ROMA-PALERMO AI NUMERI: 6, la superiorità

05/11/2012 alle 02:21.

LAROMA24.IT – Un anno fa, più o meno di questi tempi, Erik Manuel Lamela entrava sul palcoscenico della serie A come una rockstar mondiale. Effetti scenografici che si mescolano, all’improvviso la sagoma dell’artista che attacca col suo pezzo migliore e sublima l’attesa ossessionata del pubblico. Il saluto di Lamela alla Roma fu carico d’affetto e d’effetto con quel sinistro che fece tremare i polsi dei suoi nuovi tifosi, installando nello stomaco la sensazione che si fosse davanti a qualcosa di speciale. O che di lì a poco lo sarebbe diventato.

Un anno più tardi, c’è ancora il Palermo ad offrirsi da teatro per un’altra esibizione del 20enne argentino, che dopo aver sorpreso, mira a consolidarsi. E lo farà con una prestazione che se valutata nell’essenzialità del gol e dell’assist confezionati perde quel grasso che gli conferisce un sapore squisito.

“Giocava per divertirsi, ora gioca per il gol”, è la scritta sull’etichetta della nuova versione, aggiornata e rivista dopo il trattamento di Zeman, architetto e costruttore delle vie di comunicazione che collegano la classe connaturata del Coco, soprannome privo di significato come può esserlo un talento abbandonato, alla produttività, al fabbisogno di squadra.

E infatti, i 6 dribbling riusciti con cui Lamela concluderà la sfida abbinano sia il gusto estetico del numero 8 dall’incedere superbo, eretto e simmetrico come un cigno, sia i guadagni di squadra che per almeno 6 volte si è ritrovata in superiorità numerica, con distese di campo dove disegnare le tracce volute dal proprio tecnico. E nel listino di base, ora, c’è un optional non da poco, che ne fa una vettura di extra-lusso: i gol. Come quello realizzato a Ujkani, quasi oltraggiante per facilità per uno così ma comunque utile per sostenere il filo che lega Lamela e le esultanze da 5 gare consecutive.

Un appoggio elementare di che lo ha spinto al secondo posto della classifica marcatori del torneo, al fianco di Cavani, Milito e Di Natale, tutti autori di 7 reti, un bottino quasi raddoppiato rispetto alla scorsa stagione. Dietro solo ad El Shaarawy, con il quale sta tenendo un testa a testa sulla media realizzativa: entrambi segnano infatti ogni 116 minuti, con il milanista avanti per centesimi di tempo. Mai come ora: The show must go on.

Mirko Bussi

 

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