Appuntamento con la storia

20/02/2012 alle 09:25.

IL TEMPO (E. MENGHI) - «Viareggio ci manca, andiamoci a giocare questa coppa». Le parole di un capitano, Federico Viviani, rimpatriato in Primavera e subito calato nella mentalità giusta. Vincere. A questo punto si può, perché ci sono solo novanta minuti - qualcosa in più in caso di supplementari e rigori - tra la Roma e la Coppa

La Roma ha sudato di più contro la e comincia a sentire nelle gambe il peso delle tante partite ravvicinate, al ritmo di una ogni due giorni, e dei supplementari a cui è stata costretta dai viola in semifinale. De Rossi allontana questa ipotesi: «Sono ragazzi giovani, potrebbero fare dieci partite al giorno. Magari la stanchezza la sentiremo dopo, ma ora siamo prontissimi. Vogliamo vincere, adesso ci crediamo davvero». Politano non è proprio d’accordo, ma tirerà il fiato: «Fisicamente come sto? Un po’ giù, ma mi riprenderò per la finale». L’ultima della Roma contro la non fu una partita fortunata: «La ricordo bene: ci mancavano nove giocatori, di cui sei in difesa». Difficile fare bene in quelle condizioni, ma questa volta i giallorossi sono al completo. Fatta eccezione per Ciciretti, ma questa è una scelta della società che ha prolungato la del giocatore per punire i tre cartellini rossi accumulati in questo torneo. Pagherà lui per tutti: Politano e Sabelli sono stati espulsi nel match contro il Santos Laguna, Ciciretti contro l’Atalanta ai quarti.

Ci sarà invece Viviani, sceso in Primavera per la semifinale e rimasto al servizio di , che certamente non si priverà della guida morale della squadra. E della sua esperienza. Nego è uscito in barella sabato, ma oggi sarà regolarmente in campo perché, si sa, la finale è la finale. L’ematoma non gli vieterà di correre sulla fascia sinistra, assicurando la consueta spinta e magari anche un gol last minute, la sua specialità. La ritrova Padovan, che dovrebbe però partire dalla panchina, mentre non riescono a recuperare dall’infortunio Ruggiero e Carfora. Chisbah, centrocampista bianconero, suona la carica: «Daremo tutto per cercare di vincere la finale». Spinazzola lo imita: «Ci giochiamo tutto nell’ultima partita, ci teniamo a portare a casa il trofeo». Pigliacelli, autore della parata su Empereur che ha regalato alla Roma la vittoria finale sulla ai calci di rigore, conosce l’avversaria: «La è un’ottima squadra. Alcuni giocatori li conosco bene perché siamo compagni di Nazionale e ho un bellissimo rapporto con loro. Noi faremo la nostra gara, dando il massimo come al solito». I giallorossi troveranno le maggiori motivazioni da chi siederà in tribuna: e forse anche Baldini rappresenteranno la società allo Stadio dei Pini di Viareggio. Luis Enrique, Llorente e Bojan hanno usato per complimentarsi, lo ha fatto a Sky: «Vogliamo sottolineare il traguardo della Primavera, siamo molto orgogliosi».

La è avvisata: le ultime due volte che la Roma ha battuto la in semifinale, ha poi sorpassato in finale Inter e - rispettivamente nel 1983 e 1991 - e ha alzato la coppa. Ma anche i bianconeri hanno i numeri dalla loro: l’unica volta che , Parma, Roma e arrivarono in semifinale, fu Alex Del Piero a sollevare il trofeo. Statistiche a parte, la spunterà chi dimostrerà di avere più fame, qualità, carattere e spirito di squadra. La cabala questo pomeriggio conterà davvero poco.