Il Siena di Sannino

11/02/2012 alle 17:38.

LAROMA24.IT – Quanto è lontano il gol di Vitiello all’88’ di quel Roma-Siena del 22 settembre 2011? Il difensore campano ammutoliva per la prima volta nella sua carriera uno stadio di Serie A, lasciando in un imbarazzato silenzio anche la panchina giallorossa: “… Mi prendo tutte le responsabilità”, dissero le spalle di Luis Enrique a fine gara. Le statistiche per i giallorossi furono eclatanti: un imbarazzante 68% di possesso palla contro i soli 4 tiri verso la porta toscana.

DA FAVOLA – Il Siena vive un momento unico: per la prima volta nella sua storia ha superato i quarti di finale di Coppa Italia, accedendo alle semifinali. Mezzaroma ironizza: “Siamo come Cenerentola che va al gran ballo”. La vittoria nella Tim Cup arriva con il di Mazzarri, che curiosamente così affermava nella scorsa giornata di campionato: “La mia squadra è una Cenerentola, ci hanno tolto 5-6 punti”. Confuso il Principe.

In campionato la squadra di Sannino non vive la stessa favola: a tre punti dalla zona retrocessione, il Siena ha collezionato 4 punti in 5 partite, di cui uno conquistato in casa della dell’ex . Magari si potrebbe sottolineare il recente 4-0 rifilato alla Lazio (chi?), e che la storia di Senio e Ascanio, figli di Remo e fondatori della à senese, potrebbe rappresentare più che una leggenda.

GLORIA E POLVERE - Per la Roma ormai sono finiti gli aggettivi: incostante e discontinua i più gettonati, merito anche dei recenti 8 gol tra Cagliari e Inter: quattro presi in Sardegna e quattro fatti all’Olimpico contro i nerazzurri nel giro di pochi giorni. I 26’ di Catania, che hanno confermato l’1-1 di un mese fa, ci hanno mostrato una squadra viva, che sembra non aver perso la lucidità nonostante le sbandate recenti.

IN CAMPO – Il 4-4-2 (all’occorrenza 3-5-2) ordinato e spigoloso di Sannino contro il 4-3-1-2 presuntuoso di Luis Enrique. Il tecnico dei toscani può fare affidamento su una buona batteria di esterni, come Mannini e Brienza, e su un attacco prolifico con Calaiò (9 gol in 1759 minuti) e (5 gol in soli 985 minuti) protagonisti indiscussi. In cabina di regia c’è tal Gaetano D’Agostino, vecchia conoscenza giallorossa (23 presenze e 1 gol con la Roma), pericoloso soprattutto sui calci piazzati, il piatto forte della casa

Da parte sua, Luis Enrique sarà contento di sapere che il Siena è la squadra che tira meno in porta di tutta la Serie A (3,7 tiri nello specchio in media a partita), che ha raramente superato il 40% di possesso palla e i 10’ di supremazia territoriale.

Un problema per la Roma potrebbe essere il fattore campo: solo 8 gol su 22 sono stati subiti dal Siena al Franchi. I giallorossi dovranno poi far fronte ad una vera emergenza a centrocampo: out per , sono in dubbio gli infortunati Gago e Viviani, i suoi sostituti naturali al centro della mediana. In attacco con tutta probabilità si potrà fare di nuovo affidamento ai chili e ai centimetri, già amari per il Siena, di Osvaldo, al rientro dopo l’infortunio alla coscia.

Tatticamente potrebbe ripetersi il copione dell’andata: Siena compatto in attesa di ripartire in contropiede, con l’accentramento degli esterni in fase di non possesso per creare densità a centrocampo. E non sarebbe sbagliato, proprio per questo motivo, attendersi il 3-5-2 da Sannino, testato con successo contro il di Mazzarri.

 

Antonio Paesano