CORSPORT (R. MAIDA) - Partiamo dalla sentenza di primo grado: Zeman è ancora lallenatore della Roma. «Resta, ora non cambiamo» annunciano i dirigenti sul treno che riporta la squadra a casa, nonostante le contestazioni ricevute sia dal vivo che attraverso internet. Il brutto pareggio di Bologna non ha portato a una decisione immediata. Ma la situazione, soprattutto sul piano dei rapporti interni, sta precipitando. Baldini è deluso per i risultati e per la classifica - ottavo posto dietro al Catania, -2 dalla zona europea - ed è soprattutto furibondo per le dichiarazioni che hanno preceduto la partita.
IL CONFRONTO - Oggi è il giorno della presa di posizione. E previsto un comitato di crisi a Trigoria, alla presenza di Zanzi, Baldini, Fenucci e Sabatini: dallaltra parte del tavolo limputato sarà Zeman, pronto a dirigere lallenamento eppure sfiduciato dal dubbio che lo circonda. Zeman dovrà dare garanzie sul futuro sulle scelte tecniche (De Rossi, Stekelenburg) e sulle strategie dialettiche. La rottura è unipotesi da tenere in considerazione. Ma anche se i cocci verranno ricomposti, Zeman si giocherà tutto venerdì contro il Cagliari: dovesse perdere, o comunque non convincere, andrebbe via. (...)
LE FRASI - Dopo aver parlato a Zeman sabato sera, in compagnia di Sabatini, Baldini ha illustrato in tv la posizione della società a proposito della «mancanza di regole» denunciata dallallenatore. Dalle sue parole, si capisce che non cè più sintonia: «La disciplina non si ottiene attraverso regole scritte che per altro ci sono. La disciplina dipende dalla credibilità che si ha verso il proprio ambiente, dagli esempi che si riescono a dare e dai comportamenti che si riescono ad ottenere». E la prima bacchettata. Ma è solo linizio. Zeman non sopporta gli eccessi di nervosismo e gli episodi di insubordinazione che hanno coinvolto molti giocatori della rosa. Baldini invece chiarisce: «Noi siamo contenti del comportamento dei nostri calciatori, a parte un paio di casi di incontinenza verbale. Un paio, come peraltro capita tra i dirigenti». Forse anche in questo si rivolge a Zeman, inserito genericamente nel reparto dirigenziale.(...)
RIFLESSIONE - La soluzione più traumatica si scontra con i princìpi della società, che considera avvilenti i modelli italiani basati sugli esoneri a campionato in corso. Inoltre, le alternative disponibili sul mercato sono poche. Infine, mancano solo quattro giorni a Roma-Cagliari. Ma Bologna era una tappa fondamentale per capire se i giocatori continuassero a seguire il sistema di gioco e la mentalità di Zeman. Il responso è stato negativo. La squadra, salvo qualche eccezione e qualche fase della partita, è sembrata molto disorganizzata nella tattica e svuotata nelle motivazioni. Anche questo ha spinto i dirigenti a riflettere per un giorno. Sabatini, durante il viaggio di ritorno, ha rivisto in dvd tutta la partita, mentre Baldini ha preferito rientrare in auto nella sua Reggello. Lanalisi della situazione è stata rimandata a oggi, quando la mente sarà più fredda: alle 13 poi Sabatini svelerà la verità in conferenza stampa. Di sicuro Zeman non è mai stato così vicino alluscita. (...)