LAROMA24.IT (Massimo Scialla) - I dettagli. Pane quotidiano di Josè Mourinho, quelli che fanno la differenza tra le vittorie e le sconfitte. E fra i dettagli, nemmeno troppo trascurabili, c'è sicuramente la situazione del terreno di gioco dell'Olimpico. Le condizioni del manto erboso - e degli strati sottostanti - di un campo di calcio determinano la fluidità dello sviluppo dell'azione, ma influiscono anche sul numero degli infortuni. Il tecnico portoghese lo sa bene, ed è proprio in quest'ottica che si deve leggere l'allarme lanciato dallo Special One dopo la sfida in casa della Roma con l'Empoli: "E' il campo peggiore della Serie A".
LE FRECCIATE - Dichiarazioni che fanno eco ad altre stoccate, sempre lanciate dal mister giallorosso, che alla vigilia di Roma-Fiorentina si era rifiutato di associare l'infortunio rimediato da Smalling contro il Raja alle condizioni del campo, ma che riconosceva comunque lo stato non certo ottimale del prato dell'Olimpico. Senza dimenticare la frecciatina social - "Qui si lavora sodo, non come chi sta in vacanza all'Olimpico" - prima della sfida sul campo del Trabzonspor.
Del resto Mou non è stato l'unico ad avere da ridire sulle condizioni del campo di casa delle due romane. Anche Maurizio Sarri, ad inizio stagione, aveva criticato duramente il terreno di gioco: "Indegno per la città di Roma".
PECCATO ORIGINALE - Soprattutto le lamentele di inizio stagione trovano le loro fondamenta nel fatto che lo Stadio Olimpico è stato riconsegnato alla società che ne cura la gestione - 'Sport e Salute S.p.A'., azienda pubblica - solo dopo la conclusione di Euro 2020, lo scorso 12 luglio. Questo ha determinato un ritardo nella risemina del manto erboso, che per il primo segmento di stagione ha effettivamente lasciato molto a desiderare. Dopodiché le condizioni del campo sono state riportate ai parametri stabiliti dalla UEFA, come da comunicato diramato dalla società di Vito Cozzoli a fine agosto: "Rispetto alle precedenti partite, tutti hanno potuto verificare le attuali buone condizioni del manto erboso che soddisfano in pieno i requisiti del Pitch Quality Program Uefa, ovvero i parametri tecnici, sportivi e agronomici ufficiali sulle condizioni dei terreni di gioco".
Un ritardo che non è dunque sufficiente a schermare anche le ultime dure contestazioni di Mourinho: le condizioni del terreno di gioco infatti, ad ormai quasi tre mesi dalla risemina, si sono stabilizzate, e le carenze riscontrate sono da addebitare ad altri fattori. Si prendano ad esempio le già citate dichiarazioni di Mou post Roma-Empoli: in quella occasione l'Olimpico veniva da una settimana in cui il campo era stato particolarmente 'stressato': prima con il derby, poi con la rifinitura del Lokomotiv Mosca pre-Europa League, ed infine con il match dei russi contro la Lazio.
PROSPETTIVE - Ed in virtù di questi fattori, stando a quanto trapela dalla società 'Sport e Salute' non sono previsti interventi straordinari sul prato dell'Olimpico nel breve termine. In sostanza l'azienda che gestisce l'impianto ritiene che le cose possano sempre migliorare - e per questo si tiene in contatto continuo con il club dei Friedkin e quello di Lotito per raccogliere indicazioni, consigli e proposte, anche nell'ottica di un adeguamento delle condizioni del manto erboso a quelle che si registrano nei centri sportivi di Formello e Trigoria -, ma ritiene anche che il titolo di 'maglia nera' dei campi della Serie A attribuito nelle ultime settimane sia decisamente immeritato. Confronto continuo dunque - l'ultimo contatto con la Roma è andato in scena durante l'attuale sosta per le nazionali -, ma interventi di natura sostanziale volti ad aggiustare il tiro, al momento, non sono in programma.