LEGGO (F. MACCHERONI) - La prima cosa che ci viene in mente è: perché? Certo, siamo abituati a trovare nani e ballerine nelle aziende municipalizzate di Roma. Ma ci spieghi il sindaco, Gianni Alemanno, come si può regalare una seggiolina nella Giunta, anche se del traballante Campidoglio, alla dottoressa Rosella Sensi. Il neo assessore è la figlia maggiore di Franco, presidente della Roma. Morto il papà, ha preso in mano lazienda: Italpetroli e la Roma sono uscite più disastrate dellimpero romano al passaggio degli unni. Fallimento sfiorato grazie anche al miracoloso quanto sorprendente aiuto arrivato da un improbabile deus ex machina:
Il neo assessore è la figlia maggiore di Franco, presidente della Roma. Morto il papà, ha preso in mano lazienda: Italpetroli e la Roma sono uscite più disastrate dellimpero romano al passaggio degli unni. Fallimento sfiorato grazie anche al miracoloso quanto sorprendente aiuto arrivato da un improbabile deus ex machina: Unicredit. Altro miracolo, e siamo ad aprile: Adriano Galliani, braccio destro del premier Silvio Berlusconi, porta la Sensi a un passo dalla presidenza della Lega Calcio al posto di Maurizio Beretta (passato a Unicredit).
A questo punto arriva il Campidoglio: si libera un posto nella Giunta, servono le «quote rosa». Forse Alemanno pensa che rosa faccia rima con Rosella. E limmagina addirittura vice sindaco. Poi qualcuno lo fa riflettere: non è ben vista da romanisti e laziali, da An e Pd, forse è il caso di ripensarci. E così la piazza «alla Promozione dei grandi eventi e candidatura olimpica di Roma capitale». Lunico grande evento che ha diretto la dottoressa Rosella è la caduta dellimpero dei Sensi. Se resiste anche a questo, Roma è davvero una città eterna