspetti: dopo un inizio di stagione difficile, il paraguaiano dimostra di avere delle qualità finora mai espresse. Attacca e difende, regalando anche due assist dal fondo per ed Osvaldo che regalano il momentaneo pareggio giallorosso. La migliore iniezione di fiducia possibile

MARQUINHOS 6,5: Alla sua seconda da titolare il diociottenne brasiliano subisce stordito il primo quarto d'ora d'attacco genoano per poi riprendersi con carattere e personalità. Con il passare dei minuti prende le misure a Borriello facendolo lentamente scomparire dal campo. 

7: Nell'azione del raddoppio di perde la posizione migliore trovandosi fuori ruolo nella sua area. Rimane però l'unica sbavatura di una gara quasi perfetta per senso dell'anticipo, esperienza ed eleganza. Continua ad essere il punto fermo della nuova difesa zemaniana

BALZARETTI 6: Lascia più spazio a Piris nel riproporre l'azione tenendo più equilibrato il baricentro della squadra. Non emerge, svolgendo con diligenza il compito nelle due fasi

TACHTSIDIS 6: Parte lentamente sbagliando numerosi palloni in verticale. Non ha paura di provare il pallone vincente, ma la sensazione è che venga aiutato spesso dai due intermedi quando c'è bisogno di dare velocità alla manovra. Bravo a gestire nella ripresa, anche se la condizione ottimale sembra ancora lontana

7: Un segnale doppio qualora ce ne fosse bisogno: da intermedio come da regista, se il centrocampista di Ostia sale in cattedra, la differenza si nota eccome. Scivola, recupera, costruisce e dà profondità: se ci fosse stato Pirlo o Tachtsidis accanto a lui, questa volta nessuno se ne sarebbe accorto

6,5: Il peso delle ultime gare, tra Roma e nazionale, comincia a farsi sentire. Ma finchè c'è bisogno di dare dinamismo e cuore il centrocampista non molla un centimetro. Esce per crampi dopo aver, come al solito, dato tutto s.v

LAMELA 7: Se Zeman è convinto che ancora metà del potenziale dell'argentino debba ancora essere espresso, la crescita di prestazioni della punta resta comuqnue costante. Con grande sacrificio rientra sistematicamente in aiuto dei centrocampisti, conquistando una serie di palloni sporchi che fanno ripartire la squadra. Con il sinistro piazzato all'angolino chiude definitivamente il match, firmando il terzo gol in campionato. 

TOTTI 7,5: Difficile capire in quale zona  incentri il suo raggio d'azione, per la quantità di palloni che gioca da una parte all'altra del campo. Si abbassa, riparte, verticalizza guidando la rimonta. Accorcia le distanze con all'angolino dopo aver raccolto un pallone vacante nell'area genoana. A trentasei anni vince una quantità di contrasti con ragazzi più giovani e veloci di lui, che viene da pensare che i miracoli in natura esistono eccome.

OSVALDO 7,5:  Non parlategli di scarso impegno o poca professionalità, perchè l'italo argentino le risposte continua a darle sul campo.  Prima con una girata volante, poi di testa da calcio d'angolo, la vittoria romanista passa assolutamente dalla sua continua vena realizzativa. Cinque gol in quattro gare, prima doppietta stagionale e tanto lavoro in servizio dei compagni.  Non c'è da aggiungere altro BRADLEY s.v.

ZEMAN 6,5: Anche se l'inizio continua ad essere un incubo, la reazione mostrata e il primo concepimento di alcuni suoi dettami tattici si comincia ad intravedere. Se il gioco si allarga sulle fasce, la prospettiva per il futuro della sua squadra potrebbe presto cambiare

 

Adriano Serafini